Esperti internazionali e comunità locale per l’avvio della quinta edizione del corso sullo sviluppo sostenibile delle comunità costiere

La quinta edizione del Corso Internazionale Avanzato per lo Sviluppo Sostenibile delle Comunità Costiere ha preso il via oggi, presso la Sede di Tricase del CIHEAM Bari. Quest’anno, il programma accoglie una delegazione di 13 funzionari ministeriali provenienti da 10 Paesi costieri del Mediterraneo e dell’Africa, tra cui l’Albania, l’Algeria, l’Egitto, il Kenya, il Libano, il Mozambico, il Senegal, la Somalia, la Tunisia e l’Uganda.

Finanziato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI), il corso è organizzato dal CIHEAM Bari con il supporto tecnico dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) e la Commissione Generale per la Pesca nel Mediterraneo (GFCM). L’obiettivo principale è sostenere la Blue Transformation e lo Sviluppo Sostenibile delle Comunità Costiere, promuovendo un approccio integrato che tenga conto delle molteplici dimensioni della sostenibilità e dell’equilibrio tra conservazione ambientale e sviluppo socio-economico.

Durante la cerimonia di apertura, la presenza di esperti internazionali è stata sottolineata, insieme alla partecipazione della comunità locale. In particolare, le conclusioni sono state affidate a Paolo Enrico Sertoli, Titolare della Sede di Maputo dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), che ha portato avanti il messaggio di collaborazione e sostegno di AICS Maputo agli sforzi di sviluppo sostenibile in Mozambico.

La comunità locale ha dato il benvenuto alla delegazione internazionale ospite, evidenziando il ruolo inclusivo e stimolante del Porto Museo di Tricase, dove la diversità culturale favorisce la condivisione di idee e prospettive per un futuro più sostenibile delle comunità costiere globali. Questa quinta edizione del corso offre un’importante opportunità di dialogo e cooperazione tra esperti, ricercatori, decisori e le comunità locali, ponendo le basi per un impegno congiunto verso la sostenibilità ambientale e sociale.

Inoltre, Paolo Enrico Sertoli ha evidenziato il ruolo cruciale di AICS Maputo nel promuovere lo sviluppo sostenibile in Mozambico, affermando che “attraverso le iniziative di AICS in Mozambico, si sta promuovendo un approccio integrato per sostenere la Blue Transformation e lo Sviluppo Sostenibile delle Comunità Costiere.”

Il Titolare della Sede ha anche sottolineato che “l’attivo coinvolgimento di AICS Maputo nella costruzione delle capacità e nel supporto normativo riflette l’impegno dell’agenzia nel sostenere il Mozambico nell’aderire alle convenzioni e ai protocolli internazionali, contribuendo così agli sforzi nazionali di gestione sostenibile delle coste e dei mari.”

Questo riconoscimento è stato ribadito dal Direttore, che ha dichiarato che “le iniziative in corso condotte da AICS Maputo, comprese le proposte in provincia di Cabo Delgado, sono esempi tangibili dell’impegno dell’agenzia nel favorire modelli di gestione partecipativa e sostenibile, garantendo il coinvolgimento attivo delle comunità locali e delle istituzioni nella conservazione degli ecosistemi marini.”

Al Corso partecipa Ciro Novidade, attuale Capo Dipartimento Centrale dell’Amministrazione del Mare presso l’Istituto Nazionale del Mare (INAMAR, IP). La sua presenza tra i partecipanti riflette l’impegno del Mozambico nel contribuire allo sviluppo sostenibile delle comunità costiere attraverso la partecipazione a iniziative internazionali di formazione specialistica.

 

 

ManGrowth – Preservazioni di Ecosistemi per lo Sviluppo Sostenibile

Aics Maputo ha lanciato oggi il bando “ManGrowth – Preservazioni di Ecosistemi per lo Sviluppo Sostenibile – AID.12432/01/0: Partecipazione alla riforestazione ed alla gestione delle mangrovie nella baia di Maputo e sviluppo di attività generatrici di reddito”, con scadenza in data 15 luglio 2022.

Il 9 giugno 2022 presso l’ufficio AICS di Maputo sito in Avenida do Zimbabwe, 1330, alle ore 10, una sessione di presentazione del bando.

La stessa sarà trasmessa via Zoom al seguente link: https://us06web.zoom.us/j/89164440396?pwd=ajJINWZSbEZhVUROMVpUbldqWk9lQT09

Si prega di confermare attraverso la seguente mail – brigida.nhancale@aics.gov.it  c/c anna.romboli.ext@aics.gov.it– la partecipazione presenziale o via Zoom, specificando nome, cognome e organizzazione.

Errata Corrige: in data 31/05/2022 viene corretta la data relativa alla presentazione di domande da parte dei proponenti, al punto 14. MODALITÀ DI RICHIESTA DI INFORMAZIONI O CHIARIMENTI del testo del bando pubblicato. https://maputo.aics.gov.it/wp-content/uploads/2022/05/Errata-Corrige.pdf

Presentazione Bando: Si avvisa che in data 9 giugno si terrà presso la sede AICS di Av. do Zimbabwe, la presentazione del bando affidato ManGrowth.

https://maputo.aics.gov.it/wp-content/uploads/2022/06/Save-the-Date.pdf

 

 

 

 

Piano Indicativo Pluriennale: incontro soggetti “Sistema Italia”

Giovedì 9 giugno alle 12.30 si terrà a Maputo un incontro di presentazione del “Piano Indicativo Pluriennale (PIP) Italia – Mozambico 2022-2026″ con alcuni rappresentanti del Sistema Italia.

L’incontro sarà  in modalità presenziale per alcuni rappresentanti delle OSC presenti nel Paese (che riceveranno comunicazione via mail) e in modalità  virtuale per Università ed Enti Territoriali attivi nell’area.

Il link per la registrazione è il seguente:

PRESENTAZIONE PIP

When: Jun 9, 2022 12:30 PM Harare, Pretoria

 Register in advance for this meeting:

https://us06web.zoom.us/meeting/register/tZAodOmhpzwpGdUvyTp8Qlzy0bHFEgjfRilV

 After registering, you will receive a confirmation email containing information about joining the meeting.

È necessaria la registrazione. A registrazione avvenuta mandare email di conferma a Brigida.nhancale@aics.gov.it e Xavier.cavilane@aics.gov.it

 

 

 

Incontro virtuale con i vincitori dell’Italian Fellowships Programme

La Sede AICS di Maputo ha partecipato oggi al workshop per i vincitori del bando dell’Italian Fellowships Programme, il programma finanziato dal Governo Italiano attraverso la Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) e curato dal Dipartimento degli Affari Economici e Sociali delle Nazioni Unite (UN/DESA).

Il Titolare di Sede, Paolo Enrico Sertoli, ha presentato oggi, nell’incontro virtuale, i settori di intervento dell’Agenzia in Mozambico, Malawi e Zimbabwe, rispondendo anche alle numerose domande dei giovani laureati che nelle prossime settimane avranno la possibilità di vivere la realtà della cooperazione presso uffici ONU in Paesi in via di sviluppo o presso sedi estere dell’Agenzia Italiana alla Cooperazione allo Sviluppo (AICS).

Elio Giombini, team leader del settore salute della Sede AICS di Maputo, ha descritto le molteplici attività e programmi sanitari dell’Agenzia in Mozambico. Particolarmente attento e curioso si è mostrato il giovane laureato  che nelle prossime settimane verrà a Maputo per contribuire professionalmente al lavoro della Sede e in particolare alle attività del settore sanitario.

 

Giornata Mondiale degli Oceani: Insieme verso la crescita blu

Oggi si celebra la Giornata mondiale degli Oceani. Lo slogan di quest’anno è Rivitalizzazione: un’azione collettiva per l’oceano,un appello affinché ciascuno si dia da fare per riparare i danni che l’umanità continua a infliggere alla vita marina e ai mezzi di sussistenza che l’oceano fornisce.

In Mozambico, il Ministero del Mare, Acque Interne e Pesca, ha organizzato il seminario “Juntos na Rota do Crescimento Azul” (Insieme verso la crescita blu) nella sede del bel Museo del Mar, opera dell’architetto José Forjaz, a Maputo.

Al seminario ha partecipato Paolo Enrico Sertoli, Titolare della Sede AICS di Maputo, impegnata con programmi di cooperazione caratterizzati da un forte interesse per la gestione sostenibile delle risorse marine e costiere ed in particolare i mangrovieti, con, ad esempio, i programmi “RINO: risorse, innovazione e sviluppo per le aree di conservazione”, “Mangrowth”, e “SECOSUD”.

Gli oratori hanno sottolineato la necessità di aumentare costantemente la consapevolezza personale e collettiva sull’importanza degli oceani, sulle minacce che devono affrontare, sul ruolo cruciale che ognuno svolge nel loro uso sostenibile, nonché sulla chiamata all’azione per il cambiamento dell’atteggiamento di innovazione verso il raggiungimento degli obiettivi dell’ODS14 attraverso la ricerca, la conoscenza e l’accesso/gestione dell’informazione come uno degli strumenti fondamentali per elaborazione di politiche ed altri strumenti di gestione settoriali efficaci.

Hanno suscitato grande interesse le presentazioni relative ad alcune iniziative ed istituzioni operanti nel settore dell’economia blu, come il  Decennio di scienze oceaniche per lo sviluppo sostenibile particolare promosso da UNESCO, un  documento  che sottolinea l’importanza della scienza per conservazione dell’oceano con la finalità promuovere  una gestione sostenibile delle risorse marine, promuovere la salute umana, sbloccare il potenziale di carbonio blu e combattere la  pesca illegale;  Il Biofund (www.biofund.org.mz), la Fondazione per la Conservazione della Biodiversità creata come strumento finanziario privato il cui obiettivo è finanziare la conservazione della biodiversità in Mozambico; il fondo ProAZul(www.proazul.gov.mz),  un meccanismo di finanza pubblica che opera in partenariato con diversi settori dello Stato, del settore privato e della società civile affinché le risorse strategiche e finanziarie siano allineate con iniziative efficaci per lo sfruttamento sostenibile delle acque interne, del mare e delle coste, le cui principali aree di intervento sono la gestione sostenibile costiera e delle mangrovie, la pesca e l’acquacultura, la ricerca settoriale, le infrastrutture portuali, il turismo e lo sport; l’ Iniziativa Grande Muralha Azul di IUCN (https://www.iucn.org/news/secretariat/202111/global-launch-great-blue-wall), il cui obiettivo è di creare una rete di aree di conservazione marina per accelerare i progressi verso l’obiettivo di proteggere il 30% degli oceani entro il 2030.

Per quanto riguarda i documenti governativi, sono stati presentati, tra gli altri, il Plano de Ordenamento do Espaço Marítimo (Piano di gestione delle aree marittime) che copre l’intero spazio marittimo del Mozambico e mira a promuove una  pianificazione dello spazio marittimo, rispettando i principi della gestione integrata e dello sviluppo sostenibile; la Estratégia de Desenvolvimento da Economia Azul (Strategia di sviluppo dell’economia blu) – nata dall’analoga strategia a livello continentale –   importante per il Mozambico per favorire la competizione nell’acceso alle risorse marine, aumentare le opportunità di impiego , promuovere l’investimento privato, inclusione sociale e educazione ambientale; e la Estratégia e Plano de Acção Nacional para a Conservação da Biodiversidade em Moçambique  (Strategia e Piano Nazionale per la Conservazione della Biodiversità in Mozambico) che intende tra l’atro promuovere il buono stato ambientale dell’ambiente marino, nonché la prevenzione dei rischi e la minimizzazione degli effetti derivanti da calamità naturali e cambiamenti climatici o dall’azione umana.

 

Investire nelle donne: accelerare il progresso

Nel giorno in cui si celebra in tutto il mondo la Giornata Internazionale della donna, vogliamo ricordare il messaggio lanciato da Amélia Andalusa, di Dunda, distretto di Macossa, in provincia di Manica, durante il primo accampamento femminile organizzato a novembre dal Programma DELPAZ: “Il conflitto è un trauma per le donne, in ogni parte della nostra vita. Ma ora vogliamo continuare a vivere in pace e vogliamo essere emancipate, fare agricoltura, piccole imprese, allevare animali, sappiamo anche che esiste l’emancipazione economica digitale, dove possiamo usare i nostri telefoni per commerciare”

Quest’anno, infatti, la Giornata Internazionale della Donna pone al centro dell’attenzione il tema cruciale di “Investire nelle donne: accelerare il progresso”[1]. Un’occasione per riflettere sull’importanza di garantire i diritti delle donne e delle ragazze in tutte le sfere della vita, riconoscendo che ciò non solo alimenta economie prospere e giuste, ma contribuisce anche a preservare un pianeta sano per le generazioni future.

Il rapporto di UNWomen evidenzia che per raggiungere la parità di genere negli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile sono necessari 360 miliardi di dollari all’anno[2]. Tuttavia, l’accento non deve limitarsi all’incremento dei finanziamenti, ma anche alla riforma delle istituzioni a tutti i livelli, affinché la promozione dell’empowerment femminile diventi una priorità politica e un investimento pubblico essenziale.

Per “accelerare il progresso”, UNWomen sottolinea la necessità di garantire l’accesso delle donne a risorse finanziarie, terra, informazioni e tecnologie[3]. Promuovere occupazioni dignitose e sostenibili, riconoscere il valore del lavoro di cura femminile, combattere la violenza di genere e favorire la partecipazione femminile in tutti i processi decisionali sono azioni chiave.

Il programma DELPAZ, un programma del governo mozambicano finanziato dall’Unione europea, gestito in collaborazione con il Fondo per lo sviluppo del capitale delle Nazioni Unite (UNCDF), e l’agenzia di cooperazione austriaca (ADA),  e implementato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) nelle Province di Manica e Tete, e ADA nella provincia di Sofala, si impegna a tradurre questi principi in azioni concrete. Lavorando a stretto contatto con le istituzioni locali, DELPAZ promuove investimenti in infrastrutture pubbliche per ridurre le disuguaglianze nell’accesso alle risorse e migliorare l’autonomia femminile.

DELPAZ adotta un approccio inclusivo, lavorando sulla sensibilizzazione delle comunità riguardo alla costruzione della pace, inclusione sociale e lotta alla violenza di genere, creando opportunità di autoimpiego attraverso corsi di formazione professionale e il supporto all’avvio di microimprese, con particolare attenzione all’empowerment economico delle donne. E lo fa partendo dalle voci, dai punti di vista, dalla creazione di spazi per le donne – elementi fondamentali dell’agency delle donne. 

Un esempio tangibile dell’impegno di DELPAZ è l’Accampamento Solidale nel Distretto di Báruè, Provincia di Manica, organizzato nel mese di novembre 2023. Questa pratica collettiva promuove la solidarietà, inclusione e diversità, rafforzando il ruolo delle donne come attori locali e costruendo la loro leadership. Attraverso questi accampamenti, le donne partecipano attivamente ai processi decisionali, identificano vulnerabilità e bisogni, costruendo alternative concrete supportate dal programma. Così, vogliamo celebrare questo 8 marzo 2024 condividendo la Dichiarazione elaborata dalle donne e dagli uomini che hanno partecipato all’Accampamento solidale.

Quel giorno, Amélia Andalusa è stata molto chiara: “Abbiamo già il nostro gruppo di risparmio e dobbiamo sensibilizzare altre donne. Ecco perché vogliamo altri campi come questo! Dovrebbero essere organizzati in tutti i distretti, replicati e tenuti nelle comunità, perché è così che si rafforzano le donne e anche gli uomini.”

L’AICS intensifica il suo impegno attraverso iniziative focalizzate sull’accesso delle donne alle risorse finanziarie, terra e Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (TIC). Progetti come “Coding Girls” mirano a potenziare le competenze delle donne, aprendo nuove opportunità di accesso a lavori dignitosi nell’ambito delle TIC. Inoltre, iniziative come “As Mulheres do SUSTENTA” contribuiscono concretamente alla promozione della parità di partecipazione e leadership femminile nelle zone rurali.

L’impegno di AICS, così come nel Programma DELPAZ, riflette un approccio olistico e mirato per affrontare le disparità di genere, fornendo soluzioni concrete e sostenibili per garantire il benessere e l’empowerment delle donne nel 2024 e oltre.

[1]   https://www.unwomen.org/en/news-stories/announcement/2023/12/international-womens-day-2024-invest-in-women-accelerate-progress

[2] https://www.unwomen.org/en/digital-library/publications/2023/09/progress-on-the-sustainable-development-goals-the-gender-snapshot-2023

[3] https://www.unwomen.org/en/news-stories/explainer/2024/02/five-things-to-accelerate-womens-economic-empowerment

 

Macfrut 2024 presentata a Maputo

Presentata a Maputo, davanti ad un nutrito gruppo di operatori, la prossima edizione di Macfrut, in programma al Rimini Expo Centre dall’8 al 10 maggio 2024.

All’evento hanno partecipato operatori mozambicani, l’Ambasciatore italiano Gianni Bardini, il Direttore ICE a Maputo, Paolo Gozzoli, il Titolare della Sede Regionale AICS di Maputo, Paolo Sertoli insieme ad alcuni funzionari dell’Ufficio VI AICS e numerosi rappresentanti di organismi internazionali, quali FAO e UNIDO.

Il Mozambico, che ha partecipato in passato in varie edizioni di Macfrut, ha assoluto e urgente bisogno di incrementare la propria produzione ortofrutticola e di creare una catena del freddo oggi molto carente, tanto che oltre un terzo della produzione interna si perde prima di arrivare nei mercati. I prezzi della frutta e della verdura sono molto alti perché gran parte della produzione viene importata, principalmente dal Sudafrica ma anche da altri paesi della regione o addirittura da India e Cina.

“La ricerca di tecnologia e di banche interessate in investire nella nostra agricoltura sono i principali motivi che ci spingono a partecipare alla Macfrut – ha commentato Alcides Cintura, rappresentante del Conselho Empresarial Provincial della provincia di Manica – ma vorremmo che gli organizzatori e il sistema Italia ci aiutassero a portare giovani a presenziare alle manifestazioni della fiera e vedere con i propri occhi che l’agricoltura non è fatta solo di zappa e sementi, ma offre infinite possibilità”.

Anche Jaime Comiche, rappresentante di UNIDO, ha sottolineato la necessità di puntare molto sulla partecipazione di giovani, con visite tecniche guidate, estremamente importanti da un punto di vista di vista formativo e di innovazione.

Alberto Giani, team leader del settore agricoltura di AICS Maputo, ha ricordato come la partecipazione passata di alti funzionari del Ministero dell’Agricoltura del Mozambico alla MacFrut abbia supportato l’elaborazione del progetto del Centro Agro-Alimentare di Manica (CAAM) –   credito agevolato di 35 milioni di euro concordato con il governo italiano – il cui accordo è attualmente in fase di firma da parte del Governo mozambicano.

Nella capitale mozambicana Valentina Piraccini e Chiara Campanini, rappresentanti di Cesena Fiera, hanno illustrato le opportunità che la rassegna offre al settore e all’intera filiera ortofrutticola, sottolineando come una delle attività che portano a considerare Macfrut “aperto tutto l’anno” è la spinta all’internazionalizzazione che la rassegna compie nei confronti dell’intera filiera ortofrutticola fra un’edizione e l’altra. La novità che hanno presentato a Maputo è la Macfrut Academy, l’innovativa piattaforma digitale e formativa di Macfrut, che si rivolge ai professionisti del settore con video-lezioni mirate ad approfondire temi di interesse globale, singole filiere, tecniche di produzione e tecnologie, fungendo da vero e proprio hub per rimanere connessi con il settore a livello internazionale 365 giorni all’anno.

Federica de Gaetano, funzionaria dell’Ufficio VI di Aics ha illustrato la strategia della cooperazione italiana per lo sviluppo rurale e la sicurezza alimentare.

Dal dibattito seguito a questa “fase” di illustrazione, gli operatori presenti hanno dato conferma del loro forte interesse alla partecipazione a Macfrut.

 

 

 

 

Un baobab, una colomba e i colori del Mozambico. DELPAZ, a fianco delle comunità 

Il simbolo scelto per il programma di cooperazione delegata DELPAZ è bellissimo e parla le lingue del Centro del Mozambico, le lingue di tutti i mozambicani che sognano la pace e vogliono vivere in pace, stanchi di una guerra che ha devastato le loro vite.  

Si è tenuto il 27 giugno a Chimoio lincontro del primo Comitato di coordinamento della Provincia di Manica del programma DELPAZ, il programma di cooperazione delegata finanziato dalla Unione Europea, in dialogo permanente con il Ministero degli Affari Esteri e Cooperazione del Mozambico, con lobiettivo globale di sostenere la consolidazione della pace in 14 distretti colpiti dal conflitto militare, a Sofala, Manica e Tete.

Erano presenti tutti i rappresentanti dei cinque distretti beneficiari del programma (Gondola, Bárue, Guro, Macossa e Tambara) che hanno partecipato attivamente dissipando dubbi e  incertezze sul programma  del valore di 29 milioni di euro –  che, nei prossimi tre anni, implementerà azioni concrete per lo sviluppo socioeconomico nelle tre Province del Mozambico più direttamente coinvolte nel conflitto, terminato con lAccordo di Pace e Riconciliazione firmato ad Agosto del 2019 tra il Governo del Mozambico e il partito RENAMO. 

Lavorare fianco a fianco con le comunità, ascoltare le esigenze, i bisogni e i sogni delle persone affinchè possano sentirsi parte attiva della società, possano tornare a vivere con serenità. I beneficiari di DELPAZ sono i governi locali, le comunità e le famiglie, con unattenzione speciale per le donne, i giovani e gli ex-combattenti.  

DELPAZ è stato concepito proprio sulla base di processi partecipativi,  guidati dai principi di inclusione, pluralismo e giustizia sociale perché consolidare la pace significa saper accogliere, costruire ponti, allargare gli orizzonti, creare partenariati al di là delle frontiere, riconoscere il legame tra le nostre scelte e l’impatto sugli altri, secondo le parole di Giulia Zingaro, Team Leader AICS Maputo per il programma DELPAZ.

DELPAZ è finanziato dalla Unione Europea e implementato dalla Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo nelle Province di Manica e Tete, mentre la provincia di Sofala è a carico dellAgenzia di Cooperazione Austriaca. Il segretariato è di competenza del Fondo di Sviluppo di Capitale delle Nazioni Unite (UNCDF). 

Una lunga storia di amicizia e cooperazione lega la Coooperazione italiana con la Provincia di Manica, storia che sarà arricchita ancor di più attraverso il programma DELPAZ che rappresenta per AICS l’impegno per lo sviluppo sostenibile e la promozione di una cultura di pace, migliorando le condizioni di vita delle comunità rurali attraverso lo sviluppo economico locale. 

Oggi più che mai sappiamo che senza pace non c’è legge, senza rispetto per l’ambiente non c’è libertà, senza uguaglianza non c’è giustizia sociale, senza rappresentanza non c’è democrazia, senza sviluppo non c’è pace  ha detto Paolo Enrico Sertoli.  –  DELPAZ rappresenta per l’AICS l’impegno per lo sviluppo sostenibile e la promozione di una cultura di pace

Il consolidamento della pace a partire dalle realtà locali passa anche attraverso la definizione di una governance inclusiva e di una pianificazione e un bilancio a livello locale, in grado di individuare le priorità per la popolazione e il territorio  ha sottolineato il Direttore di AICS Maputo –  per aumentare gli investimenti pubblici e la fornitura di servizi di base nelle comunità. Imparare a scegliere tra grandi interventi strutturali e interventi più piccoli ma necessari; conservazione e diffusione della cultura e attività produttive intensive o su larga scala; ambiente e grandi opere. Lo faremo insieme, nel corso del programma.

 

Sempre più stretti i lacci di amicizia tra AICS e la Provincia di Manica

Il Titolare di AICS Maputo, Paolo Enrico Sertoli, ha incontrato, in due incontri separati,  a Chimoio, la Governatrice della Provincia di Manica, Francisca Tomás, e il Segretario di Stato, Edson Macuácua, in occasione del primo Comitato

@AICS Maputo

provinciale di coordinamento del programma di cooperazione delegata DELPAZ.

Questi incontri di cortesia con le due massime autorità locali mirano a sviluppare la cooperazione nonché gli scambi di informazioni sugli sviluppi delle attività del programma DELPAZ e i progetti di cooperazione bilaterale di AICS nella provincia di Manica.

Grande soddisfazione è stata espressa dai due governanti per l’approccio partecipativo della cooperazione italiana con le comunità locali. 

“Questi incontri rappresentano un’occasione importante per andare avanti su temi comuni strategici che la Provincia di Manica e la Cooperazione Italiana hanno voluto mettere in connessione tra loro per raggiungere risultati importanti nel futuro breve”,  ha detto il Titolare di AICS Maputo.  

“Ora è il momento di trasformare questi progetti in fatti concreti e tangibili e il ruolo delle comunità locali sarà certamente determinante”, ha affermato la Governatrice di Manica.  

“L’ambizione deve essere quella di concentrarsi sulle potenzialità della Provincia di Manica, soprattutto in ambito agricolo – ha sottolineato il Segretario di Stato – per aiutare a superare le difficoltà nella creazione di catena del valore, non essendoci fabbriche per la lavorazione dei prodotti agricoli né magazzini per la conservazione, creando il tragico paradosso di insicurezza alimentare in una terra con un enorme potenziale agricolo”. 

 

L’impegno di AICS in Mozambico per la protezione dell’ambiente e la conservazione della biodiversità

@AICS Maputo

La Stazione di Biologia Marina di Inhaca (EBMI) sull’isola di Inhaca, all’ingresso della baia di Maputo nel Mozambico meridionale, è un centro di ricerca dell’Università Eduardo Mondlane, inaugurato nel 1951.

La Stazione è costituita da un blocco con laboratori, biblioteca e museo e da un altro con due dormitori separati da una serie di stanze; i dormitori hanno una capacità di circa 30 persone ciascuno e sono solitamente occupati da studenti, che vi si recano per svolgere il lavoro sul campo. Le condizioni sono piuttosto precarie e hanno necessità di molti lavori di riabilitazione e ammodernamento per permettere la ricerca scientifica e l’ospitalità degli studenti e dei ricercatori.

Il complesso si trova vicino a un’insenatura sul lato occidentale dell’isola ed è separato dalla spiaggia da una striscia di vegetazione indigena, aperta solo in due punti per l’accesso delle persone. Dal lato terra, la stazione è protetta da una duna alta circa 100 metri sulla cui sommità si trova la casa del direttore della stazione e una piccola stazione meteorologica. Nella Stazione di Biologia Marina c’è un museo che, oltre a riflettere le attività svolte, possiede un’enorme collezione di organismi marini e terrestri. La preziosa collezione non è stata ancora digitalizzata. L’isola di Inhaca fa parte della Riserva Marina Parziale di Ponta do Ouro e racchiude tutti gli ecosistemi e la biodiversità presenti nella lunghissima costa mozambicana.

@AICS Maputo

L’AICS è impegnata insieme alle autorità locali, all’Università di Roma “La Sapienza” e all’Universidade “Eduardo Mondlane”, per la riabilitazione delle infrastrutture della Stazione di Biologia Marina. Il Mozambico, infatti, vanta uno straordinario patrimonio ambientale e naturale, tra cui la terza estensione di mangrovie più grande del continente africano.

Le magrovie sono una risorsa importantissima per diverse ragioni: se da un lato contribuiscono alla conservazione della biodiversità e alla protezione delle aree marino-costiere dall’inquinamento e dal cambiamento climatico, dall’altro svolgono un ruolo fondamentale per il sostentamento della popolazione locale.

Nella missione di cortesia e di ricognizione all’Isola di Inhaca, il 21 giugno, il Titolare della sede AICS di Maputo, Paolo Enrico Sertoli, ha reiterato l’impegno italiano per la promozione della gestione sostenibile delle risorse naturali.

@AICS Maputo

«La Cooperazione Italiana allo Sviluppo e l’AICS, in collaborazione con l’Università ‘La Sapienza’ di Roma, l’UEM e il MIMAIP, intendono realizzare il programma AID. 12432 – Mangrowth Preservazione degli ecosistemi per lo sviluppo sostenibile, incentrato sull’Isola di Inhaca e sulla Baia di Maputo – ha dichiarato Paolo Sertoli alle autorità locali  – Il programma da 3 milioni di euro è stato approvato nell’ottobre 2021 e comprende 3 componenti. La prima componente si concentrerà sul sostegno e sul coordinamento istituzionale. La seconda componente del programma, attuata in collaborazione con l’Università Sapienza di Roma, mira a sviluppare le capacità scientifiche della Stazione di Biologia Marina di Inhaca (EBMI), migliorando la sua capacità tecnica e scientifica di attuare strategie efficaci di conservazione della biodiversità e di ripristino ecologico, con particolare attenzione agli habitat di mangrovie. Si prevedono sinergie con altre due iniziative in corso di realizzazione e finanziate dall’AICS: AID. 12089 – Sostegno alla ricerca ambientale (BioForMoz) che si occuperà della riabilitazione del laboratorio EBMI e dell’AID. 12042 – Risorse per l’innovazione e lo sviluppo delle aree di conservazione (RINO) che supporterà l’EBMI dal punto di vista organizzativo e scientifico nell’area marina grazie alla partnership con la Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli».

@AICS Maputo

Infine, il dottor Sertoli ha spiegato la terza componente del programma che si concentrerà sul rimboschimento e sulla gestione delle mangrovie nella baia di Maputo e sullo sviluppo di attività generatrici di reddito. «Nell’ambito di questa componente, che sarà appaltata alle OSC attraverso una gara d’appalto pubblica, la dimensione economica sarà rafforzata attraverso la gestione sostenibile delle risorse naturali dell’isola di Inhaca e della baia di Maputo. Le attività generatrici di reddito (in particolare l’agricoltura, la piscicoltura e l’ecoturismo) saranno rafforzate in stretta collaborazione con l’amministrazione locale e la popolazione residente. Il programma si occuperà anche del rimboschimento di aree di mangrovie da individuare nell’isola di Inhaca e in altre zone della baia di Maputo, in collaborazione con EBMI, UEM, Instituto Oceanográfico de Moçambique (InOM) e MIMAIP».

Nella missione erano presenti Paolo Misté, Programme Officer RINO; Tiziano Cirillo, coordinatore di BioforMoz; Gianluca Zaffarano, punto focale dell’Università “La Sapienza” di Roma; Paola Rolletta, Communication Officer; José Dumbo, responsabile della Stazione di Biologia Marina;  Taipo Cortez, direzione ambiente del Consiglio Municipale di Maputo; Daniela de Abreu, responsabile scientifica del Museo di Storia Naturale e punto focale per la Stazione Anthon Dorn di Napoli;  Zacarias Nhantumbo, direttore dipartimento Infrastrutture del Consiglio Municipale di Maputo; Luís Muchanga, Capogabinetto Relazioni Internazionale della UEM; Jamal Daúde, direttore della Facoltà di Biologia; José Ariscado, direttore aggiunto del Ministero del Mare, Acque Interiore e Pesca, del Dipartimento di Politiche Marine e della Pesca.