Il Mozambico conferma la sua presenza al MACFRUT 2021 grazie alla fruttuosa collaborazione tra la Sede AICS di Maputo e il locale Ministero dell’Agricoltura e dello Sviluppo Rurale (MADER)

Maputo, 1 Settembre 2021 – Come ormai da tradizione, il Mozambico volerà in Italia nei giorni 7-9 settembre, per presentarsi nella fiera MACFRUT 2021, evento di rifermento per tutti i professionisti del settore ortofrutticolo, al resto del mondo.

Risultato della profonda collaborazione tra la sede AICS di Maputo e il MADER, che riconoscono nella filiera ortofrutticola una grande potenzialità per lo sviluppo sostenibile del Paese, sette imprese mozambicane, provenienti da diverse regioni geografiche (le Province di Manica, Inhambane, Nampula e Maputo), che puntano con coraggio all’internazionalizzazione ed alla qualità dei prodotti, porteranno in Italia i profumi, i sapori e i colori della frutta esotica mozambicana (mango, litchi, ananas, avocado, maracuja, papaya, banana) e non solo.

Inoltre, una Delegazione del MADER visiterà la fiera ed altre realtà imprenditoriali italiane per cogliere da vicino tutte le opportunità offerte dal Sistema Italia, soprattutto in termini di tecnologia e innovazione.

L’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, con il supporto logistico e organizzativo di UNIDO – United Nations Industrial Development Organization, favorisce la creazione di opportunità di scambio e networking, per stimolare la crescita e la promozione delle piccole e medie imprese locali e contribuire allo sviluppo di filiere sostenibili e inclusive.

Appuntamento Martedì 7 Settembre all’African Pavillon – Subsaharian countries del MACFRUT di Rimini.

 

Spazio pubblico, densità, accessibilità ed infrastrutture nelle aree informali. Il contributo di AICS al Forum Nazionale Urbano

L’Agenzia Italiana della Cooperazione allo Sviluppo ha partecipato al II Forum Nazionale Urbano che, organizzato dal Ministero dell’Amministrazione Statale del Mozambico con il supporto di UN-Habitat, si è svolto a Maputo dal 31 Marzo al 01 Aprile.

“Urbanizzazione, una priorità per lo sviluppo sostenibile” è stato il titolo scelto per le due giornate di riflessione e dibattiti per la preparazione della partecipazione del Mozambico al Forum Urbano Mondiale (26-30 giungo a Katovice, Polonia) e per lanciare le basi della Politica Urbana Nazionale del Paese.

Si tratta del secondo Forum Nazionale Urbano realizzato in Mozambico, e segue la prima edizione realizzata nel 2016.

L’urbanizzazione debba far parte dell’agenda nazionale e della politica economica del paese Governo. È questa la convizione, e la tesi di fondo, che ha guidato il dibattitto a cui hanno partecipato università, settore privato, società civile, specialisti in sviluppo urbano e partner stategici di cooperazione.

Per l’agenza urbana nazionale sono state identificate una serie di priorità: la promozione di una maggiore equità socio-territoriale; la riduzione della vulnerabilità ai disastri associati ai cambiamenti climatici; la promozione di un maggior equilibrio funzionale tra spazio rurale e spazio urbano; l’eliminazione delle barriere esistenti per un accesso equitativo alla terra; la migliore articolazione tra politiche pubbliche; una maggiore effettività del processo di decentramento in atto nel paese; il consolidamento di linee stategiche di intervento nelle aree urbane informali caratterizzate da bassa densità abitativa che costituiscono parte preponderante del costruito urbano.

Proprio su questo ultimo tema si è centrato il contributo dell’AICS, invitata nell’ambito del panel “Abitabilità ed abitazione” a presentare la sua esperienza decennale in Mozambico in ambito di interventi di rigenerazione urbana in aree ad occupazione spontanea.

AICS è intervenuta al Forum con il tema “Spazio pubblico, densità, accessibilità ed infrastrutture nelle aree informali” presentando la metodologia di intervento messa a punto dalla Agenzia, anche grazie alla ricca e consolidata rete di partenariati attivata nel settore di riferimento.

“Intervenire in contesti particolarmente complessi quali quelli costituiti da occupazioni territoriali informali ma fortemente consolidate nello spazio urbano, ci costringe ad abbandonare logiche e metodologie di intervento lineari o monodimensionali, ed a non cadere nella tentazione di abbracciare definizioni eccessivamente semplicistiche di ‘città del futuro”, ha detto Simona Mortoro, ingegnere esperto in Sviluppo Urbano ed Infrastrutture in forza alla sede AICS di Maputo, chiarendo durante il suo intervento come le iniziative finanziate da AICS in ambito di Sviluppo Urbano, nel paese, vertano non soltanto alla infrastrutturazione di aree/quartieri, quanto piuttosto all’ infrastrutturazione di processi i cui risultati intendono condurre, anche, alla realizzazione di infrastrutture primarie.

Proprio sulla infrastrutturazione di processi verte il Social Design System Thinking – metodo assunto come riferimento da parte della Agenzia Italiana di Cooperazione per lo Sviluppo per i suoi interventi di rigenerazione urbana operati nei paesi partner – che permea il manuale operativo elaborato recentemente dalla Agenzia ed inteso a creare un approccio metodologico in AICS con una “cornice di senso”.

La Cooperazione Italiana ha attivato negli anni, numerose iniziative volte a favorire uno sviluppo sostenibile nel settore urbano, attraverso la rigenerazione integrata di aree urbane, comprendente la realizzazione di abitazioni, l’erogazione di servizi sociali ed infrastrutture, la creazione di opportunità di lavoro, la promozione di progetti sociali, la salvaguardia del patrimonio culturale e la protezione degli ecosistemi.
AICS ha promosso alcune esperienze significative, anche per la rigenerazione delle baraccopoli, tra le quali quella in Mozambico, sul quartiere informale Chamanculo C e in Kenya, nello slum di Korogocho.

Vaccino, screening e stile di vita, le armi più efficaci per prevenire il cancro

Oggi celebriamo la Giornata Mondiale della Lotta contro il Cancro, con lo slogan “Colmare il gap delle cure”, che enfatizza sulla necessità di rendere i servizi di prevenzione e trattamento al cancro accessibili a tutti.

Anche nei paesi in via di sviluppo la morbilità e la mortalità relativa al cancro sono in aumento e ciò si sta verificando anche in Mozambico, dove nel 2022 si sono registrati 26.578 nuovi casi di malati di cancro e 19.020 morti a causa del cancro. Tra questi nelle donne il cancro alla cervice vede essere il più frequente (33,4%), seguito al terzo posto dal cancro alla mammella
(12,5%).  In particolare, la mortalità per cancro della cervice uterina è sette volte superiore alla media mondiale e più del doppio della media dei paesi africani. Tale patologia ha registrato nel 2022 il 47,8% dei nuovi casi e il 36,9% delle morti dovute al cancro in ambo i sessi.[1]

Il cancro del collo dell’utero è causato dal Virus del Papilloma Umano o HPV. Il virus HPV si trasmette principalmente attraverso il contatto sessuale, ma ci sono anche altre vie di trasmissione, come il canale del parto e l’uso di materiali contaminati. Il Mozambico segue le linee dell’OMS che vuole vaccinare il 90% delle bambine contro il papilloma virus entro il 2030. “Abbiamo iniziato la vaccinazione delle bambine di nove anni – con due dosi – e stiamo allargando il gruppo target, inoltre facciamo screening nelle nostre unità sanitarie alle donne che presentano lesioni al collo dell’utero, facciamo diagnosi e procediamo anche con il trattamento nei casi conclamati di malattia”, commenta la dottoressa Sheila Tualufo, direttrice del Programma di lotta contro le malattie non trasmissibili del Ministero della Salute (MISAU). “Come sa, il cancro del collo dell’utero provoca lesioni che possono portare al danno dell’utero ed uno dei trattamenti possibili è la LEEP[1] che possiamo fare grazie all’ AICS”.

Un’altra misura preventiva, conosciuta come prevenzione secondaria, è lo screening. In questo contesto, l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, attraverso il progetto di Prevenzione e Controllo delle Malattie Non Trasmissibili, ha promosso lo screening delle donne nei centri sanitarie nelle province di Sofala, Zambezia e Maputo.   “Quanto più precocemente si diagnostica la malattia più sono le possibilità di trattamento”, afferma la dottoressa che sottolinea come la diagnosi precoce diminuisce la morbilità e aiuta a migliorare la qualità della vita”. Un altro obiettivo del progetto consiste nell’identificare le donne fra i 15 e i 55 anni con lesioni precancerogene, stimate intorno ai 92.000, alle quali il trattamento tempestivo può salvare loro la vita.

Il MISAU lancerà a breve la campagna per l-eliminazione del cancro del collo dell’utero.” Vogliamo ricordare a tutte le donne tra i 25 e 54 anni di recarsi alle unità sanitarie per fare lo screening del cancro del collo dell’utero e del seno”, ha affermato la dottoressa Tualufu sottolineando l’importanza simbolica della Giornata di oggi. “Vogliamo invitare tutti i genitori e incaricati di educazione di portare le bambine di nove anni nei centri di salute per completare il ciclo vaccinale contro il papilloma virus”.

La nota finale che la dottoressa Tualufo ha voluto lasciare nell’incontro di oggi è sulla importanza strategica, tecnica, economica e umana della Cooperazione Italiana che fin dalla prima ora ha contribuito anche per la lotta contro le malattie non trasmissibili, “sempre al nostro fianco”.

[1] Globocan 2022, Mozambique, https://gco.iarc.who.int/media/globocan/factsheets/populations/508-mozambique-fact-sheet.pdf

[2] La LEEP, o “Loop Electrosurgical Excision Procedure” em italiano “Procedure di Escissione Elettrochirurgica a Filo”, è un intervento medico utilizzato per rimuovere tessuto anormale dalla cervice uterina, spesso associato a lesioni precancerose o cancerose.

Giornata mondiale dell’acqua: grande festa per l’inaugurazione di un nuovo sistema di approvvigionamento idrico a Gondola

All’ombra di molti imponenti alberi di panga-panga, la comunità di Pindanganga, nel distretto di Gondola, nella provincia di Manica, si è riunita oggi, Giornata mondiale dell’acqua, per celebrare un momento storico: l’inaugurazione di un nuovo sistema di approvvigionamento idrico, nell’ambito del programma DELPAZ (Sviluppo locale per il consolidamento della pace in Mozambico).

La cerimonia si è svolta in un’atmosfera festosa, dove un tripudio di capulane colorate, bambini sorridenti e le vibranti danze degli scolari locali hanno creato uno spettacolo indimenticabile. Al suono di canti tradizionali, la comunità ha espresso la propria gioia e gratitudine per questa infrastruttura essenziale, che trasformerà la vita di molte famiglie.

Francisca Tomás, governatrice della provincia di Manica, ha sottolineato l’importanza dell’acqua per il benessere e lo sviluppo delle comunità rurali, ringraziando il programma DELPAZ e la Cooperazione italiana per il loro continuo sostegno. Nel suo discorso, ha invitato la popolazione a prendersi cura dell’acqua, assicurando che questa risorsa vitale sia preservata anche per le generazioni future. Ogni famiglia, ha detto, deve contribuire con 50 meticais (70 centesimi di euroi) al mese, che servono a mantenere il sistema. “Dobbiamo essere tutti responsabili della nostra acqua che, come diciamo, è vita e non dobbiamo trascurarla”.

Un impegno collettivo per lo sviluppo

La nuova infrastruttura fa parte di uno sforzo congiunto per accelerare l’accesso all’acqua nelle aree rurali. L’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) è stata un partner strategico in questo processo con DELPAZ, un programma del Governo del Mozambico, finanziato dall’Unione Europea, e attuato qui nella provincia di Manica con il supporto di AICS e delle Nazioni Unite: diverse iniziative sono state realizzate e altre sono in corso per ampliare l’accesso all’acqua potabile nelle comunità più colpite dal conflitto nei distretti di Gondola, Báruè, Macossa, Guro e Tambara, come base per lo sviluppo economico locale. In particolare, nel settore agricolo, gli interventi della DELPAZ mirano a innovare e razionalizzare i sistemi di irrigazione e a migliorare il ciclo idrico complessivo, con importanti effetti sulla mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici.

Soluzioni sostenibili per l’acqua e l’agricoltura

Oltre a fornire acqua per il consumo umano, la Cooperazione italiana è impegnata nell’uso sostenibile dell’acqua per l’agricoltura, promuovendo sistemi di irrigazione efficienti e garantendo agli agricoltori locali una produzione più stabile e sicura. “La cooperazione italiana ha una lunga tradizione di conservazione e gestione delle risorse idriche. Il nostro impegno è quello di garantire l’accesso all’acqua potabile e di promuoverne l’uso efficiente in agricoltura. Per aumentare l’efficienza idrica, è essenziale ridurre le perdite e migliorare la produttività delle risorse idriche. Questo approccio permette non solo di aumentare la produzione agricola, ma anche di garantire la sostenibilità delle risorse naturali”, ha dichiarato Paolo Enrico Sertoli, direttore dell’AICS, in un messaggio letto per l’occasione.

Impatto reale sulle comunità

Il programma DELPAZ ha già ottenuto risultati concreti nella provincia di Manica. Giulia Zingaro, team leader di DELPAZ per AICS, ha sottolineato che gli interventi sono stati realizzati in stretta collaborazione con le comunità locali, rispondendo alle loro esigenze prioritarie. Tra i progressi compiuti attraverso DELPAZ in risposta alle priorità identificate dalle comunità locali nei piani di sviluppo locale, anche in collaborazione con il Consorzio di partner guidato dalla ONG HELPCODE, ci sono la costruzione di 9 nuovi sistemi di approvvigionamento idrico a energia solare, altri 9 in fase di completamento, la costruzione di 24 nuove infrastrutture idriche, compresi i sistemi di irrigazione, e 7 infrastrutture idriche riabilitate. A queste si aggiungono altre infrastrutture comunitarie, come serbatoi carracidici, magazzini per prodotti agricoli e un mercato, che rafforzano l’economia della regione.

Maurício Fonseca Murula, 30 anni, è uno dei residenti che ne ha beneficiato. Con la fontana ora installata nella sua località, ha condiviso la sua felicità dopo aver partecipato alla cerimonia tradizionale: “L’acqua aiuterà il campo a rendere di più”. Padre di due figli, Maurício coltiva la terra per mantenere la sua famiglia, ma spesso deve integrare il suo reddito con la produzione di carbone e l’estrazione dell’oro. Con un accesso più vicino e stabile all’acqua, potrà aumentare la produzione agricola e migliorare la qualità di vita della sua famiglia.

Un partenariato a lungo termine per la pace e lo sviluppo

Dal 2021, AICS partecipa a DELPAZ, un programma del Governo del Mozambico finanziato dall’Unione Europea, che promuove la pace e lo sviluppo economico nelle aree rurali colpite dal conflitto.

La componente italiana del programma si concentra su otto distretti delle province di Manica e Tete, con particolare attenzione alle donne, ai giovani e agli ex combattenti e alle loro famiglie, assicurando che l’acqua, fonte di vita e di progresso, raggiunga tutti, come ribadito oggi nella Giornata Mondiale dell’Acqua.

 

 

Call for proposal per interventi di ricostruzione post-Idai

L’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo di Maputo ha indetto una call per la presentazione di proposte per interventi da realizzare nelle province di Sofala e Manica, a favore delle popolazioni maggiormente colpite dagli effetti del ciclone Idai.
Le priorità identificate sono: housing, servizi educativi, servizi sanitari. L’uguaglianza di genere è identificata come priorità trasversale.
Nella prima fase dovranno essere inviate solo le concept note; successivamente, i partecipanti pre-selezionati verranno invitati a presentare la candidatura completa.
La scadenza per l’invio della concept note è il 06/12/2019.
La documentazione completa (in lingua portoghese) é reperibile nella sezione dedicata del sito, all’indirizzo: https://maputo.aics.gov.it/home-ita/opportunita/bandi/

MOZAMBICO AL MACFRUT 2021 GRAZIE AD AICS E UNIDO: promozione commerciale, buone pratiche e cooperazione allo sviluppo

Maputo, 10 Settembre 2021 – Una nutrita delegazione dal Mozambico, composta da 4 rappresentanti del Ministero dell’Agricoltura e dello Sviluppo Rurale (MADER) e 5 imprenditori del settore ortofrutticolo, ha partecipato all’edizione 2021 di MACFRUT, conclusasi giovedì 9 Settembre a Rimini. La presenza in fiera, garantita nella cornice dell’African Pavillon con uno stand dedicato al Mozambico, e il programma di visite e business matching dello study tour sono stati possibili grazie al supporto dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e all’organizzazione di UNIDO (United nations industrial development organization).

Durante la 3 giorni, un intenso programma di incontri con buyers internazionali, investitori, Istituzioni Regionali e partner commerciali ha consentito ai membri della delegazione di conoscere a fondo realtà produttive italiane del settore, con l’obbiettivo di sviluppare partnership a più livelli e stimolare la crescita delle più promettenti imprese ortofrutticole mozambicane. In parallelo, i rappresentanti del MADER hanno visitato il Centro agro-alimentare di Rimini e il mercato all’ingrosso di Cesena, oltre ad approfondire i servizi di innovazione e qualità offerti dalla Regione Emilia-Romagna durante un incontro apposito. Obbiettivo delle diverse visite è stato rafforzare le competenze e le capacità del MADER in vista della realizzazione del Centro agroalimentare di Chimoio, nella Provincia di Manica, dove l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo è impegnata per la ricostruzione post ciclone IDAI.

La visita al MACFRUT si inquadra inoltre nell’iniziativa MAIS VALOR, finanziata da AICS e realizzata da UNIDO, che tra i diversi obbiettivi intende facilitare proprio l’accesso a tecnologie sostenibili, allo scopo di migliorare la qualità dei servizi offerti e l’intero comparto ortofrutticolo in Mozambico. Lo sviluppo sostenibile delle catene di valore del settore agroalimentare è al centro del progetto e costituisce la chiave di volta per l’adozione di buone pratiche, sia in campo che post-raccolta, inclusi servizi di integrazione della filiera, ottimizzazione della logistica e certificazioni di qualità.

Il bilancio finale risulta decisamente positivo: sono stati visitati 2 centri agro alimentari e 1 società cooperativa di specializzazione sui principali prodotti ortofrutticoli italiani, svolti 12 incontri B2B e garantita una presenza in fiera con una rinnovata immagine del Mozambico, che insieme agli altri Paesi Africani si presenta come un’opportunità di investimento e partenariati commerciali. Un ringraziamento anche all’Ambasciata d’Italia di Maputo per il supporto dato alla delegazione in vista della visita.

AICS Maputo, in partnership con il MADER e un ampio ventaglio di partner locali ed internazionali, supporta da oltre 20 anni lo sviluppo rurale del Mozambico rafforzando le competenze delle istituzioni locali per una migliore gestione del territorio e delle sue risorse, facilitando la costruzione di impianti per l’irrigazione, promuovendo investimenti privati e servizi finanziari, sostenendo la creazione e il funzionamento di associazioni e cooperative ed infine contribuendo all’aumento del valore aggiunto dei prodotti agricoli locali, favorendone la commercializzazione.

UNIDO con il suo progetto MAIS VALOR mette in atto la strategia di supporto alle imprese perché, attraverso l’introduzione di pratiche agro-industriali, possano integrarsi su mercati di prodotti qualità, siano più competitivi e garantiscano valore aggiunto al settore agricolo, a beneficio di un Paese che conta sull’agricoltura per l’80% della ricchezza nazionale. I risultati del progetto saranno raggiunti attraverso un approccio di filiera, integrando e coinvolgendo gli attori del settore privato, perché possano allinearsi alle strategie del Governo Mozambicano di crescita sostenibile ed inclusiva. I piccoli agricoltori, con un’attenzione particolare ai giovani e alle donne delle aree rurali delle Province di Manica e Cabo Delgado, saranno i principali beneficiari diretti del Progetto.

Namaacha presto avrà un Centro di Salute completamente ristrutturato

Il​ Titolare della Sede Aics di Maputo, Paolo Enrico Sertoli, e l’​Amministratrice del ​Distretto di Namaacha, Suzete Alberto Dança hanno siglato, in data odierna, il contratto per il secondo intervento di ristrutturazione del Blocco della Maternità (edificio degenze e sale parto) e del Blocco degli Ambulatori e della Farmacia del Centro di Salute di Namaacha. La consegna​dell’opera conclusa (del valore complessivo di 100.000 Euro circa) sarà il mese di dicembre 2022.

I lavori di ristrutturazione, svolti nell’ambito dell’iniziativa “AID. 10897 – Programma di Supporto ai progetti comunitari” (AID 10897),  permetteranno alla popolazione del Distretto di Namaacha di avere un Centro di Salute funzionale.

I lavori previsti per la seconda fase si sommano alla ristrutturazione dell’edificio principale (500 m2), conclusasi nel 2020. ​Nell’ambito della prima fase dei lavori, l’edificio, costruito negli anni 1940, ha ricevuto, ​tra le altre: una nuova copertura (inclusa ​la struttura portante del tetto e il controsoffitto), la riabilitazione dei bagni, una nuova pavimentazione con rivestimento vinilico, la sostituzione dei serramenti, del sistema idraulico e di quello elettrico, una revisione della logica funzionale interna, un nuovo sistema di illuminazione interna ed esterna, ​la costruzione di bagni pubblici esterni con tre scomparti per uomini, donne e disabili e la costruzione di un nuovo sistema di marciapiedi pavimentati e di una rampa di accesso per facilitare la movimentazione di disabili tra gli edifici.

L’Italia aiuta il PAM ad aumentare la resilienza dei contadini in Mozambico

Il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (PAM) accoglie con favore un contributo di 2 milioni di euro da parte del Governo italiano che aiuterà a combattere le vulnerabilità indotte dal cambiamento climatico e a rafforzare la sicurezza alimentare e nutrizionale di 10.000 persone, tra cui piccoli contadini, giovani e donne di organizzazioni contadine selezionate nella provincia di Tete, nel Mozambico centrale.

Il contributo, assegnato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), giunge in un momento critico in cui la crisi climatica si sta intensificando, con eventi meteorologici estremi come cicloni, inondazioni e siccità che si verificano con maggiore frequenza e intensità.

“È un progetto molto speciale perché l’agricoltura è un settore in cui crediamo fermamente ed è uno dei pilastri della cooperazione italiana in Mozambico”, ha detto l’Ambasciatore d’Italia, Gianni Bardini, durante la cerimonia della firma oggi a Maputo.

“Superare le avversità del cambiamento climatico significa migliorare le condizioni di vita delle comunità vulnerabili che dipendono dall’agricoltura. Pertanto, è essenziale consolidare le pratiche agricole intelligenti dal punto di vista climatico e migliorare la gestione del post-raccolto”, afferma Antonella D’Aprile, direttore e rappresentante del PAM in Mozambico. “Grazie a questo generoso contributo dell’AICS, non solo i piccoli contadini che affrontano la furia dei cambiamenti climatici estremi saranno sostenuti nell’adattamento ai cambiamenti climatici, ma miglioreranno anche le loro diete attraverso un maggiore accesso a cibo nutriente, essenziale per la crescita sana di un bambino”.

L’agricoltura rappresenta l’80% del PIL del Mozambico, la maggior parte del quale proviene dalla produzione dei piccoli contadini. I disastri indotti dal clima colpiscono quindi i più vulnerabili e, con l’aumento della variabilità delle precipitazioni e delle temperature medie, la copertura vegetale sta diminuendo.

“Questo progetto è in linea con gli sforzi della cooperazione italiana per migliorare l’agricoltura del Mozambico di fronte ai cambiamenti climatici, in particolare a El Niño. L’attenzione al Corridoio di Beira è fondamentale per il Mozambico e per i Paesi limitrofi come Malawi e Zimbabwe”, ha dichiarato Paolo Enrico Sertoli, Direttore dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, Ufficio Regionale di Maputo. “Si basa anche sulle iniziative della Cooperazione italiana nella provincia di Tete, come il programma DELPAZ, che contribuisce alla pace e allo sviluppo socio-economico migliorando le capacità degli contadini locali”.

La firma dell’iniziativa testimonia il lavoro di coordinamento e di importanti sinergie che, partendo dalla conoscenza del territorio e delle condizioni socio-economiche di alcuni distretti della Provincia di Tete, alla ricerca di soluzioni tecniche adeguate e di un’assistenza tecnica esperta, ha trovato nella Provincia e nel PAM i partner ideali con cui abbracciare l’ennesima sfida, per contribuire a migliorare le condizioni di vita di oltre 2.000 famiglie di produttori nei Distretti di Moatize e Dôa.

“Negli ultimi tre anni, grazie al programma DELPAZ – Sviluppo Locale per il Consolidamento della Pace, finanziato dall’Unione Europea, la Cooperazione Italiana e l’AICS hanno lavorato in stretto coordinamento con la Provincia di Tete per rilanciare l’economia delle aree più colpite dal conflitto e contribuire alla reintegrazione sociale ed economica dei beneficiari del processo di DDR”, ha affermato il Direttore di AICS Maputo.

L’Italia è un partner strategico del PAM in Mozambico. Dal 2020, l’Italia finanzia le attività di emergenza a Cabo Delgado e le operazioni del Servizio aereo umanitario delle Nazioni Unite (UNHAS), gestito dal PAM, a sostegno di tutte le organizzazioni umanitarie. Il contributo più recente è il primo per attività di sviluppo e di costruzione della resilienza volte a rafforzare le capacità dei contadini e la sicurezza alimentare.

 

Il governo e la popolazione contenti con i risultati visibili e reali ottenuti con DELPAZ nella provincia di Manica

La sesta riunione del comitato di coordinamento provinciale DELPAZ, tenutasi il 26 marzo 2025 a Guro, nella provincia di Manica, con la partecipazione dei partner e del GON, ha elogiato i risultati “reali e impressionanti” ottenuti dall’attuazione del Programma, evidenziando la creazione di posti di lavoro e la riduzione della povertà, creando così un ambiente favorevole alla riconciliazione.

Il comitato, che ha valutato lo stato di avanzamento delle attività tra giugno 2024 e marzo 2025, ha evidenziato il senso di soddisfazione delle comunità, con il programma DELPAZ che ha contribuito a migliorare la qualità della vita della popolazione nei cinque distretti della provincia di Manica in cui il programma è implementato.

Tra i principali risultati ottenuti vi sono l’aumento della produttività agricola, l’accesso all’acqua potabile, la creazione di opportunità di lavoro per i giovani e i beneficiari del DDR, l’accesso alle infrastrutture essenziali, che hanno migliorato le condizioni di vita delle comunità rurali nei distretti colpiti dal conflitto, con particolare attenzione alle donne e ai gruppi svantaggiati.

L’adozione di tecnologie e pratiche agricole intelligenti ha portato risultati storici nell’agricoltura di questi distretti, con le associazioni contadine che hanno prodotto 37 tonnellate di pomodori, 12 tonnellate di cavoli, 11 tonnellate di cipolle, 10 tonnellate di lattuga, 6 tonnellate di pannocchie, 5 tonnellate di fagioli e altrettante di cavoli, 4 tonnellate di gombo e altrettante di peperoni, 2 tonnellate di cetrioli e altri fagioli verdi, oltre a 0,8 tonnellate di carote.

800 produttori formati

Questa produzione ha migliorato l’alimentazione di oltre 1.400 famiglie beneficiarie dirette. Anche migliaia di beneficiari indiretti hanno visto aumentare la disponibilità di cibo nei distretti di Gondola, Barué, Macossa, Guro e Tambara.

Sempre nel settore agricolo, sono stati formati 886 produttori, tra cui 240 giovani agricoltori e beneficiari del DDR e le loro famiglie, oltre alla distribuzione di oltre 20 tonnellate di sementi e 3.500 attrezzi agli agricoltori in risposta al fenomeno di El Niño.

In termini di infrastrutture, vanno segnalati la costruzione del mercato distrettuale di Macossa, cinque magazzini agricoli con due stanze, dotati di macchine per la lavorazione nei distretti di Tambara, Macossa, Guro, Barué e Gondola, in fase di completamento.

Sono stati costruiti quattro sistemi di approvvigionamento idrico a energia solare a Sanhantuze (Barué), Nhauchanga (Tambara), Mwakwakwa (Gondola) e Cagole a Barué, oltre a fonti d’acqua di tipo afridev a Guro e Gondola.

A Guro e a Macossa sono stati costruiti anche tre sistemi di irrigazione a goccia a energia solare. In questo modo, gli agricoltori hanno sostituito l’irrigazione manuale con un sistema più sofisticato, che sta rivoluzionando l’agricoltura.

Nei cinque distretti di Manica sono stati allestiti sei campi dimostrativi e otto campi di moltiplicazione.

Il collegamento con fiere ed eventi come il FACIM ha aumentato la visibilità delle comunità e valorizzato i loro prodotti e talenti locali.

I distretti hanno anche ottenuto sei corridoi per il trattamento degli animali a Guro e Macossa, che sono già stati consegnati alle comunità.

Per quanto riguarda la componente formativa, 100 beneficiari si sono diplomati in corsi di cucina, sartoria, edilizia, fabbro meccanico, falegnameria ed elettricità. Oltre il 30% dei beneficiari proviene dal DDR, di cui 64 uomini e 36 donne, oltre alla distribuzione di 5 kit per l’imprenditorialità in ogni distretto.

Il comitato di coordinamento provinciale di Manica è stato preceduto da una visita sul campo nei distretti di Barué, Macossa e Guro, dove sono stati inaugurati e consegnati alle comunità due sistemi di approvvigionamento idrico a energia solare, il mercato del distretto di Macossa e tre magazzini agricoli, dotati delle rispettive attrezzature.

Nel frattempo, i governi locali hanno sfidato gli appaltatori ad essere più rapidi nella costruzione delle infrastrutture.

L’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), che sta attuando il programma DELPAZ nelle province di Manica e Tete, in collaborazione con un consorzio di organizzazioni della società civile guidato dalla ONG italiana Helpcode, ha sottolineato che continua a impegnarsi negli sforzi di sviluppo delle comunità.

Il rappresentante dell’Unione Europea, che finanzia il Programma DELPAZ, ha espresso soddisfazione per i progressi compiuti nell’attuazione di DELPAZ, sottolineando che attende con ansia altre inaugurazioni delle infrastrutture in costruzione per contribuire alla reintegrazione e allo sviluppo delle comunità, allontanando così i fantasmi della guerra.

L’ospite dell’evento, l’amministratrice Angelina Nguiraze, che ha elogiato i risultati raggiunti finora, ha chiesto di aumentare i sistemi di approvvigionamento idrico a energia solare per le comunità dell’interno del distretto colpito dalla siccità e i sistemi di irrigazione per dare impulso all’agricoltura.

L’ambasciatore Mário Nguenya, direttore dell’Ufficio di pianificazione nazionale (GON) presso il Ministero degli Affari Esteri e Cooperazione del Mozambico, ha nuovamente elogiato lo spirito di appropriazione del programma da parte dei governi e dei leader locali, che stanno facilitando l’accettazione e la sostenibilità dei vari progetti, osservando che la proroga del DELPAZ fino al dicembre 2025 consentirà di completare i vari investimenti in corso.