L’ITALIA NUOVAMENTE IN PRIMA LINEA PER LA PACE IN MOZAMBICO

Chimoio, Giovedi 14 Ottobre 2021 – Dopo quasi 30 anni dallo storico Accordo di Pace siglato il 4 Ottobre 1992 a Roma, che vide il Governo Italiano protagonista di una mediazione capace di porre fine a 16 anni di guerra civile in Mozambico, oggi l’Italia, attraverso l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, torna in prima linea per sostenere un percorso di pacificazione, disarmo e reintegrazione sociale  promuovendo azioni di sostegno socio-economico in quelle aree del Mozambico che ancora negli ultimi anni sono state teatro di scontri, prima del nuovo accordo di pace firmato nel 2019.

Con una cerimonia ufficiale, alla presenza della Ministra degli Affari Esteri e della Cooperazione Veronica Macamo Dlhovo, dell’Ambasciatore dell’Unione Europea in Mozambico Antonio Sanchez-Benedito Gaspar e dell’Ambasciatore d’Italia a Maputo Gianni Bardini, insieme a partner mozambicani e internazionali, è stato lanciato DELPAZ in Mozambico, finanziato dall’Unione Europea con 25 milioni di  euro. Si tratta di un articolato programma rivolto a 14 distretti delle regioni centrali del Paese (Manica, Tete e Sofala), equiparabili alle province italiane per dimensioni e competenze. Qui verranno svolte attività di rafforzamento delle istituzioni locali per migliorare i servizi sul territorio, a beneficio della popolazione che più ha sofferto delle conseguenze del conflitto. Formazione, interventi infrastrutturali nonché rafforzamento della catena del valore nella produzione agricola consentiranno l’integrazione delle comunità nel mercato locale.

Quest’azione è perseguita nel quadro di un più ambizioso piano per la pacificazione di questi territori, dove a migliaia di ex-combattenti e alle loro famiglie saranno forniti strumenti concreti per migliorare le precarie condizioni di vita e reinsersi a pieno titolo nelle comunità di origine.“DELPAZ rappresenta per l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo un’occasione ulteriore per sostenere lo sviluppo e la pacificazione nelle zone maggiormente colpite dal conflitto in Mozambico” ha dichiarato nel suo intervento la Titolare di AICS Maputo Ginevra Letizia.

Le attività realizzate da AICS, che per la prima volta gestisce un programma di cooperazione delegata dall’Unione Europea in Mozambico per un ammontare di oltre 11 milioni di euro, si svolgeranno nelle Province di Manica (5 Distretti) e Tete (3 Distretti); principali partner del programma sono la Cooperazione Austriaca – ADA, che concentrerà il proprio intervento nella Provincia di Sofala, e l’Agenzia UNCDF (United Nations for Capital Development Fund), con responsabilità sulla componente di sviluppo locale e rafforzamento istituzionale.

DELPAZ s’inscrive inoltre in un pluriennale lavoro che AICS Maputo sta svolgendo per lo sviluppo rurale in Mozambico, intrecciandosi con temi ambientali e sociali cross-cutting di stringente attualità: focus specifici rivolti all’inclusione economica, allo sviluppo di un’agricoltura ambientalmente sostenibile e alla diversificazione produttiva saranno attivati da DELPAZ nella consapevolezza di dover abbracciare  obiettivi e beneficiari con una visione a 360 gradi.

Affidandosi a un collaudato sistema di partnership, che rappresenta la chiave di volta nelle azioni dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, DELPAZ si pone dunque  l’obiettivo di contribuire al processo di pacificazione a livello locale, nella convizione che solo dove siano promossi meccanismi di sviluppo e crescita socio-economica sia possibile aspirare ad una completa Pace.

Photo credits: UNCDF Mozambique / Mbuto Machili

Cooperazione sanitaria per la cura del tumore alla cervice in Mozambico: consegnato un nuovo apparecchio al Centro di Salute di Moamba

Maputo, 8 ottobre 2021 – Il centro di salute di Moamba Sede, nella Provincia di Maputo, dispone da oggi di una nuova apparecchiatura LEEP (Loop Electrosurgical Excision Procedure) per la cura del tumore alla cervice. Grazie al progetto “Prevenzione e controlo delle malattie non trasmissibili”, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e realizzato da Medici con l’Africa Cuamm, in partnership con Comunità di Sant’Egidio e AIFO, questo macchinario potrà aiutare centinaia di donne nella cura di uno dei tumori più diffusi in Mozambico. Nei giorni scorsi, sempre nel quadro della stessa iniziativa, un apparecchio analogo è stato donato all’ospedale rurale di Nhamatanda, nella Provincia di Sofala.

La cerimonia di consegna ha visto la partecipazione di diverse autorità, tra cui il Governatore della Provincia di Maputo Julio José Parruque, il Direttore del Dipartimento Provinciale di Salute (DPS, Departamento Provincial de Saúde) Daniel Arlindo Chemane, la Titolare dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo – Sede di Maputo Ginevra Letizia, insieme ai rappresentanti di Cuamm, Comunità di S. Egidio e AIFO.

 «Il Centro di salute di Moamba Sede – ha spiegato il dott. Daniel Arlindo Chemane, direttore della DPS di Maputo – da tempo sta beneficiando del progetto di prevenzione e controllo delle NCDs (Non-communicable diseases), finanziato da AICS, e può vantare di aver salvato molte donne e adolescenti grazie alle attività di screening e trattamento precoce dell’HPV. Con l’apparecchiatura installata oggi, si creerà un collegamento tra i servizi di Salute Materno Infantile e cancro al collo dell’Utero di Moamba con altre 10 unità sanitarie del distretto, migliorando il servizio e aumentando il beneficio sulla popolazione».

«La consegna di quest’apparecchio per la LEEP – afferma Giorgia Gelfi, Rappresentante Paese di Medici com l’Africa Cuamm – rientra in una più ampia strategia di Medici con l’Africa Cuamm a supporto del Ministero della Salute, per garantire accesso alle cure di qualità di tutte le donne mozambicane. Non è un caso che venga realizzata nel mese di Ottobre, che in Mozambico è dedicato alla salute femminile, ricordandoci che attraverso concrete azioni di prevenzione e cura possiamo garantire una migliore qualità di vita».

In Mozambico, il tumore alla cervice rappresenta più di 1/4 di tutti i cancri diagnosticati nelle donne, con il maggior tasso di morbi-mortalità anche a causa della diffusione dell’HIV. Dal 2009 il Ministero della Salute Mozambicano ha avviato un programma di controllo e prevenzione del tumore alla cervice, con l’obiettivo di raggiungere tutte le donne in età fertile; in dieci anni di attività si è passati dallo screening dell’1% di donne in età fertile (84.900 donne) al 23% (1.035.157).

Questo progetto e’ parte di una lunga partnership tra la Cooperazione Italiana e il Governo Mozambicano – ha dichiarato Ginevra Letizia, titolare della Sede AICS di Maputo – in particolare nel settore sanitario, che si traduce in un supporto diretto al Ministero della Sanita per la promozione del diritto alla salute e il miglioramento dell’accesso ai servizi di base, migliorandone la disponibilita’ e la qualita’, con un focus speciale su settori prioritari come il controllo delle malattie non trasmissibili e il cancro, la salute materno infantile, HIV, TB e malaria e la formazione del personale sanitario”.

Il progetto “Prevenzione e Controllo delle Malattie non Trasmissibili“, realizzato nelle Province di Maputo, Sofala e Zambézia grazie al sostegno dell’Agenzia Italiana di Cooperazione allo Sviluppo, in collaborazione con il Ministero della Salute e insieme alle OSC Medici con l’Africa Cuamm, Comunità di S. Egidio e AIFO, ha una durata di 3 anni; al termine delle attivita’, due ospedali e 12 Centri di salute disporranno di personale formato, sale equipaggiate e un sistema di raccolta dati per garantire servizi di screening e cura per diabete, ipertensione e tumore al collo dell’utero.

Richiesta di Manifestazioni di Interesse per la progettazione degli interventi di urbanizzazione previsti nel quartiere di Chamanculo C in Maputo

Programma RIGENERA, finanziato dalla Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.

Pubblicata dal Ministero delle Opere Pubbliche del Mozambico la Richiesta di Manifestazioni di Interesse per la progettazione degli interventi di urbanizzazione previsti nel quartiere di Chamanculo C in Maputo.

Il prezzo a base d’asta è di 1.018.815 Euro, la partecipazione è riservata ad operatori economici appartenenti a stati membri della UE o a stati ACP.

Documentazione completa QUI

MOZAMBICO AL MACFRUT 2021 GRAZIE AD AICS E UNIDO: promozione commerciale, buone pratiche e cooperazione allo sviluppo

Maputo, 10 Settembre 2021 – Una nutrita delegazione dal Mozambico, composta da 4 rappresentanti del Ministero dell’Agricoltura e dello Sviluppo Rurale (MADER) e 5 imprenditori del settore ortofrutticolo, ha partecipato all’edizione 2021 di MACFRUT, conclusasi giovedì 9 Settembre a Rimini. La presenza in fiera, garantita nella cornice dell’African Pavillon con uno stand dedicato al Mozambico, e il programma di visite e business matching dello study tour sono stati possibili grazie al supporto dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e all’organizzazione di UNIDO (United nations industrial development organization).

Durante la 3 giorni, un intenso programma di incontri con buyers internazionali, investitori, Istituzioni Regionali e partner commerciali ha consentito ai membri della delegazione di conoscere a fondo realtà produttive italiane del settore, con l’obbiettivo di sviluppare partnership a più livelli e stimolare la crescita delle più promettenti imprese ortofrutticole mozambicane. In parallelo, i rappresentanti del MADER hanno visitato il Centro agro-alimentare di Rimini e il mercato all’ingrosso di Cesena, oltre ad approfondire i servizi di innovazione e qualità offerti dalla Regione Emilia-Romagna durante un incontro apposito. Obbiettivo delle diverse visite è stato rafforzare le competenze e le capacità del MADER in vista della realizzazione del Centro agroalimentare di Chimoio, nella Provincia di Manica, dove l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo è impegnata per la ricostruzione post ciclone IDAI.

La visita al MACFRUT si inquadra inoltre nell’iniziativa MAIS VALOR, finanziata da AICS e realizzata da UNIDO, che tra i diversi obbiettivi intende facilitare proprio l’accesso a tecnologie sostenibili, allo scopo di migliorare la qualità dei servizi offerti e l’intero comparto ortofrutticolo in Mozambico. Lo sviluppo sostenibile delle catene di valore del settore agroalimentare è al centro del progetto e costituisce la chiave di volta per l’adozione di buone pratiche, sia in campo che post-raccolta, inclusi servizi di integrazione della filiera, ottimizzazione della logistica e certificazioni di qualità.

Il bilancio finale risulta decisamente positivo: sono stati visitati 2 centri agro alimentari e 1 società cooperativa di specializzazione sui principali prodotti ortofrutticoli italiani, svolti 12 incontri B2B e garantita una presenza in fiera con una rinnovata immagine del Mozambico, che insieme agli altri Paesi Africani si presenta come un’opportunità di investimento e partenariati commerciali. Un ringraziamento anche all’Ambasciata d’Italia di Maputo per il supporto dato alla delegazione in vista della visita.

AICS Maputo, in partnership con il MADER e un ampio ventaglio di partner locali ed internazionali, supporta da oltre 20 anni lo sviluppo rurale del Mozambico rafforzando le competenze delle istituzioni locali per una migliore gestione del territorio e delle sue risorse, facilitando la costruzione di impianti per l’irrigazione, promuovendo investimenti privati e servizi finanziari, sostenendo la creazione e il funzionamento di associazioni e cooperative ed infine contribuendo all’aumento del valore aggiunto dei prodotti agricoli locali, favorendone la commercializzazione.

UNIDO con il suo progetto MAIS VALOR mette in atto la strategia di supporto alle imprese perché, attraverso l’introduzione di pratiche agro-industriali, possano integrarsi su mercati di prodotti qualità, siano più competitivi e garantiscano valore aggiunto al settore agricolo, a beneficio di un Paese che conta sull’agricoltura per l’80% della ricchezza nazionale. I risultati del progetto saranno raggiunti attraverso un approccio di filiera, integrando e coinvolgendo gli attori del settore privato, perché possano allinearsi alle strategie del Governo Mozambicano di crescita sostenibile ed inclusiva. I piccoli agricoltori, con un’attenzione particolare ai giovani e alle donne delle aree rurali delle Province di Manica e Cabo Delgado, saranno i principali beneficiari diretti del Progetto.

Il Mozambico conferma la sua presenza al MACFRUT 2021 grazie alla fruttuosa collaborazione tra la Sede AICS di Maputo e il locale Ministero dell’Agricoltura e dello Sviluppo Rurale (MADER)

Maputo, 1 Settembre 2021 – Come ormai da tradizione, il Mozambico volerà in Italia nei giorni 7-9 settembre, per presentarsi nella fiera MACFRUT 2021, evento di rifermento per tutti i professionisti del settore ortofrutticolo, al resto del mondo.

Risultato della profonda collaborazione tra la sede AICS di Maputo e il MADER, che riconoscono nella filiera ortofrutticola una grande potenzialità per lo sviluppo sostenibile del Paese, sette imprese mozambicane, provenienti da diverse regioni geografiche (le Province di Manica, Inhambane, Nampula e Maputo), che puntano con coraggio all’internazionalizzazione ed alla qualità dei prodotti, porteranno in Italia i profumi, i sapori e i colori della frutta esotica mozambicana (mango, litchi, ananas, avocado, maracuja, papaya, banana) e non solo.

Inoltre, una Delegazione del MADER visiterà la fiera ed altre realtà imprenditoriali italiane per cogliere da vicino tutte le opportunità offerte dal Sistema Italia, soprattutto in termini di tecnologia e innovazione.

L’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, con il supporto logistico e organizzativo di UNIDO – United Nations Industrial Development Organization, favorisce la creazione di opportunità di scambio e networking, per stimolare la crescita e la promozione delle piccole e medie imprese locali e contribuire allo sviluppo di filiere sostenibili e inclusive.

Appuntamento Martedì 7 Settembre all’African Pavillon – Subsaharian countries del MACFRUT di Rimini.

 

Il Ministro della Salute mozambicano inaugura il nuovo reparto di Neonatologia dell’Ospedale Centrale di Beira, ricostruito nell’ambito dell’iniziativa “Healthy Newborn Project” con il contributo di AICS, CUAMM e di molte generose entità italiane

Con una struttura rinnovata e ampliata per ospitare 17 culle, 22 letti e 3 ambulatori dedicati al reparto di neonatologia, l’Ospedale Centrale di Beira, nella Provincia di Sofala, apre le porte di uno dei più significativi simboli della propria “rinascita” dopo il passaggio devastante del Ciclone Idai nel 2019. Le opere, realizzate anche grazie al contributo di AICS, rafforzeranno l’azione di un ospedale con un bacino di utenza di circa 1 milione di persone, dove si assistono circa 6.000 parti all’anno.

All’interno dell’iniziativa promossa da AICS Healthy Newborn Project (HNP): Approcci innovativi nella Tutela della Salute del Neonato nella Provincia di Sofala, attiva dal giugno 2018 con l’obiettivo di contribuire alla riduzione della mortalità infantile e neonatale nella Provincia, era già prevista una piccola riabilitazione e adeguamento delle aree dedicate alla cura del neonato dell’Ospedale Centrale di Beira (HCB) e degli Ospedali dei distretti di Dondo e Nhamatanda. Tuttavia, nella notte Tra il 14 e il 15 marzo 2019, piogge torrenziali e venti intensi hanno devastato la città di Beira e le Province limitrofe, con conseguenze gravissime per la popolazione e per le infrastrutture.

Per far fronte alle necessità sorte dopo il ciclone, la società civile italiana e le istituzioni mozambicane si sono attivate al fine di ripristinare, da un lato, il servizio esistente e, dall’altro, migliorarlo attraverso la riabilitazione e l’ampliamento dell’edificio. Nella nuova struttura di 600 metri quadrati, di cui 400 ristrutturati e circa 200 di ampliamento, si trovano ora la terapia intensiva neonatale, i servizi accessori e un’area dedicata allo svolgimento della pratica della Kangaroo Mother Care, una zona dotata di 20 letti dove le madri possono accudire i bambini e dove viene promosso il contatto pelle a pelle tra il neonato e la mamma, l’allattamento, lo stimolo neuromotorio e il vincolo affettivo, oltre a proteggere il bambino nato pretermine contro le infezioni più gravi e contrastare l’ipotermia. Il piano terra è stato invece dedicato ai servizi ambulatoriali. Oltre alla riabilitazione, ridefinizione e al potenziamento dei servizi della Neonatologia, è stata installata una rete interna per la distribuzione dell’ossigeno e dell’aria compressa medicale e l’acquisto e installazione di nuove attrezzature in sostituzione di quelle danneggiate o distrutte da allagamenti e crolli causati dal ciclone.

A fianco di AICS e CUAMM, hanno contribuito alle opere tanti enti italiani, quali Eni, Chiesi Foundation Onlus, Diocesi di Padova, Regione Autonoma Trentino Alto Adige e Rotary Foundation, nel solco di una lunga tradizione di amicizia, solidarietà e cooperazione che continua tuttora.

Giovedì 6 maggio si è tenuta presso l’Ospedale Centrale di Beira la cerimonia di inaugurazione del reparto, a cui hanno partecipato, insieme alla Direttrice della Sede AICS di Maputo Ginevra Letizia e al Direttore di CUAMM Dante Carraro, gli Ambasciatori di Italia e Portogallo in Mozambico e diversi rappresentanti della società civile, delle istituzioni locali e del settore privato. Tutti hanno rinnovato il proprio impegno per rafforzare l’accesso ai servizi di base e promuovere il diritto alla salute in Mozambico.

«Quest’opera è importante per Sofala ma anche per le Province vicine, per un totale di circa 9 milioni di persone – ha dichiarato il Ministro della Salute mozambicano. Voglio ringraziare particolarmente il Cuamm e Health4Moz e i loro generosi finanziatori italiani per il grande lavoro svolto. Concludo con il proverbio africano, “se vuoi andare veloce cammina da solo, ma se vuoi andare lontano cammina con gli altri”: è quello che stiamo facendo e abbiamo fatto insieme».

Foto credits: Luigi Baldelli/CUAMM

Giornata Mondiale dell’Acqua: firmato accordo tra Aics e autorità locali

In occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, l’Aics ha firmato un accordo di collaborazione con il Ministero delle Opere Pubbliche, Abitazione e Risorse Idriche del Mozambico e il Municipio di Maputo per favorire il miglioramento delle infrastrutture idrauliche e di risanamento ambientale nei quartieri periferici della capitale.

In Mozambico, il 46% della popolazione non ha accesso all’acqua e il 65% non ha accesso a servizi igienico sanitari di qualità: attraverso due importanti iniziative l’Aics sostiene in Mozambico la costruzione di sistemi di drenaggio delle acque piovane, di strade e di abitazioni dei quartieri periferici della capitale Maputo: Chamanculo, Maxaquene e Polana Caniço.

Le iniziative sono realizzate in partenariato con il Ministero delle Opere Pubbliche, Abitazione e Risorse Idriche e il Municipio di Maputo e con le OSC AVSI e COSPE e le Municipalità di Reggio Emilia e di Milano come enti esecutori.

Il Memorandum firmato dall’Aics definisce i meccanismi di coordinamento dei tre firmatari con il coinvolgimento diretto della Municipalità di Maputo, fondamentale per valorizzare il ruolo delle autorità territoriali locali. Viene così ribadito lo storico partenariato esistente con le autorità volto a promuovere lo sviluppo urbano sostenibile nelle aree marginali della capitale.