Promuovendo l’Educazione Accessibile: AICS sostiene l’interpretazione in Lingua dei Segni alla Conferenza Nazionale sull’Educazione di Qualità.

L’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) ha partecipato attivamente e fornito supporto  all’organizzazione della Conferenza Nazionale sull’Educazione di Qualità in Mozambico, svoltasi dal 24 al 26 luglio a Maputo. Per garantire l’accesso alle informazioni alle persone con disabilità uditiva, l’AICS ha ingaggiato l’azienda mozambicana REMOTELINE. Sei interpreti dell’azienda hanno fornito la traduzione simultanea in Lingua dei Segni durante tutte le sessioni e le tavole rotonde, onorando così il motto della conferenza “Per un’Istruzione di Qualità, Inclusiva ed Equa, a favore dello Sviluppo Sostenibile”.

L’evento, organizzato dal Ministério da Educação e Desenvolvimento Humano in collaborazione con l’UNESCO, ha rappresentato uno spazio di riflessione sullo stato attuale dell’istruzione nel paese. Alla conferenza hanno partecipato diversi Ministeri, donatori, Agenzie delle Nazioni Unite, rappresentanti della società civile e del settore privato. L’inaugurazione della cerimonia è stata presieduta dal Presidente della Repubblica, S.E. Filipe Nyusi.

Il nostro collega Stefano Marmorato, punto focale per il genere e le tecnologie dell’informazione e comunicazione presso la Sede AICS di Maputo, ha partecipato il 25 luglio a una tavola rotonda sull’Educazione Inclusiva e di Qualità, illustrando due importanti iniziative finanziate dall’AICS nel settore dell’istruzione inclusiva in Mozambico: il progetto “Para Todas as Crianças”, promosso da Save the Children nella Provincia di Gaza e l’iniziativa Coding Girls (implementato dalla ONG italiana CIES).

Seppur molto diverse, le due iniziative hanno una visione comune in termini di inclusione e complementarietà con le azioni già intraprese dal Governo mozambicano, che contribuiscono attivamente a rafforzare e rendere maggiormente efficaci. In particolare, il collaboratore AICS ha sottolineato l’obiettivo del progetto Coding Girls di promuovere la motivazione e l’accesso delle giovani mozambicane all’istruzione scientifica e informatica (oltre che a favorire l’avvio di start-up femminili), al fine di ridurre la disparità di genere nel settore digitale. Tra gli elementi di critica all’attuale netta prevalenza dei ragazzi nelle facoltà di informatica, ha evidenziato come negli anni ’50 e ’60 le donne alla NASA abbiano svolto un ruolo fondamentale nel lavoro di calcolo matematico e programmazione che ha portato l’Uomo sulla Luna.

L’iniziativa “Para todas as crianças”, cofinanziata dall’AICS e implementata da Save the Children in 25 comunità nella Provincia di Gaza, mirava, attraverso un approccio integrato e multilivello, a garantire che tutti i bambini in età prescolare, compresi quelli con disabilità e bisogni speciali, potessero sviluppare appieno il loro potenziale a scuola e nella vita, grazie a un migliorato sviluppo fisico, emotivo, linguistico e cognitivo. Le attività si sono focalizzate sulla promozione di un ambiente favorevole allo sviluppo del bambino, sull’aumento dell’accesso ai servizi di base e sul miglioramento della qualità degli stessi. “Sono fondamentali sia l’attività di advocacy, sia l’approccio olistico adottato dal progetto”, ha sottolineato Marmorato: “è inutile promuovere l’inclusione senza prendere in considerazione la salute o la registrazione all’anagrafe. L’iniziativa ha permesso non solo di aumentare il numero di bambini in età prescolare iscritti ai centri educativi inclusivi coinvolti dal progetto (quasi tremila nel 2022, di cui il 4% con bisogni speciali), ma anche e soprattutto costruire in tutti gli alunni e nelle loro famiglie competenze cruciali per il rispetto e la gestione della diversità a scuola e nelle comunità.

Il fondatore di REMOTELINE , il professore Albino Manuel Duvane, ha enfatizzato che le persone con disabilità uditiva non hanno la possibilità di “aprire le orecchie“, poiché la lingua dei segni è l’unico mezzo attraverso il quale possono ottenere informazioni. Questo sottolinea che la sordità potrebbe non essere considerata un vero handicap se vivessimo in una società basata su modalità di comunicazione visiva, invece che sul codice linguistico fonico-vocale, che attualmente è la norma. Garantendo l’interpretazione in Lingua dei Segni, l’AICS ha assicurato che nessuno sia stato escluso da questa importante conferenza, promuovendo un accesso inclusivo e paritario alle informazioni che essa ha permesso di condividere.

 

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