COREBIOM: Un Nuovo Capitolo per il Museu De História Natural de Maputo grazie al Programma RINO

Il progetto COREBIOM, sostenuto dalla Agenzia italiana per la Cooperazione allo sviluppo (AICS) e inserito nel contesto del programma RINO, ha recentemente raggiunto un importante traguardo con la firma del contratto di riqualificazione del Museu de História Natural de Maputo. Il contratto siglato con l’impresa Construarte segna un capitolo significativo nella storia di questa istituzione, fondamentale per la ricerca, la conservazione delle collezioni e la promozione di esposizioni scientifiche e culturali.

Il Museo, parte integrante dell’Universidade “Eduardo Mondlane”, è da sempre un pilastro nel panorama della ricerca scientifica e della conservazione del patrimonio culturale. La sua riqualificazione non solo rafforzerà la sua posizione di riferimento nell’ambito accademico e scientifico ma contribuirà anche a creare un’infrastruttura moderna e all’avanguardia per la fruizione da parte della comunità locale e internazionale.

Il Museu de História Natural de Maputo, con il suo ricco patrimonio di collezioni naturalistiche e antropologiche, è destinato a diventare un polo di attrazione per studenti, ricercatori e appassionati di cultura e scienza. La riqualificazione non solo mira a migliorare l’accessibilità e la fruibilità delle collezioni ma anche a dotare il Museo di strutture all’avanguardia per la realizzazione di esposizioni innovative e coinvolgenti.

Oggi è un giorno storico per il Museu de História Natural de Maputo e per l’intero progetto COREBIOM. L’inizio dei lavori segna una nuova fase di crescita e sviluppo per questa istituzione, promettendo di consolidare il suo ruolo nel panorama scientifico e culturale non solo a livello locale ma anche a livello internazionale.

CAAM a grandi passi

La riunione del 2° Comitato di Coordinamento del Progetto Centro Agroalimentare di Manica (CAAM) si è svolta, il 9 aprile, in un clima di grande cordialità e interesse presso il Ministero dell’Agricoltura, Ambiente e Pesca (MAAP) del Mozambico.

Il Ministro Roberto Albino ha accolto l’Ambasciatore italiano, Gabriele Annis, e il direttore dell’AICS, Paolo Enrico Sertoli, per una presentazione dettagliata dei seguenti punti:

  1. Localizzazione del CAAM
  2. Modello di gestione del Centro
  3. Modello economico del progetto
  4. Bozza architettonica del complesso
  5. Proposta di logotipo
  6. Calendario delle attività per il semestre aprile–settembre 2025
  7. Calendario generale del progetto

L’incontro ha registrato una partecipazione molto attenta. Il Ministro ha posto domande precise, dimostrando un interesse autentico e la volontà di accelerare concretamente l’implementazione del progetto.

Il CAAM nasce con l’ambizione di diventare un punto di riferimento strategico per la valorizzazione dell’agricoltura familiare in Mozambico. Il progetto mira a:
– rafforzare la sicurezza alimentare,
– promuovere pratiche sostenibili,
– sostenere i produttori locali,
– migliorare la trasformazione dei prodotti agricoli.

Una volta soddisfatto il mercato interno, l’obiettivo sarà anche l’apertura ai mercati internazionali.

Durante l’incontro, l’Ambasciatore ha sottolineato il potenziale win-win del progetto, che può trasformare gli agricoltori della Provincia di Manica in veri e propri imprenditori, valorizzando allo stesso tempo l’expertise italiana.

Il Ministro ha accettato con entusiasmo l’invito a partecipare al Macfrut a Rimini (6–8 maggio), un’occasione strategica per:
presentare i primi risultati del CAAM, lanciare manifestazioni di interesse, promuovere nuove opportunità di cooperazione e scambio.

 

Al via la missione dell’Unione Europea e degli Stati Membri nella Provincia di Gaza

Xai-Xai, 18 ottobre 2021 – Ha avuto inizio oggi la missione dell’Unione Europea e dei rappresentanti degli Stati Membri in Mozambico sui cambiamenti climatici e la biodiversità nella provincia di Gaza, dove l’AICS interviene attraverso il programma SECOSUD, implementato dall’Università la Sapienza di Roma in partenariato con l’Università mozambicana Eduardo Mondlane, per contribuire alla prevenzione delle malattie trasmesse tra animali e esseri umani e alla preservazione della biodiversità.

Per maggiori informazioni: Comunicado de Imprensa

Incontro virtuale con i vincitori dell’Italian Fellowships Programme

La Sede AICS di Maputo ha partecipato oggi al workshop per i vincitori del bando dell’Italian Fellowships Programme, il programma finanziato dal Governo Italiano attraverso la Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) e curato dal Dipartimento degli Affari Economici e Sociali delle Nazioni Unite (UN/DESA).

Il Titolare di Sede, Paolo Enrico Sertoli, ha presentato oggi, nell’incontro virtuale, i settori di intervento dell’Agenzia in Mozambico, Malawi e Zimbabwe, rispondendo anche alle numerose domande dei giovani laureati che nelle prossime settimane avranno la possibilità di vivere la realtà della cooperazione presso uffici ONU in Paesi in via di sviluppo o presso sedi estere dell’Agenzia Italiana alla Cooperazione allo Sviluppo (AICS).

Elio Giombini, team leader del settore salute della Sede AICS di Maputo, ha descritto le molteplici attività e programmi sanitari dell’Agenzia in Mozambico. Particolarmente attento e curioso si è mostrato il giovane laureato  che nelle prossime settimane verrà a Maputo per contribuire professionalmente al lavoro della Sede e in particolare alle attività del settore sanitario.

 

Una rivoluzione idrica: la comunità di Malimanao festeggia il ripristino della pompa d’acqua

Nel cuore della comunità di Malimanao, del posto amministrativo di Nhamagua, ieri è stata celebrata una festa straordinaria, segnata dalla consegna ufficiale della pompa d’acqua ripristinata, nelle mani di António Dinis, amministratore del distretto di Macossa, nella provincia di Manica. L’evento ha rappresentato un passo significativo per garantire un accesso sostenibile all’acqua potabile per tutti i membri della comunità.
António Dinis ha espresso la sua profonda gratitudine al Programma DELPAZ, il quale ha sostenuto attivamente il processo di riabilitazione delle pompe d’acqua. “Siamo molto grati al Programma DELPAZ che ci ha fornito un prezioso sostegno nella riabilitazione delle nostre pompe. Questo contribuirà notevolmente al benessere delle nostre comunità”, ha affermato l’amministratore. Ha inoltre sottolineato l’importanza che ora la comunità assuma la responsabilità della manutenzione e dell’utilizzo saggio di questa risorsa vitale.
La cerimonia ha visto la consegna di una pompa del tipo Afridev, una delle sette recentemente ripristinate dal Programma DELPAZ. Rosita Panazache, rappresentante della comunità di Malimanao, ha condiviso la sua gioia nel vedere finalmente l’acqua facilmente accessibile. “Ora possiamo risparmiare tempo poiché non sarà più necessario percorrere lunghe distanze per attingere acqua dai pozzi tradizionali”, ha affermato.
Pedro Paunde, portavoce della comunità, ha evidenziato l’importanza della pompa non solo nel facilitare l’accesso all’acqua, ma anche nella prevenzione delle malattie. “L’acqua non solo ci nutre ma ci protegge dalle malattie. Lancio un appello a tutte le comunità affinché possano godere del privilegio di avere la propria bomba d’acqua”, ha dichiarato.
L’evento è stato reso ancora più speciale dalla presenza di Carlos Mairoce, rappresentante della componente italiana del Programma DELPAZ, e di Paolo Gomiero, rappresentante dell’ONG Helpcode. Sofrimento João Francisco, direttore del Serviço Distrital de Planeamento e Infra-estruturas (SDPI), ha sottolineato l’impegno verso lo sviluppo sostenibile e l’importanza delle infrastrutture per il progresso della comunità.
Questa celebrazione non solo segna un passo avanti nella fornitura di acqua sicura e accessibile, ma rappresenta anche un esempio tangibile di come la collaborazione tra organizzazioni e comunità possa portare cambiamenti significativi per il bene di tutti. Una testimonianza di speranza e progresso per le persone della comunità di Malimanao e una ispirazione per molte altre comunità a perseguire una vita migliore attraverso l’accesso all’acqua potabile.

La Dichiarazione di Guro “accelera” l’impegno per l’emancipazione femminile

L’accampamento di solidarietà, tenutosi tra il 15 e il 16 aprile nel distretto di Guro, nella provincia di Manica, ha prodotto la Dichiarazione di Guro, frutto degli accesi dibattiti nelle sessioni plenarie e del lavoro in 10 gruppi tematici di donne di Tete, Manica e Sofala, per accelerare l’impegno per la loro emancipazione.

Il secondo accampamento di solidarietà della DELPAZ e il primo del progetto “Manica para as Mulheres” hanno riunito 287 partecipanti, tra cui 250 donne, e si sono svolti all’insegna dello slogan “Donne emancipate attraverso la pace, l’inclusione sociale e lo sviluppo economico locale”.

Nella Dichiarazione di Guro, che ha coinvolto anche gli uomini, chiamati a riflettere e a condividere il loro punto di vista sulle varie questioni dibattute e a sostenere i cambiamenti nelle relazioni di genere (“Loro per loro”), le donne rivelano un nuovo ciclo di scoperta, responsabilizzazione e rinnovamento per la loro autonomia economica.

Le donne sono convinte che hanno un ruolo chiave nella produzione agricola e nella commercializzazione, per cui è necessario creare per loro opportunità per accedere alla terra e alle risorse e di gestire il proprio reddito. Ma anche creare opportunità di lavoro formale e di parità di genere attraverso l’inclusione delle donne nei settori chiave di attività, siano essi finanziari, commerciali, industriali o tecnologici.

La creazione di cooperative commerciali, lo sviluppo di iniziative di empowerment economico rivolte a donne e ragazze, possono consentire a tutti di avere accesso al denaro.

La Dichiarazione di Guro raccomanda di ampliare l’accesso al credito per le donne e di renderle responsabili, oltre a garantire che le donne abbiano voce in capitolo in casa e abbiano l’opportunità di essere ascoltate, e che il loro punto di vista sia importante quanto quello degli uomini.

Le donne dovrebbero iniziare a denunciare le violenze che avvengono nelle loro case, ma è anche necessario migliorare la gestione dei casi di violenza contro le donne e penalizzare gli aggressori.

È inoltre necessario ampliare la rete scolastica in modo che le ragazze, in particolare, possano completare la scuola superiore, ma anche la formazione tecnico-professionale in modo che possano aumentare la loro partecipazione attiva negli organi decisionali a tutti i livelli.

Creazione di bacini idrici per l’irrigazione: nel DELPAZ ha funzionato come previsto, in quanto le comunità hanno creato dighe con piccoli stagni per avere dei bacini e quindi far fronte ai cambiamenti climatici, che sono diventati un ostacolo per le donne che dipendono dall’agricoltura pluviale.

Per garantire l’inclusione di tutti, l’accampamento utilizza metodi femministi basati sulla comunità che si concentrano sull’uso di un approccio trasformativo, dialoghi nelle lingue locali per creare empatia e aumentare l’autostima, e spazi sicuri (come il fuoco acceso intorno al quale le donne si sono ritrovate la sera del 15 aprile) con dibattiti educativi e terapeutici.

La governatrice di Manica, Francisca Tomás – che ha partecipato alla sessione conclusiva dell’accampamento – ha osservato che una volta raggiunta la pace in Mozambico, “diventa necessario e urgente” unire le forze che possono portare alla creazione di opportunità per le donne, in particolare le vittime dei conflitti armati (la maggioranza nel campo), di partecipare su un piano di parità con gli altri nel processo di sviluppo delle loro comunità.

“A giudicare dalla dichiarazione finale di questo accampamento, come Governo Provinciale, vogliamo riconoscere che questa iniziativa è una piattaforma ideale per promuovere le donne come attori locali”, ha sottolineato Francisca Tomás, evidenziando che l’accampamento è stato uno spazio che ha permesso di costruire una donna sempre più leader.

L’evento è stato organizzato dal Gruppo di donne per la condivisione di idee di Sofala (GMPIS), uno dei membri del Consorzio che implementa DELPAZ, in collaborazione con Helpcode, che guida il programma nella provincia di Manica, e “Manica para as Mulheres”, che è guidato da Progettomondo, e con le altre organizzazioni partner (FDC, ProgettoMondo, UEM, LEGAcoop, UNCDF, UE e CAM).

Questo è il secondo campo di solidarietà in cui le voci e le storie delle donne, in quanto attori locali di DELPAZ in Manica, Sofala e Tete, vengono condivise e ascoltate, e in cui viene redatta una Dichiarazione per garantire che le esigenze delle donne siano debitamente considerate.

Il primo si è tenuto nel novembre 2023 a Inhazónia, distretto di Báruè, sempre nella provincia di Manica.

DELPAZ, un programma del Governo del Mozambico finanziato dall’Unione Europea, copre i temi della Governance locale e dello Sviluppo economico locale per il consolidamento della pace. In stretto coordinamento con i governi locali, è attuato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), con la collaborazione di due consorzi di organizzazioni della società civile guidati dalla ONG Helpcode nella provincia di Manica e dalla ONG Save The Children nella provincia di Tete; mentre a Sofala il programma è attuato dall’Agenzia Austriaca per lo Sviluppo (ADA). In tutte e tre le province, il Fondo delle Nazioni Unite per lo Sviluppo del Capitale (UNCDF) è responsabile della componente di governance locale inclusiva.

L’AICS finanzia anche l’altra iniziativa denominata “Manica para as Mulheres”, coordinata da Progettomondo in partenariato con il CAM (Consorzio delle Associazioni Mozambicane), Helpcode, Fondazione Micaia, GMPIS, AITR (Associazione Italiana Turismo Responsabile) e Legacoop Emilia-Romagna.

“Manica para as Mulheres” mira a promuovere la pace e lo sviluppo sostenibile e inclusivo nella provincia di Manica, attraverso la partecipazione delle donne all’economia rurale, con particolare attenzione ai settori agricolo, commerciale e del turismo rurale nei distretti di Báruè, Macossa, Tambara e Guro.

 

 

Firmato l’accordo per il nuovo programma di sviluppo agricolo con UNIDO e Fondazione Illy

Il 24 Gennaio a Vienna, presso la sede dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Industriale (UNIDO), è stato firmato l’accordo relativo al programma di sviluppo agricolo “Filiere agricole e promozione della produzione di caffè nel Parco Nazionale delle Quirimbas”, che verrà realizzato con UNIDO e in partenariato con la Fondazione Illy in Mozambico.

Il nuovo programma di sviluppo agricolo valorizzerà una particolare specie di caffè (Racemosa Loureiro) conosciuta per essere un decaffeinato naturale. La specie cresce spontaneamente nell’incantevole isola di Ibo, nell’arcipelago delle Quirimbas a nord del Mozambico.