Dona Crisse, un cellulare e un capretto

Crisse Agostinho Guezane è una donna di 28 anni della comunità di Missoche, nel distretto di Moatize, nella Provincia di Tete.

Porta con sé non solo il peso della maternità di quattro figli, ma anche il desiderio ardente di trasformare la sua realtà. La sua è una storia esemplare, una testimonianza di resilienza e determinazione.

Prima che il Programma DELPAZ intervenisse nella sua comunità, la signora Crisse coltivava solo mais. Le sue conoscenze sulla produzione di ortaggi erano scarse, ma la volontà di imparare e progredire era incrollabile.

Grazie all’iniziativa della Fondazione SEPPA, uno dei partner del Programma DELPAZ, la signora Crisse ha ricevuto gli strumenti e i mezzi di produzione necessari per espandere le sue attività agricole. Le sono stati forniti semi di cavoli, pomodori e fagioli, aprendo la porta a un nuovo capitolo della sua vita. Con la guida e il sostegno del personale della Fondazione, Crisse ha imparato i segreti della produzione di queste colture.

In una modesta area di 70×70 metri quadrati, Crisse ha iniziato il suo percorso di coltivatrice di ortaggi. Grazie alla vendita dei suoi prodotti, ha raggiunto piccoli traguardi che si sono riflessi in grandi cambiamenti nella sua vita e in quella dei suoi figli. Con il denaro guadagnato, ha comprato un telefono cellulare e una capra, simboli tangibili del suo progresso e della sua determinazione.

Determinata ad andare oltre, la signora Crisse ha progetti ambiziosi per il futuro. Ora vuole espandere la sua area di produzione a 100×100 metri quadrati, per coltivare una varietà ancora più ampia di colture, tra cui cavoli, pomodori, cavoli, cipolle, mais e fagioli. Aspira inoltre a diventare un modello per gli altri agricoltori della sua comunità, ispirandoli a perseguire i propri sogni e obiettivi. È lei che dice: “Solo la pace ci permette di stare bene, solo la pace ci permette di garantire il cibo, solo la pace ci rende ricchi!”.

 

 

Cerimonia di posa della prima pietra della scuola elementare di Cabango nel distretto di Moatize

Il 19 aprile 2024, la comunità di Nkhondzi, situata nel posto amministrativo di Zobbue, nel distretto di Moatize, ha partecipato all’avvio della costruzione di un’infrastruttura nella propria località: la scuola primaria di Cabango.

La cerimonia, guidata dall’amministratore del distretto di Moatize, Eugenio Pedro Muchanga, ha segnato l’inizio di un ambizioso progetto volto a migliorare le condizioni educative dei 625 alunni iscritti alla scuola.

L’evento è iniziato con cerimonie  tradizionali che riflettono la cultura e la soddisfazione della popolazione locale. L’Amministratore, accompagnato dai membri del consorzio, dalle autorità tradizionali locali, e dagli studenti, si è recato al cantiere, dove ha avuto luogo la posa simbolica della prima pietra. L’appaltatore incaricato, Suli Construções, si è impegnato a completare la costruzione delle due aule, del blocco amministrativo e delle tre latrine doppie entro due mesi, garantendo la qualità del lavoro.

Bellissimi spettacoli culturali, tra cui una rappresentazione teatrale e danze tradizionali, hanno arricchito l’evento. I discorsi sono stati tenuti dall’Amministratore, dal responsabile del programma DELPAZ Tete, João Simbine, dal rappresentante di WeWorld, Vincenzo Bevivino, nonché dai direttori di SDEJT e SDPI, e dagli amministratori della località.

João Simbine ha spiegato brevemente lo scopo del programma DELPAZ, sottolineandone l’importanza per la costruzione della pace e lo sviluppo locale. Finanziato dall’Unione Europea e attuato nella provincia di Tete dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) attraverso un consorzio di ONG guidato da Save The Children, il programma DELPAZ fa parte dell’accordo di pace tra il governo e la Renamo, firmato nel 2019. Nella provincia di Tete, DELPAZ viene attuato in tre distretti – Moatize, Doa e Tsangano – da quattro partner: WeWorld-GVC, SEPPA (Agribusiness & Consultancy), KUBECERA e Associação Amanhecer para Protecção de Terra e Recursos Naturais) e CEPCB (Centro per gli studi sulla pace, i conflitti e il benessere), con l’obiettivo di beneficiare le comunità locali e promuovere lo sviluppo sostenibile.

L’avvio della costruzione della scuola primaria di Cabango rappresenta un’importante pietra miliare per la comunità di Nkhondzi e per l’intero distretto di Moatize. Questa iniziativa dimostra l’impegno delle autorità locali e dei partner internazionali per migliorare l’istruzione e lo sviluppo della regione. Si spera che questa nuova infrastruttura fornisca un ambiente di apprendimento più adeguato e contribuisca alla crescita e al benessere degli studenti e della comunità in generale.

 

 

 

Fare accadere le cose

“Spero che torniate a casa diversi da come siete arrivati qui, cambiati: perché possiate così trasformare le vostre vite e quelle delle comunità in cui vivete. Fate accadere le cose!” È con queste parole che Hermenegildo Rodrigues Arnaldo, direttore dell’Istituto Agrario di Chimoio (IAC), ha concluso il 13 aprile la cerimonia di consegna dei certificati di completamento del primo corso di formazione su “Agricoltura, allevamento e trasformazione della produzione agricola” a 72 giovani provenienti dal Distretto di Barué, nella Provincia di Manica.

Il corso di formazione professionale breve, della durata di due settimane, ha visto 18 giovani donne e 54 giovani uomini, di cui 20 provenienti da famiglie beneficiarie del processo di disarmo, smobilitazione e reintegrazione (DDR) prendere parte a lezioni teoriche e pratiche su temi quali l’agricoltura di conservazione, le tecniche irrigue, il controllo dei parassiti, l’allevamento degli animali e la produzione di mangimi, la trasformazione e la conservazione dei prodotti agricoli.

Nelle prossime settimane, altri 328 giovani dei Distretti di Gondola, Guro, Macossa e Tambara parteciperanno a 4 ulteriori cicli di formazione sugli stessi temi – una delle attività chiave del progetto DELPAZ nella Provincia di Manica, che prosegue ora con tirocini presso le associazioni di produttori e produttrici con cui lavora DELPAZ sotto la supervisione dei tecnici agronomi dei Servizi Distrettuali per le Attività Economiche formati nel 2023.

Realizzato da Progettomondo, uno dei partner del consorzio che implementa il progetto, il corso di si è svolto presso lo IAC, uno dei partner istituzionali del DELPAZ e, anche, uno dei principali istituti di formazione professionale nel Paese, che accoglie studenti provenienti da tutte le Province e li forma in aree quali l’agronomia, la medicina veterinaria, l’ingegneria forestale, la conservazione dalla fauna selvatica, svolgendo un ruolo cruciale nell’integrazione sociale e nell’empowerment dei giovani.

È stata una giornata emozionante e allegra, tra momenti ufficiali e scambi più informali, che hanno permesso di chiacchierare con gli studenti e le studentesse, che mostrano – come si può leggere dalle battute a seguire – di tornare a casa con idee e prospettive molto diverse, ma tutti con una grande motivazione, e con nuove amicizie.

Eccoli qua, tra tutti, i commenti di Jordão, Armindo, Micheche, Niquilone e Rosa:

“Esco di qui con l’idea chiara di volermi dedicare all’allevamento di suini: è la parte del corso che più mi ha appassionato, e ha un grande potenziale” (Jordao Jairosse, 31, della comunità di Honde)

“Io sono già agricoltore, ma ho imparato cose che non sapevo, come quelle sulla trasformazione dei prodotti agricoli, che è una cosa che voglio iniziare a fare, in particolare con la produzione di olio di sesamo” (Armindo Inoque Jose, 31, della comunità di Nhassacara)

“Io ho capito che voglio continuare a formarmi e a studiare, mi sarebbe piaciuto che il corso fosse durato di più, ma così ho capito cosa mi interessa” (Micheque Albertino Januario, 21, della comunità di Chuala)

“Noi vogliamo lavorare in gruppo, metterci insieme. Avremo bisogno di supporto, di un po’ di fondi per i primi investimenti, ma dobbiamo cominciare” (Niquilone Fevereiro, 22 anos, della comunità di Chuala)

“Io ho il mio campo. Coltivo mais, madumbe (taro), tseke (amaranto), mapira (sorgo). Dove vorrei essere fra un anno? Vorrei che i miei prodotti fossero venduti a Chimoio, proprio qua in città, a tutti”.  (Rosa Zeferino Manejo, 30, della comunità di Nhassacara)