Piano Indicativo Pluriennale: incontro soggetti “Sistema Italia”

Giovedì 9 giugno alle 12.30 si terrà a Maputo un incontro di presentazione del “Piano Indicativo Pluriennale (PIP) Italia – Mozambico 2022-2026″ con alcuni rappresentanti del Sistema Italia.

L’incontro sarà  in modalità presenziale per alcuni rappresentanti delle OSC presenti nel Paese (che riceveranno comunicazione via mail) e in modalità  virtuale per Università ed Enti Territoriali attivi nell’area.

Il link per la registrazione è il seguente:

PRESENTAZIONE PIP

When: Jun 9, 2022 12:30 PM Harare, Pretoria

 Register in advance for this meeting:

https://us06web.zoom.us/meeting/register/tZAodOmhpzwpGdUvyTp8Qlzy0bHFEgjfRilV

 After registering, you will receive a confirmation email containing information about joining the meeting.

È necessaria la registrazione. A registrazione avvenuta mandare email di conferma a Brigida.nhancale@aics.gov.it e Xavier.cavilane@aics.gov.it

 

 

 

Incontro virtuale con i vincitori dell’Italian Fellowships Programme

La Sede AICS di Maputo ha partecipato oggi al workshop per i vincitori del bando dell’Italian Fellowships Programme, il programma finanziato dal Governo Italiano attraverso la Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) e curato dal Dipartimento degli Affari Economici e Sociali delle Nazioni Unite (UN/DESA).

Il Titolare di Sede, Paolo Enrico Sertoli, ha presentato oggi, nell’incontro virtuale, i settori di intervento dell’Agenzia in Mozambico, Malawi e Zimbabwe, rispondendo anche alle numerose domande dei giovani laureati che nelle prossime settimane avranno la possibilità di vivere la realtà della cooperazione presso uffici ONU in Paesi in via di sviluppo o presso sedi estere dell’Agenzia Italiana alla Cooperazione allo Sviluppo (AICS).

Elio Giombini, team leader del settore salute della Sede AICS di Maputo, ha descritto le molteplici attività e programmi sanitari dell’Agenzia in Mozambico. Particolarmente attento e curioso si è mostrato il giovane laureato  che nelle prossime settimane verrà a Maputo per contribuire professionalmente al lavoro della Sede e in particolare alle attività del settore sanitario.

 

Giornata Mondiale degli Oceani: Insieme verso la crescita blu

Oggi si celebra la Giornata mondiale degli Oceani. Lo slogan di quest’anno è Rivitalizzazione: un’azione collettiva per l’oceano,un appello affinché ciascuno si dia da fare per riparare i danni che l’umanità continua a infliggere alla vita marina e ai mezzi di sussistenza che l’oceano fornisce.

In Mozambico, il Ministero del Mare, Acque Interne e Pesca, ha organizzato il seminario “Juntos na Rota do Crescimento Azul” (Insieme verso la crescita blu) nella sede del bel Museo del Mar, opera dell’architetto José Forjaz, a Maputo.

Al seminario ha partecipato Paolo Enrico Sertoli, Titolare della Sede AICS di Maputo, impegnata con programmi di cooperazione caratterizzati da un forte interesse per la gestione sostenibile delle risorse marine e costiere ed in particolare i mangrovieti, con, ad esempio, i programmi “RINO: risorse, innovazione e sviluppo per le aree di conservazione”, “Mangrowth”, e “SECOSUD”.

Gli oratori hanno sottolineato la necessità di aumentare costantemente la consapevolezza personale e collettiva sull’importanza degli oceani, sulle minacce che devono affrontare, sul ruolo cruciale che ognuno svolge nel loro uso sostenibile, nonché sulla chiamata all’azione per il cambiamento dell’atteggiamento di innovazione verso il raggiungimento degli obiettivi dell’ODS14 attraverso la ricerca, la conoscenza e l’accesso/gestione dell’informazione come uno degli strumenti fondamentali per elaborazione di politiche ed altri strumenti di gestione settoriali efficaci.

Hanno suscitato grande interesse le presentazioni relative ad alcune iniziative ed istituzioni operanti nel settore dell’economia blu, come il  Decennio di scienze oceaniche per lo sviluppo sostenibile particolare promosso da UNESCO, un  documento  che sottolinea l’importanza della scienza per conservazione dell’oceano con la finalità promuovere  una gestione sostenibile delle risorse marine, promuovere la salute umana, sbloccare il potenziale di carbonio blu e combattere la  pesca illegale;  Il Biofund (www.biofund.org.mz), la Fondazione per la Conservazione della Biodiversità creata come strumento finanziario privato il cui obiettivo è finanziare la conservazione della biodiversità in Mozambico; il fondo ProAZul(www.proazul.gov.mz),  un meccanismo di finanza pubblica che opera in partenariato con diversi settori dello Stato, del settore privato e della società civile affinché le risorse strategiche e finanziarie siano allineate con iniziative efficaci per lo sfruttamento sostenibile delle acque interne, del mare e delle coste, le cui principali aree di intervento sono la gestione sostenibile costiera e delle mangrovie, la pesca e l’acquacultura, la ricerca settoriale, le infrastrutture portuali, il turismo e lo sport; l’ Iniziativa Grande Muralha Azul di IUCN (https://www.iucn.org/news/secretariat/202111/global-launch-great-blue-wall), il cui obiettivo è di creare una rete di aree di conservazione marina per accelerare i progressi verso l’obiettivo di proteggere il 30% degli oceani entro il 2030.

Per quanto riguarda i documenti governativi, sono stati presentati, tra gli altri, il Plano de Ordenamento do Espaço Marítimo (Piano di gestione delle aree marittime) che copre l’intero spazio marittimo del Mozambico e mira a promuove una  pianificazione dello spazio marittimo, rispettando i principi della gestione integrata e dello sviluppo sostenibile; la Estratégia de Desenvolvimento da Economia Azul (Strategia di sviluppo dell’economia blu) – nata dall’analoga strategia a livello continentale –   importante per il Mozambico per favorire la competizione nell’acceso alle risorse marine, aumentare le opportunità di impiego , promuovere l’investimento privato, inclusione sociale e educazione ambientale; e la Estratégia e Plano de Acção Nacional para a Conservação da Biodiversidade em Moçambique  (Strategia e Piano Nazionale per la Conservazione della Biodiversità in Mozambico) che intende tra l’atro promuovere il buono stato ambientale dell’ambiente marino, nonché la prevenzione dei rischi e la minimizzazione degli effetti derivanti da calamità naturali e cambiamenti climatici o dall’azione umana.

 

Presentazione Piano Indicativo Pluriennale (PIP) 2022-2026

“Fare sistema per uno sviluppo sostenibile: in Mozambico si può!” Con questo invito si è conclusa la riunione di presentazione del Piano Indicativo Pluriennale (PIP) 2022-2026, oggi a Maputo.

“Vi invitiamo a considerare questo Piano come un tassello del ‘puzzle’ e a mettere in campo tutte le risorse per completarlo, in ottica di condivisione di un percorso di cooperazione, lungo già oltre 50 anni”. È stato questo l’invito del Titolare di Sede AICS Maputo, Paolo Enrico Sertoli, ai rappresentanti delle OSC, dell’ICE, delle Università che, in presenza e da remoto, hanno partecipato oggi alla presentazione del Piano Indicativo Plurieannle.

È la prima volta che un Piano Indicativo Pluriennale viene presentato, in Mozambico, agli attori della cooperazione italiana allo sviluppo, come hanno notato alcuni rappresentanti delle OSC presenti.

Grande apprezzamento per l’iniziativa è stato anche espresso dall’Ambasciatore d’Italia, Gianni Bardini: “una occasione di dialogo per fare Sistema, in modo aperto e trasparente”.

La principale novità del PIP è l’impostazione di un quadro comune di risultati per garantire l’accompagnamento del Piano, monitorare il suo contributo al Piano di Sviluppo Nazionale attraverso un Sistema di monitoraggio congiunto, partecipativo,  per riorientare in-itinere azioni e risorse, in seguito al quale, come conseguenza diretta, poter attingere a nuove fonti di finanziamento.

Analisi del rischio e ai sistemi di allerta precoce

La geomorfologia, l’idrografia, l’orografia e il profilo climatologico del Mozambico rendono il paese particolarmente vulnerabile agli impatti dei fenomeni climatici estremi:  cicloni, inondazioni, temperature e precipitazioni estreme, tutti fenomeni che hanno impatto  negativo sul tessuto sociale, produttivo e sulla economia nazionale.

Inoltre, nel corso degli ultimi decenni, l’intensitá e la frequenza di questi eventi tendono ad aumentare, incrementando i livelli di vulnerabilità, con particolare riferimento alle comunità locali residenti in zone costiere e rurali del Paese.

All’analisi del rischio e ai sistemi di allerta precoce è stato dedicato il seminario “Analisi del rischio e sistemi di allerta precoci per la resilienza climatica”  – organizzato dall’Insituto Nacional de Gestão e Redução do Risco (INGD) dalla OSC italiana WW-GVC, la Fondazione CIMA, con il sostegno e la partecipazione di ECHO, dell’Ambasciata italiana a Maputo e dell’UNDRR –  con l’obiettivo di condividere le conoscenze e le esperienze tra i diversi attori nazionali e internazionali su come la conoscenza del rischio su base scientifica e un sistema di allerta precoce efficiente possano consentire uno sviluppo sostenibile, mitigando le perdite economiche causate da eventi catastrofici e guidando gli investimenti futuri in Mozambico.

La Sede AICS di Maputo, in considerazione dell’impegno profuso nel corso degli ultimi anni in risposta a vari accadimenti climatici estremi (tra gli altri, cicloni Idai e Kenneth e, El Nino) è stata invitata a fornire un contributo di natura tecnica. Per AICS di Maputo, ha partecipato il Titolare di Sede, Paolo Enrico Sertoli, descrivendo la risposta di emergenza della Cooperazione italiana allo sviluppo/AICS negli ultimi anni in Mozambico, attraverso la presentazione delle principali iniziative settoriali implementate dalla Sede. In particolare, é stata presentata la risposta italiana a tre eventi specifici: nel 2015-16, il fenomeno meteorologico di portata globale El Niño che ha causato la peggiore siccità degli ultimi 35 anni nella maggior parte dei Paesi dell’Africa meridionale; il ciclone tropicale Idai (2019) e il ciclone tropicale Kenneth, che ha colpito il Mozambico settentrionale appena sei settimane dopo il ciclone Idai.

La risposta dell’AICS ha gradualmente incluso componenti di conoscenza del rischio e sistemi di allerta precoce multirischio, una best practice che ha coinvolto in modo orizzontale le comunità locali per la loro partecipazione attiva alla implementazione dei piani locali di adattamento al cambiamento climatico.

 

 

Dopo i cicloni, AICS distribuisce sementi e zappe per ricominciare a coltivare

Gombe e Ana sono i due cicloni che si sono abbattuti con violenza sul Mozambico, nel mese di marzo di quest’anno. Oltre a causare morti e devastazione, hanno compromesso la produzione agricola di intere regioni.

Il forte vento e le piogge torrenziali hanno costretto le popolazioni locali ad allontanarsi dalle loro abitazioni per raggiungere luoghi più sicuri. Inoltre la produzione agricola delle popolazioni rurali, è stata seriamente compromessa mettendo a rischio la sicurezza alimentare dell’intero paese.

L’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), oltre al programma di emergenza già attivo nel Paese, ha risposto all’appello lanciato dalle autorità governative e dai contadini mozambicani e ha distribuito semi e attrezzi agricoli, per scongiurare la crisi alimentare.

Oggi AICS è stata a Mutarara, nella provincia di Tete, dove, insieme alle autorità locali, ha distribuito 420 kits con sementi, un machete e due zappe, affinché i contadini locali possano produrre quantitativi sufficienti nonostante il ritardo della semina.

Sinjal oyee! Fome ziiii! Il grazie corale delle donne e degli uomini che oggi hanno ricevuto sementi di mais, fagioli, zucca, okra, cavoli, pomodori, cipolle, per rialzarsi dopo le perdite subite.

Una rivoluzione idrica: la comunità di Malimanao festeggia il ripristino della pompa d’acqua

Nel cuore della comunità di Malimanao, del posto amministrativo di Nhamagua, ieri è stata celebrata una festa straordinaria, segnata dalla consegna ufficiale della pompa d’acqua ripristinata, nelle mani di António Dinis, amministratore del distretto di Macossa, nella provincia di Manica. L’evento ha rappresentato un passo significativo per garantire un accesso sostenibile all’acqua potabile per tutti i membri della comunità.
António Dinis ha espresso la sua profonda gratitudine al Programma DELPAZ, il quale ha sostenuto attivamente il processo di riabilitazione delle pompe d’acqua. “Siamo molto grati al Programma DELPAZ che ci ha fornito un prezioso sostegno nella riabilitazione delle nostre pompe. Questo contribuirà notevolmente al benessere delle nostre comunità”, ha affermato l’amministratore. Ha inoltre sottolineato l’importanza che ora la comunità assuma la responsabilità della manutenzione e dell’utilizzo saggio di questa risorsa vitale.
La cerimonia ha visto la consegna di una pompa del tipo Afridev, una delle sette recentemente ripristinate dal Programma DELPAZ. Rosita Panazache, rappresentante della comunità di Malimanao, ha condiviso la sua gioia nel vedere finalmente l’acqua facilmente accessibile. “Ora possiamo risparmiare tempo poiché non sarà più necessario percorrere lunghe distanze per attingere acqua dai pozzi tradizionali”, ha affermato.
Pedro Paunde, portavoce della comunità, ha evidenziato l’importanza della pompa non solo nel facilitare l’accesso all’acqua, ma anche nella prevenzione delle malattie. “L’acqua non solo ci nutre ma ci protegge dalle malattie. Lancio un appello a tutte le comunità affinché possano godere del privilegio di avere la propria bomba d’acqua”, ha dichiarato.
L’evento è stato reso ancora più speciale dalla presenza di Carlos Mairoce, rappresentante della componente italiana del Programma DELPAZ, e di Paolo Gomiero, rappresentante dell’ONG Helpcode. Sofrimento João Francisco, direttore del Serviço Distrital de Planeamento e Infra-estruturas (SDPI), ha sottolineato l’impegno verso lo sviluppo sostenibile e l’importanza delle infrastrutture per il progresso della comunità.
Questa celebrazione non solo segna un passo avanti nella fornitura di acqua sicura e accessibile, ma rappresenta anche un esempio tangibile di come la collaborazione tra organizzazioni e comunità possa portare cambiamenti significativi per il bene di tutti. Una testimonianza di speranza e progresso per le persone della comunità di Malimanao e una ispirazione per molte altre comunità a perseguire una vita migliore attraverso l’accesso all’acqua potabile.

Mozambico: accordo sull’energia e aumento delle risorse finanziarie per la cooperazione

Maputo, 19 mar – “L’Italia intende rafforzare la cooperazione con il Mozambico, anche in nuove aree strategiche quali l’innovazione tecnologica e digitale, la transizione ecologica e le fonti di energia rinnovabili”. Lo ha detto il ministro degli Esteri e della cooperazione, Luigi Di Maio, durante la sua visita lampo in Mozambico per la firma dell’accordo di partnership energetica tra i due Paesi.

“L’impegno italiano continua e quest’anno, in occasione del trentennale dell’ Accordo di Pace (firmato a Roma il 4 ottobre 1992), sono previsti nuovi accordi per rafforzare il partenariato con il Mozambico”, ha sottolineato il ministro annunciando la prossima visita del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nella capitale mozambicana “prima di agosto”, anche per analizzare nuove aree di collaborazione.

L’aumento delle risorse finanziarie per la cooperazione internazionale, in un nuovo quadro programmatico pluriennale per lo sviluppo, darà continuità al sostegno italiano alla pace.

Giulia Zingaro, team leader DELPAZ, ha salutato il ministro Di Maio a nome del nuovo direttore di Aics Maputo, Paolo Enrico Sertoli, invitandolo a tornare presto per vedere il lavoro di Aics in Mozambico.

Smartphone e galline

Il signor Artur Mainato Randim non vuole più sentir parlare della guerra. Il tempo gli ha fatto dimenticare quei giorni terribili e ora vuole solo pensare alla sua fattoria e guardare al futuro. È uno dei DDR, le persone che sono entrate nel programma di disarmo, smobilitazione e reintegrazione, frutto dell’accordo di pace di Maputo firmato nel 2019.

Il signor Artur vive nella comunità di Missoche, nel distretto di Dôa, nella provincia di Tete.

In passato produceva mais, arachidi, fagioli e nehmba, banane e canna da zucchero. Ma il suo sogno era quello di coltivare pomodori e cavoli.
Con l’arrivo di DELPAZ – il programma del governo mozambicano finanziato dall’Unione Europea – nel distretto di Dôa, il suo sogno è diventato realtà.

Attraverso la Fondazione SEPPA – membro del consorzio che lavora con l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) – ha ricevuto semi di cavoli, pomodori e fagioli. Inoltre, ha ricevuto una formazione per produrre questi ortaggi nel suo campo di 9800 metri quadrati.

Il raccolto è stato generoso e con la vendita degli ortaggi il signor Artur ha potuto acquistare anche uno smartphone e cinque galline.
Ora si mette al lavoro. Ha in programma di aumentare l’area di produzione a due ettari e di coltivare cavoli, cavolini, carote e cipolle nella seconda stagione dell’anno in corso.

“Spero davvero che DELPAZ rimanga qui perché ha portato tanti benefici alla nostra comunità”, afferma convinto il signor Artur, il cui sogno ora è quello di diventare un agricoltore modello e di essere un esempio per l’intera comunità.

Giornata del Design Italiano nel Mondo: a Maputo, Sostenibilità e Resilienza nel Design e nella Costruzione

A Maputo, protagoniste le iniziative dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) nell’ambito delle celebrazioni della sesta edizione della Giornata del Design Italiano nel Mondo – Italian Design Day, dal titolo “Ri-Generazione. Design e nuove tecnologie per un futuro sostenibile”.

L’evento ‘Sustentabilidade e Resiliência no Design e Construção’ è stato organizzato dall’Istituto per il Commercio Estero (ICE) in collaborazione con l’Ordine degli Architetti del Mozambico.

Con UnHabitat, attraverso l’iniziativa Recupero multifunzionale e resiliente dei Distretti di Ibo e Buzi, AICS supporta le autorità locali e la popolazione a pianificare e ricostruire in modo resiliente gli edifici pubblici e privati gravemente danneggiati dagli eventi atmosferici intensi che hanno colpito negli ultimi anni il Mozambico.

Valorizzando la solida partnership stabilita tra AICS e Politecnico di Milano, stiamo lavorando alla concezione di un modello abitativo a basso costo, resiliente e sostenibile, per il quartiere di Chamanculo C in Maputo, dove interveniamo attraverso il Programma RIGENERA che verte alla annessione di aree sub-urbane informali nel tessuto urbano di Maputo, capitale del Paese.