Il 9 ottobre 2023 si è svolta la celebrazione dei 110 anni del Museo di Storia Naturale di Maputo. All’evento hanno partecipato l’Ambasciatore d’Italia in Mozambico, Gianni Bardini, la Direttrice del Museo di Storia Naturale, Lucília Chuquela, il Rettore dell’Università Eduardo Mondlane, Manuel Guilhermo Júnior, il Titolare della Sede AICS di Maputo dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), Paolo Sertoli, oltre a rappresentanti del Governo, del Corpo Diplomatico, delle agenzie delle Nazioni Unite e della società civile.
Il Museo, inaugurato nel 1913 come Museo della Provincia di Maputo, nel corso degli anni è diventato un punto di riferimento nella conservazione e nella promozione della ricca biodiversità e della diversità culturale del Mozambico. Ad esempio, ospita una collezione di 175.000 insetti e dispone di oltre 500 manufatti legati a diverse aree, come la danza, la scultura, la musica, l’oreficeria, la ceramica e la cesteria. Inoltre, è la struttura più visitata del Mozambico, con 32.000 visitatori all’anno, il che lo rende un importante polo turistico del paese.
Il Museo, nel corso dei prossimi anni, sarà sottoposto a un restauro nell’ambito del programma RINO, finanziato dall’AICS. Questo progetto, con un finanziamento di 9,5 milioni di euro, mira a garantire la conservazione della biodiversità e include il finanziamento dei lavori di ristrutturazione del Museo, che inizieranno nel corso dei primi mesi del 2024
Nel suo discorso, l’Ambasciatore d’Italia in Mozambico, Gianni Bardini, ha sottolineato che, una volta restaurato, il Museo diventerà “uno strumento educativo prezioso sulla biodiversità e sugli ecosistemi locali” e uno “spazio importante per la ricerca e la formazione dei giovani ricercatori”. Ha concluso il suo intervento sottolineando che il restauro del Museo è “un progetto che rappresenta una perla della nostra cooperazione, qualcosa che perdurerà, sarà vantaggioso e porterà grandi benefici al Mozambico”.
Dall’altro lato, Lucília Chuquela, Direttrice del Museo, ha espresso la sua profonda gratitudine per il continuo sostegno del Governo italiano all’istituzione, sottolineando inoltre che al termine dei lavori avremo “un Museo moderno, in grado di rispondere pienamente alle funzioni di educazione, esposizione e ricerca”. Il Rettore dell’UEM, Manuel Guilhermo Júnior, ha sfidato l’istituzione a valorizzare l’investimento fatto, al fine di “diventare un Museo di riferimento in Africa e nel mondo”
Dopo la conclusione dei discorsi, i visitatori hanno avuto l’opportunità di esplorare i pannelli espositivi che dettagliano il processo di ristrutturazione del Museo. L’evento si è concluso con un concerto dell’artista Rajih Ali.