Il progetto INCLU.DE – Inclusione per lo Sviluppo (AID –12759), un’iniziativa finanziata dall’AICS, è stato lanciato nell’agosto del 2024 con l’obiettivo principale di migliorare le condizioni di vita di uomini e donne con disabilità in Mozambico, attraverso l’attuazione della Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità. Il progetto si concentra sulle province di Sofala e Maputo e lavorerà a stretto contatto con la Commissione Nazionale per i Diritti Umani.
Con un focus significativo nell’ambito della salute, il progetto garantirà l’accesso delle persone con disabilità ai centri sanitari, rimuovendo le barriere che ne ostacolano l’accesso e promuovendo la sensibilizzazione e la formazione dei professionisti della salute. Saranno organizzati corsi specifici per garantire un’assistenza inclusiva e di qualità. Nelle strutture sanitarie valutate durante la valutazione dei bisogni sul campo, il personale sanitario ha segnalato problemi di relazione con le persone con disabilità a causa di capacità e metodi di comunicazione inadeguati e non adattati, due delle categorie più trascurate sono le persone con disabilità visive e uditive. Nel progetto, dunque, verranno previsti formazioni il personale sanitario sui metodi di comunicazione inclusiva, anche nella lingua dei segni, per sviluppare strategie e strumenti di comunicazione che rispondano alle esigenze dei pazienti con disabilità.
Uno dei principali ostacoli affrontati dalle 68.000 persone con disabilità uditiva in Mozambico è la difficoltà di comunicare i propri sintomi o malesseri ai professionisti della salute a causa della mancanza di conoscenza della lingua dei segni da parte di questi tecnici. Questa barriera può rappresentare un rischio per la vita, specialmente in un paese come il Mozambico, dove la malaria è ancora una delle principali cause di morte. Nel 2022, sono stati registrati circa 11 milioni di casi di malaria nel paese, rendendo cruciale che tutte le persone, indipendentemente dalle loro condizioni, possano accedere in modo efficace e sicuro ai servizi sanitari.
Per affrontare questa sfida, REMOTELINE, azienda mozambicana che collabora attivamente con l’AICS, ha lanciato una centrale di interpretariato nel luglio del 2020, durante la pandemia di COVID-19, per garantire che le persone con disabilità uditiva potessero accedere ai servizi sanitari, specialmente in un momento in cui molti di questi servizi erano stati trasferiti online. La centrale offre interpretariato remoto in Lingua dei Segni e Portoghese, facilitando la comunicazione tra le persone con disabilità uditiva e i professionisti della salute. Il servizio è gratuito e disponibile tramite WhatsApp, da lunedì a venerdì, e copre tutto il paese, estendendosi anche ai paesi con una forte comunità mozambicana, come il Portogallo.
La linea di REMOTELINE avrà un ruolo cruciale nel progetto INCLU.DE, specialmente nell’accesso inclusivo ai servizi sanitari. Questo strumento garantirà che, indipendentemente da dove le attività del progetto siano implementate, le persone con disabilità uditiva possano ricevere assistenza immediata, superando le barriere comunicative e assicurando un’assistenza efficace e inclusiva.
Per divulgare questo servizio, REMOTELINE ha presentato, il 31 agosto, come parte dell’agenda culturale dell’AICS alla FACIM, la fiera più grande del settore privato in Mozambico, l’impatto che la centrale di interpretariato avrà sul successo del progetto, raggiungendo migliaia di visitatori. Inoltre, è stata presentata anche la TV Gestual, che mira a garantire che le persone con disabilità uditiva abbiano accesso a informazioni cruciali, inclusa quella sulla salute. Attraverso i suoi telegiornali in lingua dei segni, trasmessi su YouTube dal lunedì al venerdì, vengono fornite indicazioni sulla prevenzione delle malattie, come il Monkey Pox, dichiarato emergenza pubblica in Africa il 13 agosto 2024.
Il progetto INCLU.DE rappresenta un passo importante nella promozione dell’inclusione e dell’accessibilità per le persone con disabilità in Mozambico. Con la collaborazione di REMOTELINE e l’implementazione di soluzioni come la centrale di interpretariato, il progetto mira a superare le barriere e garantire che tutti i cittadini possano accedere ai servizi essenziali in modo equo.