Dopo i cicloni, AICS distribuisce sementi e zappe per ricominciare a coltivare

Gombe e Ana sono i due cicloni che si sono abbattuti con violenza sul Mozambico, nel mese di marzo di quest’anno. Oltre a causare morti e devastazione, hanno compromesso la produzione agricola di intere regioni.

Il forte vento e le piogge torrenziali hanno costretto le popolazioni locali ad allontanarsi dalle loro abitazioni per raggiungere luoghi più sicuri. Inoltre la produzione agricola delle popolazioni rurali, è stata seriamente compromessa mettendo a rischio la sicurezza alimentare dell’intero paese.

L’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), oltre al programma di emergenza già attivo nel Paese, ha risposto all’appello lanciato dalle autorità governative e dai contadini mozambicani e ha distribuito semi e attrezzi agricoli, per scongiurare la crisi alimentare.

Oggi AICS è stata a Mutarara, nella provincia di Tete, dove, insieme alle autorità locali, ha distribuito 420 kits con sementi, un machete e due zappe, affinché i contadini locali possano produrre quantitativi sufficienti nonostante il ritardo della semina.

Sinjal oyee! Fome ziiii! Il grazie corale delle donne e degli uomini che oggi hanno ricevuto sementi di mais, fagioli, zucca, okra, cavoli, pomodori, cipolle, per rialzarsi dopo le perdite subite.

AICS e Ambasciata d’Italia: Alleate per il Progresso nella Provincia di Manica

Dal 19 al 21 marzo, si è svolta, nella Provincia di Manica, una missione dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) – Sede Regionale Maputo, in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia in Mozambico. Hanno partecipato a questa missione il Viceambasciatore d’Italia, Eugeniu Rotaru, il Titolare della Sede Regionale AICS Maputo, Paolo Enrico Sertoli, e il Responsabile dell’Ufficio di Programma di Chimoio dell’AICS, Giovanni Barbagli.

Il 19 marzo, la delegazione è stata ricevuta dal Presidente del Consiglio Municipale di Chimoio, dove sono stati discussi diversi argomenti, tra cui l’adesione della città al Patto di Milano sulla politica alimentare urbana (MUFFP), ottenuta con il supporto dell’AICS, unendosi così alle 270 città impegnate nello sviluppo di sistemi alimentari urbani sostenibili. Sono state anche affrontate altre tematiche, come il Piano Mattei, recentemente approvato, e la proiezione, a Chimoio, del documentario Barrigas, realizzato nella Provincia di Manica, nell’ambito di un progetto di emergenza finanziato dall’AICS.

Sempre in data 19 marzo, la delegazione ha anche partecipato al Comitato di Pilotaggio del Progetto di Sviluppo Agricolo Integrato nel Corridoio di Beira (Pro-DAI), finanziato dall’AICS e realizzato dalla FAO, con l’obiettivo di sviluppare catene del valore inclusive, dinamiche, competitive e sostenibili per i piccoli produttori.

Il 20 marzo, a Guro, è stato ufficialmente lanciato il progetto “Mulheres no Sustenta”, con la presenza del Segretario di Stato nella Provincia di Manica, Fernando Bemane de Sousa, e dell’Amministratrice Distrettuale, Angelina Maria Luis Nguiraz, del Presidente del Municipio, tra gli altri. Questo progetto mira a potenziare il ruolo socioeconomico delle donne rurali dei Distretti di Guro, Tambara, Báruè e Macossa, nei settori della commercializzazione, dell’innovazione e della produzione di prodotti agroalimentari, ma anche sviluppare il turismo rurale, con particolare attenzione all’inclusione dei giovani e delle persone con disabilità.

Nel suo discorso inaugurale, Paolo Enrico Sertoli, ha sottolineato che “questa Iniziativa sarà strettamente legata a una serie di progetti e iniziative che stiamo realizzando e finanziando a Manica, una provincia prioritaria per noi”.

Successivamente, la delegazione ha avuto l’opportunità di visitare una di queste iniziative, il Punto Verde del Distretto di Guro, gestito dall’Associazione “Wichandisa Uone”, che significa “lavorare per vivere”, in lingua xona. Questo punto verde è stato realizzato nell’ambito del Programma DELPAZ (Cooperazione Delegata della UE). Il Viceambasciatore e il Direttore dell’Agenzia hanno avuto l’opportunità di dialogare con i membri dell’Associazione, osservare le loro coltivazioni, tra cui mais, fagioli, arachidi e papiro, e verificare l’attuale fase di costruzione di un pozzo inteso ad attenuare gli effetti della siccità che sta colpendo buona parte del territorio provinciale e dovuta al fenomeno El Niño.

Alla fine della missione, il Viceambasciatore ha sottolineato che è stata una missione molto interessante e istruttiva, che ha permesso di “evidenziare l’importanza del settore agricolo per l’Italia, anche alla luce del lancio del Piano Mattei, che dedica all’agricoltura uno dei suoi cinque pilastri”. Ha concluso che “i tre progetti della Cooperazione Italiana nella Provincia di Manica, oggetto della mia missione, hanno dimostrato perché la Provincia sia una delle aree prioritarie del nostro intervento in Mozambico: i bisogni della popolazione sono grandi, ma anche le opportunità di sviluppo del territorio sono enormi, grazie all’industriosità della popolazione locale e l’impegno delle autorità pubbliche a tutti i livelli”.

 

 

 

 

Ciclone IDAI

AFP/Adrien Barber

AFP/Adrien Barber

AFP/Adrien Barber

Negli ultimi giorni il ciclone IDAI, passando sul territorio del Mozambico centrale, ha causato gravi danni ed allagamenti soprattutto sui capoluoghi di Beira e Tete e più in generale sulle province di Sofala, Zambezia, Inhambane e Manica.
I danni sono ancora in corso di stima ma appaiono ingenti (scuole ed ospedali danneggiati, abitazioni ed edifici scoperchiati, strade interrotte). Al 20 marzo 2019, l’Ufficio delle Nazioni Unite per gli Affari Umanitari (OCHA) stima che il numero delle vittime si attesti a 202, cifra che potrebbe aumentare considerevolmente nei prossimi giorni, come ha annunciato il Presidente Filipe Nyusi.
Le aree interessate dal disastro sono rimaste isolate per giorni, ma al 22 marzo 2019, le comunicazioni sembrano parzialmente ristabilite.
Le prime squadre di soccorso nazionali ed internazionali sono arrivate sulla scena per prestare soccorso alle centinaia di migliaia di sfollati, e la comunità internazionale sta moltiplicando gli sforzi per assistere le popolazioni colpite.
Su disposizione della Vice Ministra agli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale, Emanuela Del Re, la Cooperazione Italiana sta organizzando un volo umanitario che decollerà dalla Base di Pronto Intervento Umanitario delle Nazioni Unite (UNHRD) di Brindisi verso Beira nei prossimi giorni, con un carico di beni di primo soccorso e assistenza umanitaria (tende, potabilizzatori d’acqua, generatori di elettricità).
È stato inoltre annunciato un contributo finanziario alla Federazione Internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (IFRC) equivalente a 100.000 EUR per sostenerne le attività di fornitura di alloggi e di servizi igienico-sanitari sul terreno.
L’Italia si è mobilizzata tempestivamente per rispondere all’emergenza scatenata dal ciclone Idai: a questo link un comunicato stampa del 26 marzo 2019.

Promozione dell’occupazione giovanile – Corso online gratuito disponibile in lingua portoghese

Promozione dell’occupazione giovanile – Corso online gratuito disponibile in lingua portoghese:

Fino al 31 Maggio è possibile iscriversi al corso online organizzato dal Centro Internazionale di Formazione dell’ILO sulla promozione dell’occupazione giovanile.

Il corso si rivolge a funzionari e dirigenti di Ministeri e istituzioni pubbliche, organizzazioni internazionali e non governative e attori del settore pubblico e privato coinvolti nella promozione dell’occupazione giovanile. Verranno analizzate le principali sfide che i giovani devono affrontare nell’approccio con il mercato del lavoro e le relative raccomandazioni dell’ILO.

Iscriviti sulla pagina dedicata!

Mozambico: firmato accordo di collaborazione tra l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo ed Eni

L’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics) in Mozambico ed Eni, tramite la consociata Eni Rovuma Basin (ERB), hanno firmato oggi a Maputo, in presenza dell’Ambasciatore d’Italia in Mozambico Gianni Bardini, un protocollo d’intesa per l’identificazione di possibili opportunità di collaborazione nei settori dell’educazione e formazione tecnica, sicurezza alimentare e nutrizione, salute, accesso all’energia e diversificazione economica con particolare riferimento all’agricoltura.

Zona prioritaria d’intervento sarà la provincia di Cabo Delgado, nel nord del Mozambico, dove in virtù della storica relazione tra i due Paesi la Cooperazione Italiana interviene sin dagli anni Settanta con progetti umanitari e di sviluppo, promuovendo la crescita inclusiva e la gestione sostenibile delle risorse naturali in favore delle fasce più svantaggiate della popolazione.

Nella stessa regione Eni, presente in Mozambico dal 2006, ha scoperto risorse ingenti di gas naturale tra il 2011 e il 2014.

Le possibili collaborazioni saranno definite in accordo con gli obiettivi strategici per lo sviluppo sociale del Governo del Mozambico, riflessi nell’azione dell’Aics nel Paese.

L’accordo, che promuove e rafforza il Sistema Italia all’estero, si inserisce nella strategia Eni e Aics volta a rafforzare le partnership pubblico-private, indicate dalle Nazioni Unite come strumento cardine per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030, ed accoglie le indicazioni della legge sulla cooperazione 125/2014 che riconosce il contributo del settore privato nella definizione, implementazione e realizzazione di progetti di sviluppo sostenibile.

COOPERAZIONE ITALIANA e illy caffe alla conferenza UNIDO 2021, sviluppo agricolo in Mozambico

Vienna, 30 novembre 2021 – AICS ha partecipato alla 19ma Conferenza Generale UNIDO all’interno del panel “Scaling up impact through innovative partnerships – Migliorare l’impatto attraverso partnership innovative”, insieme a rappresentanti di Giappone, Svizzera, Svezia ed Unione Europea. Obiettivo della discussione, moderata dalla giornalista BBC Bethany Bell, è stato confrontare i diversi approcci con cui gli Stati membri dell’UNIDO e partner chiave dialogano con l’Organizzazione, allo scopo di aumentare l’impatto e l’efficienza necessari a raggiungere obiettivi di sviluppo rilevanti come ridurre le disuguaglianze, reagire agli effetti della pandemia COVID-19 e costruire un futuro resiliente, attraverso uno sviluppo industriale inclusivo e sostenibile.

Per AICS è intervenuto l’esperto Alberto Giani, Team Leader Agricoltura e sviluppo rurale presso la sede estera AICS di Maputo, accompagnato da un breve videomessaggio di Andrea Illy, presidente di Illycaffè; le voci dei due partner hanno illustrato l’approccio dell’Agenzia nella realizzazione del programma “Filiere agricole e promozione della produzione di caffè nel Parco Nazionale delle Quirimbas”, finanziato dalla Cooperazione Italiana e implementato in Mozambico da UNIDO con la partecipazione di Illycaffè e Fondazione Ernesto Illy.

Quest’iniziativa intende valorizzare una particolare specie di caffè (Racemosa Loureiro), un decaffeinato naturale che cresce spontaneamente nell’incantevole isola di Ibo, parte dell’arcipelago delle Quirimbas a Nord del paese.

Grazie ad UNIDO la Cooperazione Italiana rafforza le capacità e le competenze locali (anche su altre filiere agroalimentari) introducendo unità con tecnologie moderne per la lavorazione,  e migliorando la qualità del caffè attraverso formazione professionale e trasmissione di conoscenze tecniche. Tutto questo è reso possibile grazie al partenariato pubblico – privato attivato con Illycaffè e la Fondazione Ernesto Illy.

A causa del conflitto nella Provincia di Cabo Delgado, una parte del progetto è stata riorientata verso attività di sviluppo agricolo nella Provincia di Manica, dove AICS è impegnata per la ricostruzione post ciclone IDAI. Grazie ad AICS e UNIDO, una delegazione mozambicana del Ministero dell’Agricoltura e Sviluppo Rurale, insieme a imprenditori locali, ha recentemente partecipato all’edizione 2021 della Fiera Macfrut di Rimini.

https://maputo.aics.gov.it/news/mozambico-al-macfrut-2021-grazie-ad-aics-e-unido-promozione-commerciale-buone-pratiche-e-cooperazione-allo-sviluppo/

Diabete e Ipertensione: accesso e trattamento per pazienti cronici

Il 2 agosto si tiene a Maputo, la Conferenza Internazionale su “Diabete e Ipertensione: acesso e trattamento per pazienti cronici”.

La conferenza è organizzata dal CUAMM nell’ambito del programma 11375.

Alla conferenza il direttore di AICS Maputo, Paolo Enrico Sertoli, farà un intervento di apertura.

L’evento ha l’obiettivo di cercare di fare il punto della situazione dei risultati raggiunti sino ad ora con il progetto, ma soprattutto le sfide che ci attendono per migliorare e incrementare i servizi offerti.

L’evento prevede anche la modalità on line:

Link Zoom: https://us06web.zoom.us/j/81338188042?pwd=VGh3Mk9VTi96enZyZ0Y2RUJYQTRjUT09 

Meeting ID: 813 3818 8042 

Access password: 775485 

 

Riflessioni e aspirazioni: le voci dei beneficiari DELPAZ delle Province di Tete, Sofala e Manica

Mentre il panorama politico di Maputo discute fervidamente la possibilità di un Piano Nazionale per la Reintegrazione, stimolando un dialogo profondo tra autorità e società civile, nelle province di Manica, Tete e Sofala si sta già compiendo un percorso verso il cambiamento tangibile. Questi passi, intrapresi con determinazione, hanno già prodotto risultati che meritano di essere sostenuti e potrebbero costituire un solido punto di partenza. Tuttavia, la soluzione risiede non solo nelle politiche e nei piani d’azione, ma soprattutto nell’esperienza diretta e nelle voci autentiche dei protagonisti di questa trasformazione.

Il 21 e il 22 marzo, a Maputo, si è tenuta la Conferenza Internazionale sulla Reintegrazione post conflitto, promossa dall’Instituto para a Democracia Multipartidaria (IMD), con l’alto patrocinio del Ministero della Giustizia, del Ministero dos Combatentes e del Segretariato per la Pace (PPS). Tra i partecipanti, provenienti dalle Province di Tete, Sofala e Manica, spiccavano le voci vibranti di Florinda, Rita, Mario, Graça, Anita, Isabel, Carménia e Carlota.

Per molti dei quali era la prima volta a Maputo ed hanno portato con sé un messaggio carico di speranza e urgenza: “Vogliamo la pace”, hanno dichiarato con forza. “Vogliamo lavorare la terra, siamo contadini. Vogliamo coltivare il nostro cibo, mandare i nostri figli a scuola. Vogliamo vivere in pace, e per questo abbiamo bisogno del vostro aiuto”. Le loro parole risuonano con un’urgenza palpabile, poiché riflettono bisogni essenziali: accesso all’acqua, infrastrutture, strade, mercati, ospedali e scuole.

Le esperienze raccontate durante la conferenza sono state toccanti e illuminanti. Anita, con occhi ancora increduli, ha commentato la visione dell’abbondanza d’acqua negli alberghi di Maputo, contrastando con la realtà della sua comunità, dove l’acqua è un bene prezioso raggiungibile solo dopo lunghi percorsi. Mario, colpito dalla grandezza e dalla vivacità della capitale, ha ringraziato il DELPAZ per aver portato il pozzo nella sua comunità e nuove pratiche agricole insieme a sementi e attrezzi agricoli, esprimendo l’importanza di estendere tali progetti a tutte le comunità bisognose.

Florinda ha condiviso un sentimento di gratitudine e riconoscimento: “Non eravamo niente, eppure ora siamo qui a parlare, e ci state ascoltando. DELPAZ ci ha reso visibili”. Queste testimonianze sono il riflesso tangibile del lavoro svolto dal DELPAZ, evidenziato anche dalla distribuzione della Dichiarazione di Inhanzónia, simbolo di solidarietà e inclusione promosso attraverso l’organizzazione dell’accampamento solidale, a novembre dello scorso anno nel distretto di Báruè.

Il ruolo delle donne come attori locali e leader è stato particolarmente enfatizzato, con Carlota Inhamussua, attiva collaboratrice del Programma DELPAZ nella Provincia di Sofala, che ha condiviso esperienze significative come il progetto della cassetta di risparmio e dei sogni. Questi programmi non solo mirano a fornire risorse tangibili, ma anche a stimolare i sogni e gli obiettivi delle comunità coinvolte, costruendo la fiducia e il senso di appartenenza delle persone alle proprie comunità.

La strada verso la pace e la prosperità richiede un impegno collettivo e sostenuto. Mentre queste comunità iniziano a intraprendere i primi passi verso il cambiamento, è cruciale che non vengano lasciate sole. Hanno bisogno di tempo, sostegno e risorse per crescere e continuare a coltivare la pace nei loro territori. Soltanto attraverso un impegno condiviso e una solidarietà duratura si potrà garantire un futuro di speranza e prosperità per tutte le comunità mozambicane.

Tutti loro hanno chiesto a gran voce di non essere lasciati soli, ora che iniziano a “gattonare” e hanno bisogno di più tempo e sostegno per poter “crescere” e continuare a coltivare la pace nelle loro comunità.

Anche il DELPAZ, che lavora in collaborazione con l’IMD, attuato dall’AICS in Manica e Tete, e dall’ADA in Sofala, con il sostegno dell’UNCFD, contribuisce a questo scopo. Oltre all’acqua, alle infrastrutture, alle strade di accesso, alle sementi e alle nuove pratiche agricole, stimola i sogni delle comunità più colpite dalla violenza armata, dove i beneficiari del DDR sono tornati a vivere, insieme alle loro famiglie.

Come più volte espresso dall’Ambasciatore della Unione Europea in Mozambico, Antonino Maggiore, Come partner del Mozambico, siamo pienamente consapevoli delle sfide che abbiamo di fronte riguardo alla reintegrazione e alla riconciliazione; […] La pace e la riconciliazione possono essere raggiunte solo attraverso una democrazia prospera e la prosperità a beneficio di tutti i cittadini mozambicani.”