Sei a migliaia di Km lontano da casa, perché credi in uno sviluppo sostenibile. È venerdì. La settimana lavorativa si chiude, ma c’è una scadenza che non si può riprogrammare e allora sei lì a sbrigare con i colleghi gli ultimi dettagli, perché vuoi che il maggior numero di beneficiari abbia la possibilità di partecipare a un grande evento. Un attimo dopo, un malore improvviso ti rapisce per sempre dalla realtà, in una manciata di minuti.
Se ne è andato così Giacomo, lasciando un grande vuoto nei cuori di colleghi e amici, la sua seconda famiglia mozambicana.
Un agronomo attento e professionale, che dal 2018, per l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics) collaborava ad un importante iniziativa di sviluppo rurale nelle province di Manica e Sofala, regioni strettamente legate, dal passato, alla presenza della Cooperazione Italiana.
Giacomo lavorava nella cittadina di Chimoio, nella provincia di Manica, a fianco della Delegazione del Fondo di Sviluppo Agrario (FDA), l’istituzione mozambicana che, con la sua assistenza quotidiana, ha messo su un sistema di sostegno alle piccole imprese rurali, affinché possano accedere alle opportunità esistenti sul territorio. Fino ad un’ora prima di lasciarci, stava lavorando per cambiare un piccolo pezzo di mondo e di noi stessi.
Da agronomo professionista, formatosi in Scienze e Tecnologie Agrarie all’Università degli Studi di Palermo, ha scelto la sua strada e, passando per il prestigioso Master in “International Cooperation and Development” dell’Istituto Universitario di Studi Superiori di Pavia, ha proseguito il suo percorso in terre lontane. Due anni fa si era unito alla famiglia dell’AICS in Mozambico.
Una giovane vita, la sua, dedicata tutta alla solidarietà internazionale, per portare il suo impegno e la sua passione nelle aree più svantaggiate dell’Africa e dell’America Latina. L’impegno e la dedizione per l’agricoltura sostenibile e la sicurezza alimentare, con l’obiettivo di contribuire a porre fine alla fame nel mondo hanno contraddistinto le sue esperienze lavorative, attraverso collaborazioni con diverse ONG italiane (CISP, LVIA, COPE) e portoghesi (TESE, AMI) in Mozambico, Colombia e Guinea Bissau.
Sono moltissime le persone che piangono la sua perdita e sentiranno la mancanza della sua voce convinta, ma poco rumorosa. Ci stringiamo forte alla famiglia, ai parenti, e alla comunità di amici ai quattro angoli del mondo che hanno avuto la fortuna di condividere con Giacomo una piccola parte del suo percorso e la sua passione per la cooperazione. Un esempio unico di professionalità, dedizione e umanità.
Continueremo a coltivare quello che con tanta determinazione hai seminato!
Boa viagem, Giacomo, riposa in pace.