Vice Ministra Marina Sereni incontra le OSC italiane in Mozambico

La Vice Ministra degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Marina Sereni ha incontrato oggi i rappresentanti della Organizzazioni della Società Civile  (OSC) italiane presenti in Mozambico insieme al Titolare della Sede AICS Maputo, Paolo Enrico Sertoli e all’Ambasciatore d’Italia, Gianni Bardini.

Un incontro cordiale, fatto di molto ascolto e accoglienza del grande lavoro che la società civile italiana – l’intelaiatura della cooperazione –  svolge in Mozambico, ma anche di ascolto delle difficoltà affrontate, come l’ottenimento dei visti, oltre che a quella dell’autorizzazione ad operare in Mozambico da parte del Ministero degli Affari Esteri locale.

«È stato un incontro molto interessante e devo ringraziare la Sede di Aics Maputo per averlo organizzato in così breve tempo – ha detto la Vice Ministra –   Noi siamo  presenti in Mozambico con numerose OSC, che hanno una storia lunga in questo paese, sono ben accolte dalla popolazione e lavorano su settori cruciali: agricoltura, educazione tecnica e professionale, sanità, servizi di base, sviluppo sostenibile, ambiente. Sono tutti temi sui quali il governo mozambicano è interessato a cooperare con noi».

Sereni ha firmato oggi il Piano Indicativo Pluriennale – PIP – 2022-2026, la base della cooperazione italiana in Mozambico per i prossimi anni.  «Il Piano Indicativo Pluriennale è la base sulla quale stiamo lavorando per coordinare al meglio le nostre priorità con le priorità della programmazione strategica del governo mozambicano dei prossimi anni – ha sottolineato la Vice Ministra. –  Agricoltura e sviluppo rurale, sviluppo delle infrastrutture e sviluppo urbano e quindi recupero urbano, educazione, e sanità come servizi essenziali di base e ambiente sono i settori sui quali la Cooperazione Italiana investirà 85 milioni di euro, dei quali 35 a dono e 50 in forma di credito d’aiuto».

Per Marina Sereni, come previsto dalla Legge 125/2014, anche il settore privato deve essere parte integrante del sistema della Cooperazione Italiana. «Questo paese è importante anche per la presenza di numerose imprese italiane sia nel settore degli idrocarburi che in altri settori. Credo sia molto importante che anche queste soggettività private siano avvicinate ai temi della sostenibilità e della solidarietà e da questo punto di vista fare sistema, essere un sistema articolato di cooperazione italiana significa avere un protagonismo anche del settore privato».

 

 

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