Mozambico: accordo sull’energia e aumento delle risorse finanziarie per la cooperazione

Maputo, 19 mar – “L’Italia intende rafforzare la cooperazione con il Mozambico, anche in nuove aree strategiche quali l’innovazione tecnologica e digitale, la transizione ecologica e le fonti di energia rinnovabili”. Lo ha detto il ministro degli Esteri e della cooperazione, Luigi Di Maio, durante la sua visita lampo in Mozambico per la firma dell’accordo di partnership energetica tra i due Paesi.

“L’impegno italiano continua e quest’anno, in occasione del trentennale dell’ Accordo di Pace (firmato a Roma il 4 ottobre 1992), sono previsti nuovi accordi per rafforzare il partenariato con il Mozambico”, ha sottolineato il ministro annunciando la prossima visita del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nella capitale mozambicana “prima di agosto”, anche per analizzare nuove aree di collaborazione.

L’aumento delle risorse finanziarie per la cooperazione internazionale, in un nuovo quadro programmatico pluriennale per lo sviluppo, darà continuità al sostegno italiano alla pace.

Giulia Zingaro, team leader DELPAZ, ha salutato il ministro Di Maio a nome del nuovo direttore di Aics Maputo, Paolo Enrico Sertoli, invitandolo a tornare presto per vedere il lavoro di Aics in Mozambico.

ManGrowth – Preservazioni di Ecosistemi per lo Sviluppo Sostenibile

Aics Maputo ha lanciato oggi il bando “ManGrowth – Preservazioni di Ecosistemi per lo Sviluppo Sostenibile – AID.12432/01/0: Partecipazione alla riforestazione ed alla gestione delle mangrovie nella baia di Maputo e sviluppo di attività generatrici di reddito”, con scadenza in data 15 luglio 2022.

Il 9 giugno 2022 presso l’ufficio AICS di Maputo sito in Avenida do Zimbabwe, 1330, alle ore 10, una sessione di presentazione del bando.

La stessa sarà trasmessa via Zoom al seguente link: https://us06web.zoom.us/j/89164440396?pwd=ajJINWZSbEZhVUROMVpUbldqWk9lQT09

Si prega di confermare attraverso la seguente mail – brigida.nhancale@aics.gov.it  c/c anna.romboli.ext@aics.gov.it– la partecipazione presenziale o via Zoom, specificando nome, cognome e organizzazione.

Errata Corrige: in data 31/05/2022 viene corretta la data relativa alla presentazione di domande da parte dei proponenti, al punto 14. MODALITÀ DI RICHIESTA DI INFORMAZIONI O CHIARIMENTI del testo del bando pubblicato. https://maputo.aics.gov.it/wp-content/uploads/2022/05/Errata-Corrige.pdf

Presentazione Bando: Si avvisa che in data 9 giugno si terrà presso la sede AICS di Av. do Zimbabwe, la presentazione del bando affidato ManGrowth.

https://maputo.aics.gov.it/wp-content/uploads/2022/06/Save-the-Date.pdf

 

 

 

 

Una rivoluzione idrica: la comunità di Malimanao festeggia il ripristino della pompa d’acqua

Nel cuore della comunità di Malimanao, del posto amministrativo di Nhamagua, ieri è stata celebrata una festa straordinaria, segnata dalla consegna ufficiale della pompa d’acqua ripristinata, nelle mani di António Dinis, amministratore del distretto di Macossa, nella provincia di Manica. L’evento ha rappresentato un passo significativo per garantire un accesso sostenibile all’acqua potabile per tutti i membri della comunità.
António Dinis ha espresso la sua profonda gratitudine al Programma DELPAZ, il quale ha sostenuto attivamente il processo di riabilitazione delle pompe d’acqua. “Siamo molto grati al Programma DELPAZ che ci ha fornito un prezioso sostegno nella riabilitazione delle nostre pompe. Questo contribuirà notevolmente al benessere delle nostre comunità”, ha affermato l’amministratore. Ha inoltre sottolineato l’importanza che ora la comunità assuma la responsabilità della manutenzione e dell’utilizzo saggio di questa risorsa vitale.
La cerimonia ha visto la consegna di una pompa del tipo Afridev, una delle sette recentemente ripristinate dal Programma DELPAZ. Rosita Panazache, rappresentante della comunità di Malimanao, ha condiviso la sua gioia nel vedere finalmente l’acqua facilmente accessibile. “Ora possiamo risparmiare tempo poiché non sarà più necessario percorrere lunghe distanze per attingere acqua dai pozzi tradizionali”, ha affermato.
Pedro Paunde, portavoce della comunità, ha evidenziato l’importanza della pompa non solo nel facilitare l’accesso all’acqua, ma anche nella prevenzione delle malattie. “L’acqua non solo ci nutre ma ci protegge dalle malattie. Lancio un appello a tutte le comunità affinché possano godere del privilegio di avere la propria bomba d’acqua”, ha dichiarato.
L’evento è stato reso ancora più speciale dalla presenza di Carlos Mairoce, rappresentante della componente italiana del Programma DELPAZ, e di Paolo Gomiero, rappresentante dell’ONG Helpcode. Sofrimento João Francisco, direttore del Serviço Distrital de Planeamento e Infra-estruturas (SDPI), ha sottolineato l’impegno verso lo sviluppo sostenibile e l’importanza delle infrastrutture per il progresso della comunità.
Questa celebrazione non solo segna un passo avanti nella fornitura di acqua sicura e accessibile, ma rappresenta anche un esempio tangibile di come la collaborazione tra organizzazioni e comunità possa portare cambiamenti significativi per il bene di tutti. Una testimonianza di speranza e progresso per le persone della comunità di Malimanao e una ispirazione per molte altre comunità a perseguire una vita migliore attraverso l’accesso all’acqua potabile.

Riflessioni e aspirazioni: le voci dei beneficiari DELPAZ delle Province di Tete, Sofala e Manica

Mentre il panorama politico di Maputo discute fervidamente la possibilità di un Piano Nazionale per la Reintegrazione, stimolando un dialogo profondo tra autorità e società civile, nelle province di Manica, Tete e Sofala si sta già compiendo un percorso verso il cambiamento tangibile. Questi passi, intrapresi con determinazione, hanno già prodotto risultati che meritano di essere sostenuti e potrebbero costituire un solido punto di partenza. Tuttavia, la soluzione risiede non solo nelle politiche e nei piani d’azione, ma soprattutto nell’esperienza diretta e nelle voci autentiche dei protagonisti di questa trasformazione.

Il 21 e il 22 marzo, a Maputo, si è tenuta la Conferenza Internazionale sulla Reintegrazione post conflitto, promossa dall’Instituto para a Democracia Multipartidaria (IMD), con l’alto patrocinio del Ministero della Giustizia, del Ministero dos Combatentes e del Segretariato per la Pace (PPS). Tra i partecipanti, provenienti dalle Province di Tete, Sofala e Manica, spiccavano le voci vibranti di Florinda, Rita, Mario, Graça, Anita, Isabel, Carménia e Carlota.

Per molti dei quali era la prima volta a Maputo ed hanno portato con sé un messaggio carico di speranza e urgenza: “Vogliamo la pace”, hanno dichiarato con forza. “Vogliamo lavorare la terra, siamo contadini. Vogliamo coltivare il nostro cibo, mandare i nostri figli a scuola. Vogliamo vivere in pace, e per questo abbiamo bisogno del vostro aiuto”. Le loro parole risuonano con un’urgenza palpabile, poiché riflettono bisogni essenziali: accesso all’acqua, infrastrutture, strade, mercati, ospedali e scuole.

Le esperienze raccontate durante la conferenza sono state toccanti e illuminanti. Anita, con occhi ancora increduli, ha commentato la visione dell’abbondanza d’acqua negli alberghi di Maputo, contrastando con la realtà della sua comunità, dove l’acqua è un bene prezioso raggiungibile solo dopo lunghi percorsi. Mario, colpito dalla grandezza e dalla vivacità della capitale, ha ringraziato il DELPAZ per aver portato il pozzo nella sua comunità e nuove pratiche agricole insieme a sementi e attrezzi agricoli, esprimendo l’importanza di estendere tali progetti a tutte le comunità bisognose.

Florinda ha condiviso un sentimento di gratitudine e riconoscimento: “Non eravamo niente, eppure ora siamo qui a parlare, e ci state ascoltando. DELPAZ ci ha reso visibili”. Queste testimonianze sono il riflesso tangibile del lavoro svolto dal DELPAZ, evidenziato anche dalla distribuzione della Dichiarazione di Inhanzónia, simbolo di solidarietà e inclusione promosso attraverso l’organizzazione dell’accampamento solidale, a novembre dello scorso anno nel distretto di Báruè.

Il ruolo delle donne come attori locali e leader è stato particolarmente enfatizzato, con Carlota Inhamussua, attiva collaboratrice del Programma DELPAZ nella Provincia di Sofala, che ha condiviso esperienze significative come il progetto della cassetta di risparmio e dei sogni. Questi programmi non solo mirano a fornire risorse tangibili, ma anche a stimolare i sogni e gli obiettivi delle comunità coinvolte, costruendo la fiducia e il senso di appartenenza delle persone alle proprie comunità.

La strada verso la pace e la prosperità richiede un impegno collettivo e sostenuto. Mentre queste comunità iniziano a intraprendere i primi passi verso il cambiamento, è cruciale che non vengano lasciate sole. Hanno bisogno di tempo, sostegno e risorse per crescere e continuare a coltivare la pace nei loro territori. Soltanto attraverso un impegno condiviso e una solidarietà duratura si potrà garantire un futuro di speranza e prosperità per tutte le comunità mozambicane.

Tutti loro hanno chiesto a gran voce di non essere lasciati soli, ora che iniziano a “gattonare” e hanno bisogno di più tempo e sostegno per poter “crescere” e continuare a coltivare la pace nelle loro comunità.

Anche il DELPAZ, che lavora in collaborazione con l’IMD, attuato dall’AICS in Manica e Tete, e dall’ADA in Sofala, con il sostegno dell’UNCFD, contribuisce a questo scopo. Oltre all’acqua, alle infrastrutture, alle strade di accesso, alle sementi e alle nuove pratiche agricole, stimola i sogni delle comunità più colpite dalla violenza armata, dove i beneficiari del DDR sono tornati a vivere, insieme alle loro famiglie.

Come più volte espresso dall’Ambasciatore della Unione Europea in Mozambico, Antonino Maggiore, Come partner del Mozambico, siamo pienamente consapevoli delle sfide che abbiamo di fronte riguardo alla reintegrazione e alla riconciliazione; […] La pace e la riconciliazione possono essere raggiunte solo attraverso una democrazia prospera e la prosperità a beneficio di tutti i cittadini mozambicani.”

Esperti internazionali e comunità locale per l’avvio della quinta edizione del corso sullo sviluppo sostenibile delle comunità costiere

La quinta edizione del Corso Internazionale Avanzato per lo Sviluppo Sostenibile delle Comunità Costiere ha preso il via oggi, presso la Sede di Tricase del CIHEAM Bari. Quest’anno, il programma accoglie una delegazione di 13 funzionari ministeriali provenienti da 10 Paesi costieri del Mediterraneo e dell’Africa, tra cui l’Albania, l’Algeria, l’Egitto, il Kenya, il Libano, il Mozambico, il Senegal, la Somalia, la Tunisia e l’Uganda.

Finanziato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI), il corso è organizzato dal CIHEAM Bari con il supporto tecnico dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) e la Commissione Generale per la Pesca nel Mediterraneo (GFCM). L’obiettivo principale è sostenere la Blue Transformation e lo Sviluppo Sostenibile delle Comunità Costiere, promuovendo un approccio integrato che tenga conto delle molteplici dimensioni della sostenibilità e dell’equilibrio tra conservazione ambientale e sviluppo socio-economico.

Durante la cerimonia di apertura, la presenza di esperti internazionali è stata sottolineata, insieme alla partecipazione della comunità locale. In particolare, le conclusioni sono state affidate a Paolo Enrico Sertoli, Titolare della Sede di Maputo dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), che ha portato avanti il messaggio di collaborazione e sostegno di AICS Maputo agli sforzi di sviluppo sostenibile in Mozambico.

La comunità locale ha dato il benvenuto alla delegazione internazionale ospite, evidenziando il ruolo inclusivo e stimolante del Porto Museo di Tricase, dove la diversità culturale favorisce la condivisione di idee e prospettive per un futuro più sostenibile delle comunità costiere globali. Questa quinta edizione del corso offre un’importante opportunità di dialogo e cooperazione tra esperti, ricercatori, decisori e le comunità locali, ponendo le basi per un impegno congiunto verso la sostenibilità ambientale e sociale.

Inoltre, Paolo Enrico Sertoli ha evidenziato il ruolo cruciale di AICS Maputo nel promuovere lo sviluppo sostenibile in Mozambico, affermando che “attraverso le iniziative di AICS in Mozambico, si sta promuovendo un approccio integrato per sostenere la Blue Transformation e lo Sviluppo Sostenibile delle Comunità Costiere.”

Il Titolare della Sede ha anche sottolineato che “l’attivo coinvolgimento di AICS Maputo nella costruzione delle capacità e nel supporto normativo riflette l’impegno dell’agenzia nel sostenere il Mozambico nell’aderire alle convenzioni e ai protocolli internazionali, contribuendo così agli sforzi nazionali di gestione sostenibile delle coste e dei mari.”

Questo riconoscimento è stato ribadito dal Direttore, che ha dichiarato che “le iniziative in corso condotte da AICS Maputo, comprese le proposte in provincia di Cabo Delgado, sono esempi tangibili dell’impegno dell’agenzia nel favorire modelli di gestione partecipativa e sostenibile, garantendo il coinvolgimento attivo delle comunità locali e delle istituzioni nella conservazione degli ecosistemi marini.”

Al Corso partecipa Ciro Novidade, attuale Capo Dipartimento Centrale dell’Amministrazione del Mare presso l’Istituto Nazionale del Mare (INAMAR, IP). La sua presenza tra i partecipanti riflette l’impegno del Mozambico nel contribuire allo sviluppo sostenibile delle comunità costiere attraverso la partecipazione a iniziative internazionali di formazione specialistica.

 

 

Mozambico – Giornata Mondiale dell’Alimentazione – La Sede AICS di Maputo rinnova il proprio compromesso per la nutrizione e la resilienza in ambito agricolo nella Provincia di Manica

Mozambique, Chimoio, Manica, Agriculture © Andrea Borgarello

Il Mozambico è tra i paesi più colpiti dai cambiamenti climatici. Secondo l’Indice Globale del Rischio Climatico, pubblicato nel 2021 dall’ONG tedesca Germanwatch[1], il paese è stato classificato come il più vulnerabile al mondo a questi impatti. Il rapporto evidenzia le conseguenze già subite dal Mozambico, come i cicloni Idai e Kenneth, oltre a lunghi periodi di siccità.

Attualmente, la Provincia di Manica, nel centro del paese, affronta gli effetti di El Niño[2], che ha provocato una grave siccità, colpendo circa 1,8 milioni di persone. Febbraio 2024 è stato il mese più secco degli ultimi 100 anni[3].

Bartolomeu Tenesse, beneficiario del programma DELPAZ[4], descrive la situazione: “La fame quest’anno è spaventosa. Ci sono famiglie che si alimentano con crusca di mais, frutta e tuberi selvatici.” Aida Diekson, agricoltrice nel distretto di Macossa, e beneficiaria del progetto Mulheres no Sustenta, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS)[5], racconta che “Quest’anno non ha dato nulla. I pomodori, le cipolle e le lattughe si sono seccati.”

I numeri confermano questi racconti allarmanti, con 166.126 persone che affrontano un’insicurezza alimentare acuta e circa 49.384 in situazione di emergenza nella Provincia di Manica. Questo si traduce in un 39,1% dei bambini sotto i cinque anni che soffrono di malnutrizione cronica.

Di fronte a questo scenario allarmante, l’AICS ha unito gli sforzi con il Governo del Mozambico per combattere la fame e aumentare la produzione agricola nella Provincia di Manica[6]. Queste azioni sono ancora più rilevanti, considerando le sfide continue imposte dai cambiamenti climatici e la crescente insicurezza alimentare nel paese.

Per rafforzare questi sforzi, l’AICS, in collaborazione con l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO), ha celebrato la Giornata Mondiale dell’Alimentazione a Chimoio, capoluogo della Provincia di Manica, sotto il tema “Il Diritto al Cibo per una Vita e un Futuro Migliore“. In questo contesto, è stata organizzata una serie di attività presso la Scuola del Centro Nhamatsane, che riflettono l’impegno comune a garantire che tutti abbiano accesso a cibo nutriente e di qualità.

Nel suo intervento, Giovanni Barbagli, Responsabile per il Genere e lo Sviluppo Rurale e referente dell’Agenzia a Chimoio, ha sottolineato l’impegno dell’AICS nella Provincia di Manica, evidenziando i vari interventi in corso che mirano a migliorare la sicurezza alimentare e la nutrizione, attraverso varie iniziative[7].

Ha anche sottolineato, ad esempio, che l’agricoltura è uno dei cinque pilastri essenziali del Piano Mattei, approvato quest’anno dal Governo italiano. Barbagli ha inoltre menzionato il Centro Agroalimentare di Manica (CAAM)[8], un investimento di 35 milioni di euro che sarà costruito a Chimoio. Questo centro svolgerà un ruolo cruciale nella promozione di filiere agricole eque e inclusive, aiutando a rafforzare la resilienza degli agricoltori e delle comunità di fronte a fenomeni estremi, come El Niño.

Garantire un mercato sicuro per le produzioni locali è fondamentale per stimolare la crescita agricola e utilizzare al meglio le risorse naturali della Provincia. Il CAAM mira a stabilizzare i prezzi dei prodotti agricoli, aumentando il prezzo d’acquisto ai produttori, riducendo il numero di intermediari e creando una filiera corta tra produttore e consumatore.

Inoltre, si pretende valorizzare i prodotti agricoli attraverso il lavaggio, calibrazione, confezionamento, vendita diretta e all’ingrosso; conservazione e trasformazione delle materie prime per la produzione di succhi, polpe, oli, oli essenziali, frutta secca, disidratata etc. Una volta soddisfatto il mercato interno, il CAAM si propone di guardare all’esportazione, promuovendo le eccellenze agricole del Mozambico sul mercato internazionale.

Situata nel corridoio della Beira, la Provincia di Manica è strategica per la sicurezza alimentare del paese. Il CAAM non solo adotterà tecnologie verdi sostenibili e valorizzerà il ruolo delle donne, ma promuoverà anche l’economia circolare attraverso studi tecnici che miglioreranno la capacità della regione di affrontare le sfide imposte da eventi climatici avversi.

Celebrando la Giornata Mondiale dell’Alimentazione, l’AICS ribadisce il proprio impegno a sostenere le comunità di Manica, duramente colpite dalla siccità provocata da El Niño. Attraverso progetti agricoli e di resilienza climatica, l’agenzia cerca di garantire l’accesso a cibo sicuro e nutriente, contribuendo a mitigare gli effetti dell’insicurezza alimentare nella regione.

© Andrea Borgarello

[1] Il prossimo rapporto sarà pubblicato nel 2025, presentando una metodologia aggiornata per migliorare la comparabilità tra le classifiche dei paesi e un insieme di dati più sostenibile sugli impatti climatici per le pubblicazioni future.

[2] El Niño è un fenomeno climatico caratterizzato dal riscaldamento delle acque dell’Oceano Pacifico, che provoca perturbazioni nei modelli atmosferici. Nella provincia di Manica, in Mozambico, questo fenomeno è stato associato a gravi siccità, in particolare tra il 2015 e il 2016, quando le precipitazioni sono diminuite fino al 50%. Attualmente, la regione sta affrontando nuovamente le sfide legate a El Niño, con previsioni di siccità che influenzano la produzione agricola e aumentano l’insicurezza alimentare

[3]Secondo i dati del rapporto pubblicato dall’OCHA ‘El Niño Humanitarian Overview Southern Africa’.”

[4] DELPAZ, finanziato dall’Unione Europea in Mozambico, è un programma del governo mozambicano che lavora per consolidare la pace in 14 distretti delle province di Manica, Tete e Sofala. Nella provincia di Manica, l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) sostiene lo sviluppo economico, collaborando con le autorità locali e con un consorzio di organizzazioni della società civile italiana e locale, guidato da Helpcode.

[5] L’AICS sta attualmente finanziando, implementando 7 interventi nella Provincia di Manica (Mulheres no Sustenta, PRODAI, Programma di Sostegno allo Sviluppo Rurale – PADR, DELPAZ, MAIS VALOR 1, MAIS VALOR 2 e CAAM), ognuno con diversi partner implementatori, ma tutti con un obiettivo comune: sradicare la fame. Questi interventi si concentrano sul sostegno alle piccole e medie imprese agricole, con iniziative che includono la commercializzazione dei loro prodotti, la creazione di punti verdi, la distribuzione di sementi, l’installazione di sistemi di irrigazione, l’agroforestry, l’apicultura, etc., promuovendo così un’agricoltura più resiliente, sostenibile e inclusiva.

[6] Oltre ai vari progetti finanziati dall’AICS nella Provincia di Manica, che mirano a rafforzare la sicurezza alimentare, nel maggio 2024 abbiamo consegnato, su richiesta del Segretario di Stato della Provincia, 1100 kg di semi di fagiolo.

[7] (i) il PSSR (Programma di Sostegno allo Sviluppo Rurale), condotto in partenariato con il FAR, che ha l’obiettivo di sostenere l’agricoltura commerciale e lo sviluppo dell’economia locale, attraverso il rafforzamento dei piccoli produttori e delle organizzazioni comunitarie, nonché delle micro, piccole e medie imprese agricole tramite servizi di assistenza tecnica e finanziaria, l’accesso alla terra e la formalizzazione del suo utilizzo, al fine di migliorare le capacità produttive e facilitare l’accesso al mercato della produzione agro-alimentare;

(ii) l’Iniziativa denominata “As Mulheres no SUSTENTA”, implementata da un consorzio di OSC italiane e mozambicane, rappresentate da Progettomondo, che promuove la partecipazione delle donne nell’economia rurale, attraverso il supporto all’innovazione, con particolare riferimento ai processi produttivi e alla valorizzazione delle catene di valore nel settore agro-alimentare;

(iii) Pro-DAI, Iniziativa realizzata dalla FAO, che mira a ridurre la povertà e migliorare la sicurezza alimentare e nutrizionale attraverso la trasformazione di sistemi alimentari diversificati, innovativi, efficienti, inclusivi e sostenibili, e l’adozione di modelli sostenibili di intensificazione della produzione agricola mediante pratiche adeguate di gestione del suolo e la promozione di sistemi agroforestali intesi a rafforzare la sostenibilità economica, sociale ed ecologica;

(iv) MAIS VALOR II – Migliorare lo sviluppo inclusivo e sostenibile delle filiere di approvvigionamento agricolo, Iniziativa di assistenza tecnica implementata da UNIDO, che mira ad aumentare le capacità locali, l’aggiornamento tecnologico e il trasferimento di know-how per rafforzare i modelli di agribusiness e contribuire allo sviluppo dell’agroindustria in Mozambico, concentrandosi sulla promozione del valore aggiunto e sul miglioramento della trasformazione agricola, con interventi nei settori dell’orticoltura, della produzione di caffè e di cereali.

[8] L’8 luglio 2024 è stato firmato un accordo per lo sviluppo di un centro agroalimentare nella provincia di Manica, Mozambico, nell’ambito della Struttura di Missione per l’Africa Australe del Piano Mattei. L’accordo è stato sottoscritto da Stefano Gatti, Direttore Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri, e da Paolo Lombardo, Direttore Cooperazione Internazionale di Cassa Depositi e Prestiti, insieme a Ernesto Max Elias Tonela, Ministro dell’Economia e delle Finanze del Mozambico. Questo progetto, del valore di 38 milioni di euro, mira a rafforzare la sicurezza alimentare e promuovere l’agricoltura sostenibile.