Missione di Monitoraggio e Valutazione della Vice-Direzione Amministrativa (VDA)

Tra l’11 e il 15 novembre, la sede AICS di Maputo ha ospitato una missione di monitoraggio e valutazione condotta dalla Vice-Direzione Amministrativa (VDA) di AICS Roma.

La delegazione, composta dai dirigenti e funzionari dell’Ufficio VIII (Dott.ssa Barbara Gamboni e Sig. Alessandro Marcheggiani, ICT, logistica e servizi generali), dell’Ufficio IX (Dott. Paolo Tabarro e Dott.ssa Francesca Raimondo, affari legali, gare, contratti e contenzioso), dell’Ufficio X (Dott. Andrea Chirico e Dott. Angelo Gorga, amministrazione, finanza e contabilità), dell’Ufficio XI (Dott.ssa Annamaria Iotti e Dott. Jonas Muraro, risorse umane), e della Vice-Direzione Amministrativa (Dott. Francesco La PIA), ha avuto come obiettivo principale quello di supportare e monitorare le procedure amministrative e operative della sede di Maputo, garantendo la loro efficienza e conformità alle linee guida della sede centrale.

Le attività svolte durante la missione hanno incluso la verifica e l’implementazione dei protocolli di sicurezza, nonché la gestione e l’aggiornamento dei contratti e degli accordi in essere. Un’attenzione particolare è stata dedicata al monitoraggio delle pratiche di gestione delle risorse umane, all’uso e all’ottimizzazione della piattaforma Documit, e alla revisione del sistema SIGOV.

La missione ha riguardato anche la gestione integrata dell’archivio documentale, sia fisico che digitale, assicurando l’aggiornamento continuo dell’inventario e il pieno rispetto delle normative interne. Inoltre, è stato verificato l’utilizzo corretto del Portale di Amministrazione Trasparente (PAT) per il caricamento delle procedure amministrative, in conformità ai principi di trasparenza e responsabilità.

Tra le altre attività, la delegazione ha condotto un’analisi approfondita della contabilità, esaminando la gestione finanziaria e l’esecuzione dei contratti, per assicurare che fossero allineati alle migliori pratiche di gestione. Infine, è stata verificata l’efficienza del sistema informatico della sede, con particolare attenzione al funzionamento dei sistemi di sicurezza, inclusi i firewall.

 

Durante la missione sono stati affrontati temi chiave legati alla sicurezza, alla gestione contrattuale, alle risorse umane, alla contabilità e all’ottimizzazione degli strumenti digitali, con un focus particolare sulle piattaforme Documit e SIGOV. Una particolare enfasi è stata posta sull’aggiornamento dell’archivio documentale e sull’utilizzo del Portale di Amministrazione Trasparente, garantendo l’adesione ai principi di trasparenza e responsabilità.

La delegazione ha avuto l’opportunità di visitare diversi progetti emblematici della sede AICS di Maputo, nei settori della salute, dell’ambiente e della creazione di posti di lavoro. In particolare, ha visitato l’Istituto di Formazione Sanitaria, beneficiario di alcune attività legate a due progetti[1] del settore sanitario, che attualmente forma tecnici sanitari in varie specializzazioni, tra cui neonatologia, terapia intensiva, anestesiologia e strumentazione medica.

 Successivamente, la delegazione ha visitato l’incubatore di start-up dell’Università Eduardo Mondlane, sostenuto dai progetti Coding Girls e ICT4DEV. Durante la visita, hanno avuto l’opportunità di dialogare con alcuni rappresentanti delle start-up presenti, scoprendo da vicino le loro innovazioni e idee. L’incubatore ha una capacità di ospitare fino a 24 start-ups.

Infine, la delegazione ha visitato il Museo di Storia Naturale, un’icona della città di Maputo. Con oltre un secolo di storia, il museo è attualmente in fase di ristrutturazione e riqualificazione con fondi dell’AICS e, una volta completata la riqualificazione, diventerà un museo moderno, capace di svolgere funzioni essenziali nei settori dell’educazione, della ricerca e dell’esposizione.

Queste visite hanno offerto un’importante opportunità di dialogo con i partner governativi, le organizzazioni della società civile attuanti e i beneficiari, fornendo una visione completa delle attività di cooperazione in Mozambico, delle relative sfide e aprendo un canale di riflessione su possibili soluzioni da affrontare da Roma, in sintonia con la Sede AICS di Maputo.

La missione procederà ora con l’elaborazione di una serie di raccomandazioni finalizzate a migliorare il lavoro della sede AICS di Maputo.

 

[1] I progetti finanziati dalla AICS di cui beneficia l’Istituto di Formazione Sanitaria sono: il “Programma di Sostegno alle Risorse Umane del Settore Sanitario” e il “Rafforzamento del sistema degli istituti di formazione del personale sanitario e dello sviluppo della telemedicina”.

 

AICS in Zimbabwe: Promuovere la sicurezza alimentare

 

Questa settimana, il Titolare della Sede Regionale dell’AICS a Maputo, Paolo Enrico Sertoli, ha effettuato una missione in Zimbabwe. Lo Zimbabwe, insieme al Malawi e al Mozambico, è uno dei tre paesi di competenza della Sede Regionale di Maputo.

A Harare, la capitale del paese, il Titolare ha avuto incontri con la Delegazione dell’Unione Europea, con l’Ambasciata d’Italia, con le aziende dello Zimbabwe che parteciperanno a Macfrut, nonché con la FAO. È importante sottolineare che con questa agenzia delle Nazioni Unite sono stati recentemente approvati due progetti finanziati dall’AICS, che mirano a migliorare la catena del valore agricolo, il commercio e la gestione sostenibile integrata delle aree forestali di Miombo nelle regioni transfrontaliere tra il Mozambico e lo Zimbabwe.

Durante il suo soggiorno, Paolo Enrico Sertoli, ha anche visitato la Provincia di Masvingo, dove ha potuto verificare personalmente lo stato del progetto “Semi per il Futuro“, implementato da un consorzio di ONG, guidate da  Cospe On Plus e finanziato dall’AICS. Il progetto sostiene piccoli agricoltori in 25 reparti di tre distretti (Chiredzi, Mwenezi e Masvingo) nell’adozione di modelli agricoli sostenibili. Questi modelli consentono la costruzione di sistemi alimentari locali e differenziati, socialmente equi, economicamente sostenibili e sostenibili[EQ1]  dal punto di vista ambientale, aumentando così i fattori di resilienza.

In uno di questi distretti, più precisamente a Mubagwashe, il 24 aprile, insieme alle autorità zimbabwane e ai partner, ha presenziato all’inaugurazione di una diga e di un giardino comunitario. Nel suo discorso ha sottolineato che l’infrastruttura inaugurata porterà un cambiamento positivo per le comunità rurali, “consentendo loro di raggiungere la sicurezza alimentare e nutrizionale, con una dieta diversificata, e acquisire una maggiore adattabilità agli effetti dei cambiamenti climatici”, in particolare la diga permetterà di “combattere la siccità, indotta dal fenomeno del El Niño”.

Il 26 aprile, il Titolare, accompagnato dall’Ambasciatore d’Italia in Zimbabwe, Umberto Malnati, ha partecipato alla Zimbabwe International Trade Fair Company, la principale fiera del paese, che mira a promuovere il commercio e gli investimenti. Durante la visita, hanno visitato lo stand delle iniziative del Team Europe, dove era in esposizione anche il progetto “Semi per il Futuro”, approfittando così per presentare ai visitatori i risultati già ottenuti dal progetto, compresa la diga e il giardino comunitario recentemente inaugurati…

Riabilitazione della Escola Industrial Primeiro Maio a Maputo: un importante contributo del Programma PRETEP PLUS alla formazione tecnico-professionale del Mozambico.

Il 19 aprile si è svolta la cerimonia di consegna di quattro aule di aria, ventilazione e condizionamento dell’aria presso la Escola Industrial Primeiro de Maio , riabilitate e attrezzate nell’ambito del programma AID 10395 PRETEP PLUS, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS).

All’evento hanno partecipato l’Ambasciatore italiano in Mozambico, Gianni Bardini, il Segretario di Stato dell’Istruzione Tecnico-Professionale, Mety Oreste Gondoloa, il Titolare dell’Ufficio Regionale AICS-Maputo, Paolo Enrico Sertoli, e altri ancora.

A Escola Industrial Primeiro de Maio,  è stata riabilitata con laboratori di aria, ventilazione e condizionamento dell’aria, per un valore di 68,5 milioni di meticais, ed è una delle nove istituzioni beneficiarie che saranno riabilitate e attrezzate nell’ambito del Programma PRETEP PLUS. L’Istituto contribuirà alla formazione di formatori nell’ambito dell’impiantistica di condizionamento dell’aria e refrigerazione, che rappresenta un supporto più ampio alla formazione professionale nei settori agricolo, alberghiero e turistico, aree chiave di intervento del Programma PRETEP PLUS.

Nel suo discorso inaugurale, l’Ambasciatore italiano in Mozambico ha specificato che il “PRETEP PLUS mira a aumentare l’occupabilità e l’inclusione sociale di almeno 27.000 utenti delle scuole e istituzioni del settore dell’Istruzione Tecnico-Professionale nei settori tematici dell’Agricoltura, dell’Ospitalità e del Turismo“, contribuendo così al raggiungimento degli obiettivi occupazionali nazionali, garantendo un lavoro dignitoso per tutti, inclusi donne e giovani.

Dall’altra parte, Mety Gondola, Segretario di Stato dell’Istruzione Tecnico-Professionale, ha affermato che il progetto con l’Italia ha permesso “di creare le condizioni per avere un centro dedicato alla formazione dei formatori“.

Il PRETEP PLUS è un programma di sostegno alla riforma dell’Istruzione Tecnico-Professionale implementato dalla Segreteria di Stato dell’Istruzione Tecnico-Professionale (SEETP), con il finanziamento del Governo Italiano per un importo di trentacinque milioni di euro e allineato ai pilastri del Piano Mattei. Il programma mira a diffondere le competenze TVET relative all’Istruzione Tecnico-Professionale a livello secondario e all’inclusione lavorativa, in base alle priorità della Cooperazione Italiana. Nei prossimi mesi, saranno riabilitati 9 istituti in varie province del Mozambico

AICS, Ambasciata Italiana e TVM: Partenariato per Promuovere la Visibilità del Sistema Italia in Mozambico

 

In data odierna è stato firmato un Memorandum of Understanding tra l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) – Sede Regionale di Maputo, l’Ambasciata d’Italia in Mozambico e la Televisione del Mozambico (TVM). L’obiettivo di questo accordo è quello di fornire visibilità agli eventi e alle attività dell’Ambasciata Italiana, così come ai progetti finanziati e implementati dall’AICS in Mozambico.

All’evento hanno partecipato l’Ambasciatore d’Italia in Mozambico, Gianni Bardini, il Presidente del Consiglio di Amministrazione della TVM, Élio Manuel Jossane, il Titolare della Sede Regionale AICS – Maputo, Paolo Enrico Sertoli, insieme a Cláudio Ilídio Jone, Amministratore Esecutivo, oltre ai giornalisti della TVM.

Durante la firma dell’accordo, Paolo Enrico Sertoli, Titolare della Sede Regionale AICS – Maputo, ha ringraziato TVM per l’opportunità, sottolineando che “Con la sua copertura nazionale e la rete di giornalisti, saremo in grado di raggiungere i 32 milioni di mozambicani, distribuiti nelle 11 province del paese. Inoltre, grazie alle sue corrispondenze in Portogallo e in Sudafrica, saremo in grado di raggiungere anche i mozambicani che vivono nella diaspora“.

L’Ambasciatore d’Italia in Mozambico, Gianni Bardini, ha sottolineato che TVM occupa un posto speciale nella storia della cooperazione tra Italia e Mozambico, evidenziando che questa emittente “è nata grazie alla partnership tra i due paesi“, in particolare con il supporto tecnico della RAI – Radiotelevisione italiana S.p.A.. Ha concluso affermando che era un onore firmare questo accordo, poiché TVM “è il mezzo che entra in tutte le case del Mozambico, informando e intrattenendo la popolazione“.

Élio Manuel Jossane, Presidente del Consiglio di Amministrazione della TVM, ha affermato che, grazie all’accordo firmato oggi, “l’Ambasciata d’Italia e la Cooperazione Italiana avranno spazio d’antenna nei vari programmi informativi e di intrattenimento della Televisione Pubblica Mozambicana“, promuovendo così “argomenti di interesse dell’Italia, inclusi i progetti finanziati dall’AICS“.

 

Nádia Muchanga: Una giovane biologa marina promuove la sostenibilità a Inhaca

Quest’anno celebriamo la Giornata Internazionale delle Donne e delle Ragazze nella Scienza con il tema “Leadership Femminile nella Scienza: Una Nuova Era per la Sostenibilità”, e il sottotema “Pensa alla Scienza… Pensa alla Pace”, riconoscendo il ruolo delle donne e delle ragazze nella scienza, non solo come agenti di cambiamento, ma anche come promotori della pace.

In questo contesto, vogliamo raccontare la storia di vita di Nádia Muchanga, giovane biologa marina che lavora a Inhaca e che recentemente ha partecipato alla Summer School, un programma di scambio universitario di 5 settimane in Italia e in Mozambico, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), che ha coinvolto studenti mozambicani e italiani, con un focus sullo studio e la conservazione delle mangrovie.

La conservazione degli ecosistemi marini è essenziale per la sopravvivenza umana e marina. Nádia Muchanga, laureata in Biologia Marina e attualmente studentessa di biologia ed ecologia della conservazione, ha lavorato con le comunità costiere dell’isola di Inhaca[1], in Mozambico, per promuovere la gestione sostenibile delle risorse ittiche e affrontare sfide come la scarsità di risorse.

Una delle misure di conservazione applicate da Nádia e dal suo team è stata l’implementazione delle zone di divieto di pesca, che consiste nella chiusura della pesca[2] per un determinato periodo, soprattutto durante il picco di riproduzione delle specie. Tuttavia, queste restrizioni possono portare a conflitti, generando la necessità di trovare fonti alternative di sostentamento per le comunità locali[3].

Per garantire la comprensione, la pace sociale e la collaborazione delle comunità, Nádia sottolinea l’importanza della conoscenza scientifica, in particolare dell’educazione ambientale. Attraverso gruppi focali e la diffusione di informazioni scientifiche sulla necessità delle zone di divieto di pesca e sulla conservazione degli ecosistemi, i bambini delle scuole secondarie sono diventati non solo agenti di sensibilizzazione e hanno diffuso le conoscenze ai loro genitori, ma anche agenti di conservazione della biodiversità e promotori della pace a Inhaca.

 La sensibilizzazione alla conservazione delle risorse naturali non si limita solo alle comunità locali. Durante la partecipazione alla Summer School presso l’Università di Roma “La Sapienza”, in Italia, organizzata attraverso il programma Mangrowth[4] , alla fine dell’anno scorso, Nádia ha notato le differenze tra l’analisi scientifica degli studenti italiani e dei suoi colleghi mozambicani. Mentre in Mozambico la teoria era ben sviluppata, la pratica nei laboratori era limitata: “sono rimasta impressionata dalla quantità e varietà di laboratori dove i miei colleghi italiani possono mettere in pratica la teoria, quindi accolgo con grande gioia l’iniziativa della Cooperazione Italiana con l’Università Eduardo Mondlane di fornirci accesso a laboratori di alta qualità, come il laboratorio sull’Isola di Inhaca, con apertura prevista entro la fine di quest’anno”.

Questo scambio di conoscenze, esperienze e di cultura ha permesso la costruzione di una rete di collaborazione tra gli studenti, che continuano a lavorare insieme anche dopo la conclusione della Summer School. Un esempio di questa collaborazione è uno studio che stanno sviluppando insieme sul tipo di pesci presenti nelle mangrovie e che sarà presentato alla Conferenza sulla Biodiversità Marina, prevista per giugno 2024 a Nacala.

L’apprendimento acquisito durante la Summer School ha anche contribuito alla formulazione di proposte per la conservazione ambientale. Nádia e il suo team hanno elaborato un decreto sul carbonio per quantificare la quantità di carbonio che può essere assorbita a Inhaca. Questa proposta mira a presentare l’ecosistema delle mangrovie[5] e a generare benefici per le comunità locali. L’educazione ambientale svolge un ruolo fondamentale in questo processo, sensibilizzando la comunità sull’importanza degli ecosistemi e incoraggiando la conservazione di queste risorse naturali.

Stabilire la pace è fondamentale per promuovere la conservazione e la preservazione degli ecosistemi. È solo in ambienti di pace che la protezione ambientale può essere efficace e avere valore. Pertanto, l’educazione ambientale è estremamente importante per garantire la preservazione degli ecosistemi per le future generazioni.

Nádia riconosce il ruolo cruciale dell’AICS nell’educazione ambientale, permettendo a diverse culture di unirsi per la conservazione. Il programma sviluppato dall’agenzia promuove lo scambio di conoscenze e genera benefici scientifici che sono vantaggiosi per la popolazione nel suo complesso. Nel 2024, l’AICS continuerà a sostenere la realizzazione di una nuova Summer School, garantendo così che le future generazioni abbiano accesso continuo all’educazione ambientale.

La giovane biologa ha inoltre ringraziato il sostegno della Cooperazione Italiana alle donne e alle ragazze nella scienza, sottolineando che “fornisce risorse e opportunità che aiutano a promuovere l’uguaglianza di genere e l’avanzamento delle donne nelle carriere scientifiche in Mozambico”.

Nádia Muchanga è un esempio del ruolo importante che le giovani ragazze mozambicane possono svolgere nella promozione della scienza per la conservazione degli ecosistemi. “Spero che la mia storia ispiri altre giovani ragazze mozambicane a intraprendere carriere scientifiche, contribuendo così al progresso scientifico e tecnologico del paese”. Nel giorno Internazionale delle Donne e delle Ragazze nella Scienza, Nádia ha inoltre sottolineato che “le donne portano prospettive uniche che possono portare a nuove scoperte e soluzioni innovative per le sfide affrontate dal paese”.

[1] La baia di Inhaca è molto ricca di biodiversità terrestre e marina. La grande diversità di organismi e la fragilità degli ecosistemi dell’arcipelago sono stati due fattori cruciali che hanno determinato l’istituzione delle Riserve Forestali e Marine sulle due isole (Isola di Inhaca e Isola dei Portoghesi) nel 1965.

[2] Nelle acque di Inhaca si trovano diversi tipi di pesci, tra cui cernia, pesce sega, pesce pappagallo e ago. Tuttavia, la pesca intensiva potrebbe portare alla scomparsa di queste specie, mettendo a rischio sia la biodiversità dell’isola che la sostenibilità dell’attività di pesca

[3] Un’alternativa è lo sviluppo dell’apicoltura nelle mangrovie. A Inhaca, stanno studiando la possibilità di produrre miele dalle mangrovie.

[4] L’AICS, in collaborazione con l’Università di Roma “La Sapienza”, l’UEM e il MIMAIP, sta implementando il programma “Mangrowth Preservation of Ecosystems for Sustainable Development” con focus sull’Isola di Inhaca e sulla Baia di Maputo (AID. 12432). Si tratta di un programma da 3 milioni di euro, approvato nell’ottobre 2021, che comprende tre componenti: supporto istituzionale e coordinamento; sviluppo della capacità scientifica della Stazione di Biologia Marina di Inhaca (EBMI) e miglioramento della sua capacità tecnica e scientifica per implementare strategie efficaci di conservazione della biodiversità e di ripristino ecologico, con un focus sugli habitat delle mangrovie; e riforestazione e gestione delle mangrovie della Baia di Maputo e lo sviluppo di attività generatrici di reddito.

[5] Le mangrovie svolgono un ruolo cruciale nella conservazione dell’ecosistema, assorbendo anidride carbonica dall’atmosfera, il che è essenziale per combattere i cambiamenti climatici e proteggere la ricca biodiversità costiera.