Dal 27 al 30 settembre, il Direttore dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), Marco Riccardo Rusconi, ha realizzato una missione in Mozambico, durante la quale ha potuto visitare da vicino alcuni progetti sostenuti dalla Cooperazione italiana.
Accompagnato dal Titolare della Sede di Maputo, Paolo Enrico Sertoli, il Direttore ha visitato il Comune di Marracuene, dove ha avuto modo di conoscere le attività del progetto A-GEO – Ambiente, Green/Blue Economy ed Occupazione, che grazie ai fondi dell’Italia ha trasformato Macaneta nella spiaggia pilota del Paese.
Nel corso della visita, Rusconi ha potuto osservare le attività di piscicoltura promosse dall’associazione locale, già beneficiaria della distribuzione di 19.750 avannotti alla Associazione Hobjana; ha inoltre visitato le quattro torri di salvataggio e assistito a una dimostrazione pratica realizzata dai 18 bagnini formati nell’ambito del progetto. Con il Sindaco di Marracuene, Shafee Sidat, si è infine confrontato sulle prospettive di futura collaborazione, in particolare in merito alla costruzione di nuove infrastrutture a sostegno dello sviluppo del municipio, come una stazione di polizia locale o un mercato del pesce.
La missione ha incluso anche un importante momento istituzionale con l’inaugurazione della nuova Sala Operativa del CENOE, realizzata nell’ambito del programma Ready2Act, implementato dall’Istituto Nazionale per la Gestione e la Riduzione del Rischio di Disastri del Mozambico (INGD) in partenariato con la Fondazione CIMA, con la collaborazione di WeWorld e con il supporto strategico del Dipartimento della Protezione Civile Italiana.

Il Direttore Rusconi, insieme all’Ambasciatore d’Italia e al Titolare della Sede AICS di Maputo, Paolo Enrico Sertoli, al Museo di Storia Naturale di Maputo
Il Mozambico è tra i Paesi più vulnerabili del continente africano agli shock climatici, come già dimostrato in passato dai cicloni Idai, Kenneth e Freddy. “Grazie a questa nuova infrastruttura, il Paese è oggi più preparato a coordinare gli interventi in caso di emergenze climatiche e umanitarie. Inserita nella logica del sistema nazionale di protezione civile, questa Sala rafforza la capacità del Mozambico di coordinare in maniera integrata la previsione, l’allerta e la risposta alle emergenze”, ha commentato Rusconi
La missione ha avuto anche un significato appuntamento per la valorizzazione del patrimonio culturale e scientifico con la riapertura del Museo di Storia Naturale di Maputo, edificio storico della capitale, fondato nel 1911 e chiuso nel 2023 per lavori di riqualificazione, realizzati grazie a un investimento di 4.250.000 euro nell’ambito del programma RINO, destinati specificamente alla sua valorizzazione.
Le collezioni del Museo si distinguono per la straordinaria ricchezza scientifica e patrimoniale: tra i pezzi di maggior rilievo figurano oltre 200 mammiferi, 10.137 uccelli, 176.527 insetti, 1.250 invertebrati e 150 rettili tassidermizzati. Accanto a questo patrimonio unico, il Museo rinnovato presenta nuove aree tematiche, tra cui una sala etnografica con circa 500 oggetti legati alle pratiche culturali dei diversi popoli mozambicani – arte, scultura, musica, oreficeria, ceramica e intrecci – arricchita da un archivio fotografico storico.
Nel suo intervento, il Direttore Rusconi ha sottolineato come “il Mozambico disponga ora di un Museo di Storia Naturale rinnovato e moderno, progettato per il futuro della ricerca e della conservazione. La Cooperazione italiana è orgogliosa di aver contribuito a questo percorso e ribadisce il proprio impegno a favore della scienza, dell’educazione e della sostenibilità.”
Durante la permanenza, il Direttore ha incontrato anche il team tecnico di AICS per fare il punto sui vari progetti in corso, nonché la GONG – associazione che coordina oltre 36 organizzazioni della società civile presenti nel Paese. Ha inoltre avuto incontri con rappresentanti del settore privato, come ENI, e del mondo accademico, tra cui l’Università Sapienza di Roma e la Fondazione CIMA. Infine, ha incontrato l’Istituto Don Bosco per valutare possibili future collaborazioni.
Commentando gli esiti della missione, Rusconi ha dichiarato: “Il Mozambico è Paese prioritario della Cooperazione italiana, qui attiva da mezzo secolo, e del Piano Mattei. Stiamo lavorando per mettere a terra, il più rapidamente possibile, alcuni progetti di grande ambizione, con il coinvolgimento della società civile, delle eccellenze tecniche italiane, del settore privato e dell’accademia. In questo modo, intendiamo proporci ancor di più agli amici mozambicani quali partner a 360 gradi”.