“Questo progetto, che amplia una precedente iniziativa del 2019, rafforza l’impegno dell’Italia per la salute in Mozambico”. Lo ha detto Gianni Bardini, ambasciatore d’Italia in Mozambico, oggi durante la cerimonia di lancio del progetto “Prevenzione e controllo delle malattie non trasmissibili”, esprimendo gratitudine per la collaborazione tra i due Paesi.
Evidenziando la lunga storia di cooperazione tra Italia e Mozambico, Bardini ha sottolineato l’importanza strategica della salute nelle relazioni bilaterali. L’impegno italiano è stato formalizzato nel “Piano indicativo pluriennale Italia-Mozambico 2022-2026”, con un investimento di 85 milioni di euro, con priorità al settore sanitario.
Il progetto copre diverse aree, tra cui la formazione del personale sanitario e il sostegno al Ministero della Salute. Sulla base di studi che evidenziano la crescente prevalenza delle malattie non trasmissibili, il progetto mira a rafforzare la capacità di prevenire e curare queste patologie.
Oltre alle azioni già attuate, il progetto apporta una novità cruciale: la sensibilizzazione sul rapporto tra malattie non trasmissibili e disabilità, cercando di facilitare l’accesso a servizi e trattamenti adeguati.
Gli ambiziosi obiettivi del progetto comprendono lo screening di centinaia di migliaia di persone e l’identificazione di casi di diabete, ipertensione e cancro. L’implementazione è realizzata in collaborazione con le istituzioni mozambicane e con tre ONG italiane riconosciute per il loro impegno nella sanità in Mozambico: CUAMM, leader del consorzio, Comunità di Sant’Egidio ACAP e AIFO.
Il Ministro della Salute, Armindo Daniel Tiago, ha sottolineato come questo progetto rappresenti un’altra pietra miliare nella lunga e proficua collaborazione tra Italia e Mozambico, che risale ai tempi dell’indipendenza del Paese, nel 1975.
Nel suo discorso, il Ministro della Salute ha evidenziato le sfide sanitarie che il Mozambico deve affrontare, in particolare l’allarmante aumento della prevalenza di malattie non trasmissibili, come le malattie cardiovascolari, il diabete, il cancro, le malattie respiratorie croniche e i traumi. Con dati preoccupanti che rivelano tassi significativi di ipertensione, diabete e cancro, il Ministro ha sottolineato l’importanza di misure preventive per mitigare queste malattie evitabili.
Il progetto finanziato dall’Agenzia italiana mira ad affrontare queste sfide rafforzando la capacità di sorveglianza, prevenzione e trattamento delle malattie non trasmissibili. Con un budget di circa 5 milioni di euro in tre anni, il programma sarà attuato in 20 unità sanitarie in tre province chiave: Zambézia, Sofala e Maputo.
Il progetto si concentrerà sull’integrazione delle cure per l’ipertensione e il diabete nei servizi sanitari di base, con particolare attenzione alle persone con disabilità. Si spera che questa iniziativa possa contribuire in modo significativo al miglioramento degli indicatori di salute della popolazione mozambicana.
Al termine dell’evento, il Ministro della Salute ha espresso la sua profonda gratitudine all’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, ha ribadito il suo impegno a continuare a rafforzare la collaborazione tra i due Paesi per la salute e il benessere della popolazione mozambicana e ha lanciato la sfida della digitalizzazione del settore sanitario.