In occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione, il 16 ottobre, ci siamo recati nella Provincia di Manica, dove la Cooperazione Italiana finanzia il progetto “Manica para as Mulheres”, realizzato da Progettomondo, in partenariato con Helpcode, CAM, MICAIA, GMPIS, AITR e Lega Coop Emilia-Romagna.
L’iniziativa ha come obiettivo principale quello di rafforzare la sicurezza alimentare e promuovere la partecipazione economica delle donne rurali nei distretti di Tambara, Bárué, Guro e Macossa.
Il progetto contribuisce alla diversificazione alimentare e all’aumento della produzione locale, sostenendo imprenditrici impegnate nella produzione di miele, fagioli, latte di soia, funghi, e di altri prodotti agricoli e alimentari.
L’Iniziativa ha, inoltre, rafforzato le capacità delle beneficiarie attraverso corsi di formazione in Agricoltura di Conservazione, Apicoltura, Trasformazione Alimentare, Imprenditoria, Alfabetizzazione e Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (ICT), oltre a promuovere la creazione di gruppi di risparmio e credito rotativo (PCR).
Inoltre, il programma ha garantito l’accesso al microcredito a 156 donne, permettendo loro di ampliare e consolidare le proprie attività e di promuovere un’alimentazione più sana e sostenibile nelle loro comunità.
Un esempio è Melisa Parutsa, produttrice di latte di soia da oltre dieci anni e prima imprenditrice in questo settore nel distretto di Barué. Grazie al proggetto, “sono riuscita a comprare un frullatore, pentole e altri utensili per la lavorazione, aumentando così la produzione e le vendite”. Il latte di soia rappresenta un importante veicolo nutrizionale per l’arricchimento con vitamine e minerali, come le vitamine A, D e B12.
l fagioli sono uno dei prodotti più coltivati e consumati nella Provincia di Manica e svolgono un ruolo essenziale nella resilienza delle comunità di fronte agli effetti dei cambiamenti climatici e di fenomeni estremi come El Niño, contribuendo a garantire la sicurezza alimentare e nutrizionale della popolazione.
Francisca Conforme ha iniziato a coltivarlo perché è una coltura resistente, che “non subisce molte perdite” e tollera bene le avversità climatiche. Con il credito ricevuto, è riuscita ad aumentare la produzione, pur sottolineando che il mercato “è molto competitivo”.
Secondo i dati del Ministero dell’Agricoltura, dell’Ambiente e della Pesca (MAAP), il Mozambico produce circa 500 tonnellate di miele all’anno. La Provincia di Manica, grazie alle sue montagne e alle sue foreste, costituisce un’area particolarmente adatta all’apicoltura, un’attività economica a basso impatto ambientale, in grado di generare reddito e contribuire alla conservazione degli ecosistemi naturali.
Il progetto, che ha già formato 410 donne in diverse filiere produttive, ha permesso a Telma Paia, una delle beneficiarie dell’Associazione “Donne Futuro di Domani”, di conoscere i vantaggi dell’apicoltura attraverso le formazioni realizzate nell’ambito del progetto e di decidere di dedicarsi a questa attività. “Abbiamo ricevuto l’attrezzatura completa, le arnie e la formazione. Così siamo riuscite a produrre il nostro miele”, racconta Telma, sottolineando come questa opportunità le abbia permesso di migliorare il reddito familiare e sentirsi più autonome.
La rapida crescita dei funghi e il fatto che, già dopo un mese dalla semina, sia possibile raccoglierli e venderli, hanno spinto Flátima Chimera a dedicarsi alla loro produzione. Con il sostegno del programma, “ho imparato strumenti di pianificazione aziendale e, grazie a questo, sono riuscita a ottenere un credito per migliorare la mia attività”. Ricchi di proteine, vitamine e minerali, i funghi rappresentano un’alternativa alimentare sana e una fonte di reddito importante, poiché sono facilmente commercializzabili.
Queste storie mostrano come le donne di Manica stiano contribuendo in modo concreto al rafforzamento della sicurezza alimentare della provincia, diversificando le proprie fonti di reddito e rafforzando le loro comunità. Per la Giornata Mondiale dell’Alimentazione, Melisa Parutsa, produttrice di latte di soia, riassume l’impegno di tutte “Sono felice di sapere che contribuisca alla buona alimentazione della mia comunità con il mio prodotto.”