Oggi celebriamo la Giornata Mondiale della Lotta contro il Cancro, con lo slogan “Colmare il gap delle cure”, che enfatizza sulla necessità di rendere i servizi di prevenzione e trattamento al cancro accessibili a tutti.
Anche nei paesi in via di sviluppo la morbilità e la mortalità relativa al cancro sono in aumento e ciò si sta verificando anche in Mozambico, dove nel 2022 si sono registrati 26.578 nuovi casi di malati di cancro e 19.020 morti a causa del cancro. Tra questi nelle donne il cancro alla cervice vede essere il più frequente (33,4%), seguito al terzo posto dal cancro alla mammella
(12,5%). In particolare, la mortalità per cancro della cervice uterina è sette volte superiore alla media mondiale e più del doppio della media dei paesi africani. Tale patologia ha registrato nel 2022 il 47,8% dei nuovi casi e il 36,9% delle morti dovute al cancro in ambo i sessi.[1]
Il cancro del collo dell’utero è causato dal Virus del Papilloma Umano o HPV. Il virus HPV si trasmette principalmente attraverso il contatto sessuale, ma ci sono anche altre vie di trasmissione, come il canale del parto e l’uso di materiali contaminati. Il Mozambico segue le linee dell’OMS che vuole vaccinare il 90% delle bambine contro il papilloma virus entro il 2030. “Abbiamo iniziato la vaccinazione delle bambine di nove anni – con due dosi – e stiamo allargando il gruppo target, inoltre facciamo screening nelle nostre unità sanitarie alle donne che presentano lesioni al collo dell’utero, facciamo diagnosi e procediamo anche con il trattamento nei casi conclamati di malattia”, commenta la dottoressa Sheila Tualufo, direttrice del Programma di lotta contro le malattie non trasmissibili del Ministero della Salute (MISAU). “Come sa, il cancro del collo dell’utero provoca lesioni che possono portare al danno dell’utero ed uno dei trattamenti possibili è la LEEP[1] che possiamo fare grazie all’ AICS”.
Un’altra misura preventiva, conosciuta come prevenzione secondaria, è lo screening. In questo contesto, l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, attraverso il progetto di Prevenzione e Controllo delle Malattie Non Trasmissibili, ha promosso lo screening delle donne nei centri sanitarie nelle province di Sofala, Zambezia e Maputo. “Quanto più precocemente si diagnostica la malattia più sono le possibilità di trattamento”, afferma la dottoressa che sottolinea come la diagnosi precoce diminuisce la morbilità e aiuta a migliorare la qualità della vita”. Un altro obiettivo del progetto consiste nell’identificare le donne fra i 15 e i 55 anni con lesioni precancerogene, stimate intorno ai 92.000, alle quali il trattamento tempestivo può salvare loro la vita.
Il MISAU lancerà a breve la campagna per l-eliminazione del cancro del collo dell’utero.” Vogliamo ricordare a tutte le donne tra i 25 e 54 anni di recarsi alle unità sanitarie per fare lo screening del cancro del collo dell’utero e del seno”, ha affermato la dottoressa Tualufu sottolineando l’importanza simbolica della Giornata di oggi. “Vogliamo invitare tutti i genitori e incaricati di educazione di portare le bambine di nove anni nei centri di salute per completare il ciclo vaccinale contro il papilloma virus”.
La nota finale che la dottoressa Tualufo ha voluto lasciare nell’incontro di oggi è sulla importanza strategica, tecnica, economica e umana della Cooperazione Italiana che fin dalla prima ora ha contribuito anche per la lotta contro le malattie non trasmissibili, “sempre al nostro fianco”.
[1] Globocan 2022, Mozambique, https://gco.iarc.who.int/media/globocan/factsheets/populations/508-mozambique-fact-sheet.pdf
[2] La LEEP, o “Loop Electrosurgical Excision Procedure” em italiano “Procedure di Escissione Elettrochirurgica a Filo”, è un intervento medico utilizzato per rimuovere tessuto anormale dalla cervice uterina, spesso associato a lesioni precancerose o cancerose.