COOPERAZIONE ITALIANA e illy caffe alla conferenza UNIDO 2021, sviluppo agricolo in Mozambico

Vienna, 30 novembre 2021 – AICS ha partecipato alla 19ma Conferenza Generale UNIDO all’interno del panel “Scaling up impact through innovative partnerships – Migliorare l’impatto attraverso partnership innovative”, insieme a rappresentanti di Giappone, Svizzera, Svezia ed Unione Europea. Obiettivo della discussione, moderata dalla giornalista BBC Bethany Bell, è stato confrontare i diversi approcci con cui gli Stati membri dell’UNIDO e partner chiave dialogano con l’Organizzazione, allo scopo di aumentare l’impatto e l’efficienza necessari a raggiungere obiettivi di sviluppo rilevanti come ridurre le disuguaglianze, reagire agli effetti della pandemia COVID-19 e costruire un futuro resiliente, attraverso uno sviluppo industriale inclusivo e sostenibile.

Per AICS è intervenuto l’esperto Alberto Giani, Team Leader Agricoltura e sviluppo rurale presso la sede estera AICS di Maputo, accompagnato da un breve videomessaggio di Andrea Illy, presidente di Illycaffè; le voci dei due partner hanno illustrato l’approccio dell’Agenzia nella realizzazione del programma “Filiere agricole e promozione della produzione di caffè nel Parco Nazionale delle Quirimbas”, finanziato dalla Cooperazione Italiana e implementato in Mozambico da UNIDO con la partecipazione di Illycaffè e Fondazione Ernesto Illy.

Quest’iniziativa intende valorizzare una particolare specie di caffè (Racemosa Loureiro), un decaffeinato naturale che cresce spontaneamente nell’incantevole isola di Ibo, parte dell’arcipelago delle Quirimbas a Nord del paese.

Grazie ad UNIDO la Cooperazione Italiana rafforza le capacità e le competenze locali (anche su altre filiere agroalimentari) introducendo unità con tecnologie moderne per la lavorazione,  e migliorando la qualità del caffè attraverso formazione professionale e trasmissione di conoscenze tecniche. Tutto questo è reso possibile grazie al partenariato pubblico – privato attivato con Illycaffè e la Fondazione Ernesto Illy.

A causa del conflitto nella Provincia di Cabo Delgado, una parte del progetto è stata riorientata verso attività di sviluppo agricolo nella Provincia di Manica, dove AICS è impegnata per la ricostruzione post ciclone IDAI. Grazie ad AICS e UNIDO, una delegazione mozambicana del Ministero dell’Agricoltura e Sviluppo Rurale, insieme a imprenditori locali, ha recentemente partecipato all’edizione 2021 della Fiera Macfrut di Rimini.

https://maputo.aics.gov.it/news/mozambico-al-macfrut-2021-grazie-ad-aics-e-unido-promozione-commerciale-buone-pratiche-e-cooperazione-allo-sviluppo/

Diabete e Ipertensione: accesso e trattamento per pazienti cronici

Il 2 agosto si tiene a Maputo, la Conferenza Internazionale su “Diabete e Ipertensione: acesso e trattamento per pazienti cronici”.

La conferenza è organizzata dal CUAMM nell’ambito del programma 11375.

Alla conferenza il direttore di AICS Maputo, Paolo Enrico Sertoli, farà un intervento di apertura.

L’evento ha l’obiettivo di cercare di fare il punto della situazione dei risultati raggiunti sino ad ora con il progetto, ma soprattutto le sfide che ci attendono per migliorare e incrementare i servizi offerti.

L’evento prevede anche la modalità on line:

Link Zoom: https://us06web.zoom.us/j/81338188042?pwd=VGh3Mk9VTi96enZyZ0Y2RUJYQTRjUT09 

Meeting ID: 813 3818 8042 

Access password: 775485 

 

Riflessioni e aspirazioni: le voci dei beneficiari DELPAZ delle Province di Tete, Sofala e Manica

Mentre il panorama politico di Maputo discute fervidamente la possibilità di un Piano Nazionale per la Reintegrazione, stimolando un dialogo profondo tra autorità e società civile, nelle province di Manica, Tete e Sofala si sta già compiendo un percorso verso il cambiamento tangibile. Questi passi, intrapresi con determinazione, hanno già prodotto risultati che meritano di essere sostenuti e potrebbero costituire un solido punto di partenza. Tuttavia, la soluzione risiede non solo nelle politiche e nei piani d’azione, ma soprattutto nell’esperienza diretta e nelle voci autentiche dei protagonisti di questa trasformazione.

Il 21 e il 22 marzo, a Maputo, si è tenuta la Conferenza Internazionale sulla Reintegrazione post conflitto, promossa dall’Instituto para a Democracia Multipartidaria (IMD), con l’alto patrocinio del Ministero della Giustizia, del Ministero dos Combatentes e del Segretariato per la Pace (PPS). Tra i partecipanti, provenienti dalle Province di Tete, Sofala e Manica, spiccavano le voci vibranti di Florinda, Rita, Mario, Graça, Anita, Isabel, Carménia e Carlota.

Per molti dei quali era la prima volta a Maputo ed hanno portato con sé un messaggio carico di speranza e urgenza: “Vogliamo la pace”, hanno dichiarato con forza. “Vogliamo lavorare la terra, siamo contadini. Vogliamo coltivare il nostro cibo, mandare i nostri figli a scuola. Vogliamo vivere in pace, e per questo abbiamo bisogno del vostro aiuto”. Le loro parole risuonano con un’urgenza palpabile, poiché riflettono bisogni essenziali: accesso all’acqua, infrastrutture, strade, mercati, ospedali e scuole.

Le esperienze raccontate durante la conferenza sono state toccanti e illuminanti. Anita, con occhi ancora increduli, ha commentato la visione dell’abbondanza d’acqua negli alberghi di Maputo, contrastando con la realtà della sua comunità, dove l’acqua è un bene prezioso raggiungibile solo dopo lunghi percorsi. Mario, colpito dalla grandezza e dalla vivacità della capitale, ha ringraziato il DELPAZ per aver portato il pozzo nella sua comunità e nuove pratiche agricole insieme a sementi e attrezzi agricoli, esprimendo l’importanza di estendere tali progetti a tutte le comunità bisognose.

Florinda ha condiviso un sentimento di gratitudine e riconoscimento: “Non eravamo niente, eppure ora siamo qui a parlare, e ci state ascoltando. DELPAZ ci ha reso visibili”. Queste testimonianze sono il riflesso tangibile del lavoro svolto dal DELPAZ, evidenziato anche dalla distribuzione della Dichiarazione di Inhanzónia, simbolo di solidarietà e inclusione promosso attraverso l’organizzazione dell’accampamento solidale, a novembre dello scorso anno nel distretto di Báruè.

Il ruolo delle donne come attori locali e leader è stato particolarmente enfatizzato, con Carlota Inhamussua, attiva collaboratrice del Programma DELPAZ nella Provincia di Sofala, che ha condiviso esperienze significative come il progetto della cassetta di risparmio e dei sogni. Questi programmi non solo mirano a fornire risorse tangibili, ma anche a stimolare i sogni e gli obiettivi delle comunità coinvolte, costruendo la fiducia e il senso di appartenenza delle persone alle proprie comunità.

La strada verso la pace e la prosperità richiede un impegno collettivo e sostenuto. Mentre queste comunità iniziano a intraprendere i primi passi verso il cambiamento, è cruciale che non vengano lasciate sole. Hanno bisogno di tempo, sostegno e risorse per crescere e continuare a coltivare la pace nei loro territori. Soltanto attraverso un impegno condiviso e una solidarietà duratura si potrà garantire un futuro di speranza e prosperità per tutte le comunità mozambicane.

Tutti loro hanno chiesto a gran voce di non essere lasciati soli, ora che iniziano a “gattonare” e hanno bisogno di più tempo e sostegno per poter “crescere” e continuare a coltivare la pace nelle loro comunità.

Anche il DELPAZ, che lavora in collaborazione con l’IMD, attuato dall’AICS in Manica e Tete, e dall’ADA in Sofala, con il sostegno dell’UNCFD, contribuisce a questo scopo. Oltre all’acqua, alle infrastrutture, alle strade di accesso, alle sementi e alle nuove pratiche agricole, stimola i sogni delle comunità più colpite dalla violenza armata, dove i beneficiari del DDR sono tornati a vivere, insieme alle loro famiglie.

Come più volte espresso dall’Ambasciatore della Unione Europea in Mozambico, Antonino Maggiore, Come partner del Mozambico, siamo pienamente consapevoli delle sfide che abbiamo di fronte riguardo alla reintegrazione e alla riconciliazione; […] La pace e la riconciliazione possono essere raggiunte solo attraverso una democrazia prospera e la prosperità a beneficio di tutti i cittadini mozambicani.”

Giornata Mondiale dell’Acqua: firmato accordo tra Aics e autorità locali

In occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, l’Aics ha firmato un accordo di collaborazione con il Ministero delle Opere Pubbliche, Abitazione e Risorse Idriche del Mozambico e il Municipio di Maputo per favorire il miglioramento delle infrastrutture idrauliche e di risanamento ambientale nei quartieri periferici della capitale.

In Mozambico, il 46% della popolazione non ha accesso all’acqua e il 65% non ha accesso a servizi igienico sanitari di qualità: attraverso due importanti iniziative l’Aics sostiene in Mozambico la costruzione di sistemi di drenaggio delle acque piovane, di strade e di abitazioni dei quartieri periferici della capitale Maputo: Chamanculo, Maxaquene e Polana Caniço.

Le iniziative sono realizzate in partenariato con il Ministero delle Opere Pubbliche, Abitazione e Risorse Idriche e il Municipio di Maputo e con le OSC AVSI e COSPE e le Municipalità di Reggio Emilia e di Milano come enti esecutori.

Il Memorandum firmato dall’Aics definisce i meccanismi di coordinamento dei tre firmatari con il coinvolgimento diretto della Municipalità di Maputo, fondamentale per valorizzare il ruolo delle autorità territoriali locali. Viene così ribadito lo storico partenariato esistente con le autorità volto a promuovere lo sviluppo urbano sostenibile nelle aree marginali della capitale.

AICS partecipa alla 57 edizione della FACIM, la fiera internazionale di Maputo

L’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) partecipa alla 57ª edizione della FACIM, la fiera internazionale di Maputo, in programma dal 29 agosto al 4 settembre.

Lo stand AICS si trova all’interno del padiglione Italia, organizzato dall’ICE (Istituto per il Commercio Estero, l’agenzia per la promozione e l’internazionalizzazione delle imprese italiane) che comprende tutti gli attori italiani, il cosiddetto “Sistema Italia”.

L’Italia ha partecipato alla FACIM fin dalla prima ora e quest’anno l’AICS è particolarmente interessata a mostrare come le imprese private, le istituzioni e le organizzazioni della società civile facciano parte di un unico sistema e possano lavorare insieme per lo sviluppo sostenibile.

“La possibilità di coinvolgere le imprese del settore privato tra gli attori della cooperazione italiana è stata formalmente introdotta dalla legge della Repubblica Italiana n. 125/2014, Disciplina generale della cooperazione internazionale per lo sviluppo”, afferma Paolo Enrico Sertoli, direttore di AICS Maputo.

“Il coinvolgimento del settore privato for profit rappresenta l’ultimo passo della strategia di rafforzamento del sistema italiano di cooperazione allo sviluppo che vede l’attore pubblico collaborare con altre istituzioni, con gli attori non profit e con quelli del settore privato for profit”, spiega Paolo Enrico Sertoli.

L’art. 23 della Legge 125 prevede la partecipazione di soggetti profit al sistema della cooperazione italiana e consente il sostegno pubblico a iniziative del settore privato che siano in linea con gli obiettivi della cooperazione, tra cui la lotta alla povertà, la riduzione delle disuguaglianze e la promozione dei diritti umani.

Il settore privato ha un ruolo chiave come fonte di finanziamento, come motore dell’innovazione e dello sviluppo tecnologico, della crescita economica e dell’occupazione, ed è indispensabile nella lotta alla povertà, come definito negli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

Presso lo stand, dove il personale AICS sarà a disposizione del pubblico per rispondere alle domande, è stata allestita una mostra fotografica dei progetti realizzati negli anni di cooperazione italiana con il Mozambico.

Video e materiale promozionale mostrano come l’AICS opera in Mozambico nelle tradizionali aree di cooperazione bilaterale e multilaterale: 1) servizi di base (identità, sanità, istruzione); 2) sviluppo economico, innovazione e capitale umano; 3) agricoltura, sicurezza alimentare e sviluppo rurale; 4) sviluppo urbano e infrastrutture; 5) ambiente e accesso all’energia. Nel complesso, l’AICS presta particolare attenzione alle questioni trasversali dell’uguaglianza di genere, della disabilità e del buon governo.

Il pubblico della FACIM potrà apprezzare le più recenti azioni dell’AICS che prevedono il coinvolgimento del settore privato italiano: organizzazioni non profit e aziende che lavorano per migliorare l’utilizzo delle risorse dedicate alla cooperazione internazionale in un’ottica di business sostenibile.

I professionisti dell’AICS illustreranno i progetti in corso di realizzazione: dalla formazione professionale nel settore chiave della produzione del caffè, allo smaltimento sicuro dei rifiuti solidi ospedalieri; dalla modernizzazione dei sistemi di cottura domestici alla riduzione delle emissioni di gas serra attraverso la promozione di stoppie biodegradabili; le competenze e le conoscenze “Made in Italy” possono essere esportate in Mozambico per sostenere i processi di sviluppo locale.