Il Mozambico è tra i paesi più colpiti dai cambiamenti climatici. Secondo l’Indice Globale del Rischio Climatico, pubblicato nel 2021 dall’ONG tedesca Germanwatch[1], il paese è stato classificato come il più vulnerabile al mondo a questi impatti. Il rapporto evidenzia le conseguenze già subite dal Mozambico, come i cicloni Idai e Kenneth, oltre a lunghi periodi di siccità.
Attualmente, la Provincia di Manica, nel centro del paese, affronta gli effetti di El Niño[2], che ha provocato una grave siccità, colpendo circa 1,8 milioni di persone. Febbraio 2024 è stato il mese più secco degli ultimi 100 anni[3].
Bartolomeu Tenesse, beneficiario del programma DELPAZ[4], descrive la situazione: “La fame quest’anno è spaventosa. Ci sono famiglie che si alimentano con crusca di mais, frutta e tuberi selvatici.” Aida Diekson, agricoltrice nel distretto di Macossa, e beneficiaria del progetto Mulheres no Sustenta, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS)[5], racconta che “Quest’anno non ha dato nulla. I pomodori, le cipolle e le lattughe si sono seccati.”
I numeri confermano questi racconti allarmanti, con 166.126 persone che affrontano un’insicurezza alimentare acuta e circa 49.384 in situazione di emergenza nella Provincia di Manica. Questo si traduce in un 39,1% dei bambini sotto i cinque anni che soffrono di malnutrizione cronica.
Di fronte a questo scenario allarmante, l’AICS ha unito gli sforzi con il Governo del Mozambico per combattere la fame e aumentare la produzione agricola nella Provincia di Manica[6]. Queste azioni sono ancora più rilevanti, considerando le sfide continue imposte dai cambiamenti climatici e la crescente insicurezza alimentare nel paese.
Per rafforzare questi sforzi, l’AICS, in collaborazione con l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO), ha celebrato la Giornata Mondiale dell’Alimentazione a Chimoio, capoluogo della Provincia di Manica, sotto il tema “Il Diritto al Cibo per una Vita e un Futuro Migliore“. In questo contesto, è stata organizzata una serie di attività presso la Scuola del Centro Nhamatsane, che riflettono l’impegno comune a garantire che tutti abbiano accesso a cibo nutriente e di qualità.
Nel suo intervento, Giovanni Barbagli, Responsabile per il Genere e lo Sviluppo Rurale e referente dell’Agenzia a Chimoio, ha sottolineato l’impegno dell’AICS nella Provincia di Manica, evidenziando i vari interventi in corso che mirano a migliorare la sicurezza alimentare e la nutrizione, attraverso varie iniziative[7].
Ha anche sottolineato, ad esempio, che l’agricoltura è uno dei cinque pilastri essenziali del Piano Mattei, approvato quest’anno dal Governo italiano. Barbagli ha inoltre menzionato il Centro Agroalimentare di Manica (CAAM)[8], un investimento di 35 milioni di euro che sarà costruito a Chimoio. Questo centro svolgerà un ruolo cruciale nella promozione di filiere agricole eque e inclusive, aiutando a rafforzare la resilienza degli agricoltori e delle comunità di fronte a fenomeni estremi, come El Niño.
Garantire un mercato sicuro per le produzioni locali è fondamentale per stimolare la crescita agricola e utilizzare al meglio le risorse naturali della Provincia. Il CAAM mira a stabilizzare i prezzi dei prodotti agricoli, aumentando il prezzo d’acquisto ai produttori, riducendo il numero di intermediari e creando una filiera corta tra produttore e consumatore.
Inoltre, si pretende valorizzare i prodotti agricoli attraverso il lavaggio, calibrazione, confezionamento, vendita diretta e all’ingrosso; conservazione e trasformazione delle materie prime per la produzione di succhi, polpe, oli, oli essenziali, frutta secca, disidratata etc. Una volta soddisfatto il mercato interno, il CAAM si propone di guardare all’esportazione, promuovendo le eccellenze agricole del Mozambico sul mercato internazionale.
Situata nel corridoio della Beira, la Provincia di Manica è strategica per la sicurezza alimentare del paese. Il CAAM non solo adotterà tecnologie verdi sostenibili e valorizzerà il ruolo delle donne, ma promuoverà anche l’economia circolare attraverso studi tecnici che miglioreranno la capacità della regione di affrontare le sfide imposte da eventi climatici avversi.
Celebrando la Giornata Mondiale dell’Alimentazione, l’AICS ribadisce il proprio impegno a sostenere le comunità di Manica, duramente colpite dalla siccità provocata da El Niño. Attraverso progetti agricoli e di resilienza climatica, l’agenzia cerca di garantire l’accesso a cibo sicuro e nutriente, contribuendo a mitigare gli effetti dell’insicurezza alimentare nella regione.
© Andrea Borgarello
[1] Il prossimo rapporto sarà pubblicato nel 2025, presentando una metodologia aggiornata per migliorare la comparabilità tra le classifiche dei paesi e un insieme di dati più sostenibile sugli impatti climatici per le pubblicazioni future.
[2] El Niño è un fenomeno climatico caratterizzato dal riscaldamento delle acque dell’Oceano Pacifico, che provoca perturbazioni nei modelli atmosferici. Nella provincia di Manica, in Mozambico, questo fenomeno è stato associato a gravi siccità, in particolare tra il 2015 e il 2016, quando le precipitazioni sono diminuite fino al 50%. Attualmente, la regione sta affrontando nuovamente le sfide legate a El Niño, con previsioni di siccità che influenzano la produzione agricola e aumentano l’insicurezza alimentare
[3]Secondo i dati del rapporto pubblicato dall’OCHA ‘El Niño Humanitarian Overview Southern Africa’.”
[4] DELPAZ, finanziato dall’Unione Europea in Mozambico, è un programma del governo mozambicano che lavora per consolidare la pace in 14 distretti delle province di Manica, Tete e Sofala. Nella provincia di Manica, l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) sostiene lo sviluppo economico, collaborando con le autorità locali e con un consorzio di organizzazioni della società civile italiana e locale, guidato da Helpcode.
[5] L’AICS sta attualmente finanziando, implementando 7 interventi nella Provincia di Manica (Mulheres no Sustenta, PRODAI, Programma di Sostegno allo Sviluppo Rurale – PADR, DELPAZ, MAIS VALOR 1, MAIS VALOR 2 e CAAM), ognuno con diversi partner implementatori, ma tutti con un obiettivo comune: sradicare la fame. Questi interventi si concentrano sul sostegno alle piccole e medie imprese agricole, con iniziative che includono la commercializzazione dei loro prodotti, la creazione di punti verdi, la distribuzione di sementi, l’installazione di sistemi di irrigazione, l’agroforestry, l’apicultura, etc., promuovendo così un’agricoltura più resiliente, sostenibile e inclusiva.
[6] Oltre ai vari progetti finanziati dall’AICS nella Provincia di Manica, che mirano a rafforzare la sicurezza alimentare, nel maggio 2024 abbiamo consegnato, su richiesta del Segretario di Stato della Provincia, 1100 kg di semi di fagiolo.
[7] (i) il PSSR (Programma di Sostegno allo Sviluppo Rurale), condotto in partenariato con il FAR, che ha l’obiettivo di sostenere l’agricoltura commerciale e lo sviluppo dell’economia locale, attraverso il rafforzamento dei piccoli produttori e delle organizzazioni comunitarie, nonché delle micro, piccole e medie imprese agricole tramite servizi di assistenza tecnica e finanziaria, l’accesso alla terra e la formalizzazione del suo utilizzo, al fine di migliorare le capacità produttive e facilitare l’accesso al mercato della produzione agro-alimentare;
(ii) l’Iniziativa denominata “As Mulheres no SUSTENTA”, implementata da un consorzio di OSC italiane e mozambicane, rappresentate da Progettomondo, che promuove la partecipazione delle donne nell’economia rurale, attraverso il supporto all’innovazione, con particolare riferimento ai processi produttivi e alla valorizzazione delle catene di valore nel settore agro-alimentare;
(iii) Pro-DAI, Iniziativa realizzata dalla FAO, che mira a ridurre la povertà e migliorare la sicurezza alimentare e nutrizionale attraverso la trasformazione di sistemi alimentari diversificati, innovativi, efficienti, inclusivi e sostenibili, e l’adozione di modelli sostenibili di intensificazione della produzione agricola mediante pratiche adeguate di gestione del suolo e la promozione di sistemi agroforestali intesi a rafforzare la sostenibilità economica, sociale ed ecologica;
(iv) MAIS VALOR II – Migliorare lo sviluppo inclusivo e sostenibile delle filiere di approvvigionamento agricolo, Iniziativa di assistenza tecnica implementata da UNIDO, che mira ad aumentare le capacità locali, l’aggiornamento tecnologico e il trasferimento di know-how per rafforzare i modelli di agribusiness e contribuire allo sviluppo dell’agroindustria in Mozambico, concentrandosi sulla promozione del valore aggiunto e sul miglioramento della trasformazione agricola, con interventi nei settori dell’orticoltura, della produzione di caffè e di cereali.
[8] L’8 luglio 2024 è stato firmato un accordo per lo sviluppo di un centro agroalimentare nella provincia di Manica, Mozambico, nell’ambito della Struttura di Missione per l’Africa Australe del Piano Mattei. L’accordo è stato sottoscritto da Stefano Gatti, Direttore Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri, e da Paolo Lombardo, Direttore Cooperazione Internazionale di Cassa Depositi e Prestiti, insieme a Ernesto Max Elias Tonela, Ministro dell’Economia e delle Finanze del Mozambico. Questo progetto, del valore di 38 milioni di euro, mira a rafforzare la sicurezza alimentare e promuovere l’agricoltura sostenibile.